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Tutti i contenuti di Giorgio V.
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Ho avuto anch'io, ai tempi in cui avevo la tele, che ci fosse una differenza molto sensibile tra 10 e 11. Questo prima che scendessi di due scalature sulla Les Paul. E' possibile in effetti che sui single coil che sono di tendenza più sensibili, o magari sulle chitarra a scala lunga (insomma solle fender "tradizionali" in generale) ci sia un maggiore impatto della scalatura sul suono, ma resto dell' idea che in ogni caso la mano la fa di gran lunga da padrone.
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D'accordissimo. Poi lo sappiamo tutti che le etichette sono cose estremamente fini a sè stesse..Cosa ne guadagneremmo dallo stabiliche che gli ZZ Top fanno "Rock-blues con influenze texane" piuttosto che "hard rock con influenze texas blues" o "vattelapesca invetatevela voi".. nulla!
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Rock-Blues per eccellenza sono gli ZZ Top IMO specie primi album (dove c' anche qualche brano di Blues più "spudorato"). Attitudine, scelta degli intervalli, quelli sono i caratteri distintivi.
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Ditemi sinceramente cosa ne pensate.
Giorgio V. replied to ninetta82's topic in 100Mhz: Radio Chitarre
Ecco, secondo me non esiste la chitarra che ti rende felice, ma solo la persona felice che suona la chitarra. Lungi da me fare dell' analisi o cazzate varie, non voglio dire che tu sia una "persona infelice" o cose di questo tipo, dico solo che bene o male secondo me la soddisfazione che hai quando suoni lo strumento viene da una somma di fattori e una specifica chitarra non è uno di questi, ovviamente purchè sia uno strumento valido. Anzi secondo me la ricerca "selvaggia" di uno strumento toglie molto a conti fatti al piacere puro e semplice di suonare. -
Ho un rapporto conflittuale con Gheri Mur. Adoro Parisienne Walkaways e Still Got the Blues, e le suono spessissimo per trastullo, ma detesto Gheri appena inizia a correre sulla tastiera, e le cover che faceva sono da querela per insulto all' originale (tipo All Your Love o Pretty Woman, la seconda meno, la prima è davvero inascoltabile). Secondo me non era un chitarrista eccezionale, aveva dei bei momenti, ma anche un filone grezzo sotto sotto che non riusciva mai a contenere completamente. Non è un chitarrista blues IMO, ha delle forti influenze blues, ma non è esattamente il suo terreno. EDIT: personalmente non suono STGB a quella maniera, uso quasi sempre accordi in prima posizione arpeggiati perchè da solo da più soddisfazione. Tutto sommato IMO l' anima di quei brani sono le parti soliste sul pickup al manico della Les Paul.
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Io mi sono reso conto proprio riascoltando alcuni video fatti con la scalatura più grossa che la differenza è più immaginaria che reale in termini di suono vero e proprio. C'è, ma è molto risibile. Cambia di certo il feeling, come noi "percepiamo" il suono, in un certo senso, ma non più di tanto come arriva all' ascoltatore.
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Ditemi sinceramente cosa ne pensate.
Giorgio V. replied to ninetta82's topic in 100Mhz: Radio Chitarre
Ti dirò sinceramente che a me pare che non stai cercando di comprare una chitarra, nel senso di acquistare uno strumento per suonarci. A me sembra che tu stia cercando di acquistare lo strumento "perfetto" o "definitivo", qualcosa che prendi in mano e ti fulmini nella sua perfezione. Secondo me una cosa del genere semplicemente non esiste. Le chitarre possono essere più o meno buone, ma a parte rari casi vanno tutte quante bene quando il chitarrista è competente, e soprattutto quando pensa a suonare più che allo strumento che sta suonando. Sinceramente mi sembra che tu ti sia inguaiando il un vicolo cieco di compravendite dal quale con tutta probabilità emergi solo più alleggerito di denaro, Faresti meglio (secondo la mia opinione) a fermarti un attimo, mettere un bando a questa ricerca di strumenti, e concentrarti magari per un mesetto su altri aspetti della chitarra che non siano lo strumento in sè, magari sforzarti di imparare qualche pezzo che non riesci a fare o cose di questo genere. Forse lo troveresti "liberatorio". Scrivo questo solo perchè chiedevi di esprimere sinceramente cosa ne pensavamo. Per il resto sono ovviamente affaracci tuoi. -
Concordo che conta solo il comfort. Sono dovuto passare da 11 a 09 (-42) perchè avevo continui dolori alla mano sinistra dopo aver suonato, rassegnato al fatto che avrei perso molto in suono. I primi tempi la mano destra, abituata a una maggior resistenza, picchia tanto facendo suonare le corde un pò sottili, ma dopo qualche settimana la pennata si autocorregge e il suono torna quello di prima, o quasi insomma perchè a parità di settaggi secondo me sclature più piccole hanno un pelo di definizione in più. In generale comunque personalmente trovo corde più sottili più espressive, in quanto più facili da controllare, il suono è più o meno lo stesso, le possibilità IMO qualcuna in più. Saranno 6 o 7 anni che non rompo una corda, che sia da 11, 10 o 9...
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A riconferma di alcune impressioni sui vari brand di corde...
Giorgio V. replied to un topic in 100Mhz: Radio Chitarre
Odio feroce per le d' addario. Ernie Ball meglio, ma preferisco le Pyramid. Mi trovo d'accordo con le impressioni di Massy, solo che non definirei le Pyramid più "scure" che può essere visto come un difetto, ma certamente più "rotonde" specie delle EB nuove nuove. -
Mai apprezzati i Nirvana. Se c'era una purezza dietro al messaggio, è stata annacquata nel mare di ragazzini che si sono scritti il nome sullo zaino. A 14 quelli che ascoltavano i Nirvana erano "tormentati" e "profondi", un modo di ragionare che non ho mai sopportato. Al di là di queste considerazioni, non posso perdonargli di aver portato una vena nel rock che avrà pure spazzato via molto schifo del passato, ma ha anche dettato legge, negativamente, per tanti anni. Alla fine comunque gli si è ritorto contro: la maggior parte della gente conosce i Nirvana per una canzone davvero di merda, che ritengo nemmeno loro considerassero un esempio decente del loro messaggio.
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Andrò controcorrente e dirò che secondo me il potenziometro funziona da logaritmico invertito. Esistono pure quelli, ebbene sì.
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Mi aiutate a migliorare la Les Paul?
Giorgio V. replied to keithcello's topic in 100Mhz: Radio Chitarre
Beh, ci vuole un pò di cervello e di orecchio, ma meglio ovviamente passare un paio di giorni col cacciavite in mano a regolare piuttosto che cambiare i pickup appena ci si scopre un filo scontenti del suono. Vero che avevano suoni diversi, che le Les Paul vintage suonano tutte diverse e i p.a.f. sono disomogenei tra di loro, ma c'è un nucleo secondo me di caratteristiche ricorrenti che appartengono alle 'Burst e che sono abbastanza riconoscibili -
Mi aiutate a migliorare la Les Paul?
Giorgio V. replied to keithcello's topic in 100Mhz: Radio Chitarre
Son perfettamente d' accordo che sotto certi aspetti la Les Paul buona e come una Tele con gli steroidi, soprattutto al ponte. Tantissime in effetti tendono a suonare molto gonfie al contrario, tant'è che io ho spesso l' impressione che quello sia il suono che i più associano alla Les Paul. Molto pieno, con un gran sustain. E' un tipo di suono che può piacere benissimo, ma secondo me la Les Paul deve essere una chitarra brillante, con un certo attacco, che buca bene il mix, ricca di armoniche, ma tutte definite e intelligibili. Non ce ne sono tantissime così, e per mia esperienza tendenzialmente sono Historic. A volte mi verrebbe quasi da pensare che se una persona cerca un suono Gibson "come si deve" farebbe prima a cercare tra le SG, che comunque pur andando sulle Historic, si risparmia pure qualcosa. Per tornare ai potenziometri, bisogna distinguere tra volumi e toni. Con il wiring stock, tendenzialmente terrei tutto lineare. Se vuoi passare al wiring '50s i pot dei toni devono essere logaritmici secondo la mia esperienza, o non saranno proprio efficaci per la maggior parte della loro corsa. Per quanto riguarda i volumi dipende da quello che vuoi. Se da un suono lead vuoi più controllo del range di gain "superiore" diciamo, allora Lineari. Se vuoi più controllo sul crunch e i suoni puliti o quasi, Logaritmici. -
Mi aiutate a migliorare la Les Paul?
Giorgio V. replied to keithcello's topic in 100Mhz: Radio Chitarre
E' una opinione certo ed è anche perfettamente legittima. Da persona curiosa vorrei solo sapere quali sono i motivi che stanno dietro a una tale opinione, che potremmo dire, da un punto di vista statistico, quantomeno controcorrente. -
Mi aiutate a migliorare la Les Paul?
Giorgio V. replied to keithcello's topic in 100Mhz: Radio Chitarre
... Che commento particolare. Sei certo di non esagerare? Sarei curioso di sapere quali sono a tuo dire le caratteristiche che pongono una Les Paul Standard del 2003 sopra tutte le altre Les Paul mai prodotte. O anche quale sia la differenza cruciale tra il 2003 e tutte le altre annate, per la produzione Gibson USA di Les Paul Standard. E soprattutto che la fanno somigliare esageratamente a un esemplare anni 50. Chiaramente parlerai dell' aspetto sonoro, visto che strutturalmente c'è qualche differenza anche non secondaria. Non intendo partire "all' attacco" ma ci sono delle affermazioni abbastanza forti in questo tuo post, e sarebbe giusto secondo me supportarle con qualche argomentazione. -
Se non fosse per delle microdifferenze, che non sono comunque certamente "errori" sarebbe da pensare che sia in playback! Pazzesco. Suona COME Van Halen, senza se e senza ma. Magari è pure più simpatico, che ci vuole poco.
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Mi aiutate a migliorare la Les Paul?
Giorgio V. replied to keithcello's topic in 100Mhz: Radio Chitarre
Infatti. Spendere per prendere dei Superpot dalla RS Guitarworks nella mia esperienza non vale la pena. -
Mi aiutate a migliorare la Les Paul?
Giorgio V. replied to keithcello's topic in 100Mhz: Radio Chitarre
Se come pickup ti orienti sui Bareknuckle, puoi ordinare da loro anche potenziometri CTS dal valore selezionato. Come ponte potresti prendere un Faber con i perni di conversione Nashville - ABR. -
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Perchè roba valida ce n'è in giro. Comunque è vero il discorso che manca, parlo nel rock perchè quello è l' ambito che ascolto, il giusto "spirito" nella quasi totalità dei casi. Sentire un ambito fatto con una certa dose di "abbandono" per così dire, con il giusto tiro, con dei pezzi che senti sono nati con una bella dose di spontaneità. Troppo spesso sembrano esercizi per casa, cose scritte nel rispetto di una formula assodata. Mi vengono in mente poschissimi gruppi che sfuggono a questo clichè, e nemmeno questi riescono a farlo sempre. Posso consigliare, se va di ascoltare del punk-rock di scuola NON californiana ben fatto, gli Alkaline Trio, soprattutto gli ultimi 4 album.
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Il problema come già fatto notare secondo me dipende da due cause che si sommano: - La musica che viene "promossa" o "spinta" è sempre più di merda e usa-e-getta (questo è anche colpa dell' mp3 e di questa cultura di scaricare la musica "a discografie", e poi se va bene ascoltare i greatest hits). - E' molto più facile mettere in circolo musica, quindi chi se la vuole andare a cercare è spiazzato dalla quantità di roba che puoi trovare se hai voglia di cercare. Questo non vuol dire che la roba buona non ci sia. Ma di certo la quasi totalità della musica che ti arriva dai media è pura merda, quindi l' impressione di Marco - Whitewave è perfettamente giustificabile.
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Gibson, legni illegali, fanboy americani e miopi...
Giorgio V. replied to Kernel7's topic in 100Mhz: Radio Chitarre
La questione in termini legali è la seguente. In America vige una norma di legge, detta "Lacey Act" emanata nel 1900 per contrastare l' importazione illegale di specie esotiche animali e vegetali. In particolare secondo questa norma è illegale anche l' importazione che contrasta con la legge del paese da cui si esporta. Ora, secondo la legge Indiana (il caso del 2009, Madagascar, è diverso, non sono altrettanto informato ma da quanto ne so dopo il sequestro a Gibson non è stato contestato alcun capo di accusa) è illegale esportare legni la cui lavorazione finale non sia avvenuta in India. Gibson, per "dribblare" ciò, faceva passare le tavole di ebano come "Veneer" (indicando che sarebbe comunque un lavorato e quindi un prodotto diverso da un semplice pezzo di legno), per poi destinarle invece ovviamente alle tastiere. Ha poi in un secondo momento, per ovviare al problema dello spessore delle tavole chiaramente superiore a quello di un veneer, provato a spacciarle per "fingerboards", che a differenza delle "fretboards" non richiederebbero tasti e inlay (e quindi un prodotto concluso). Il problema del lavoro è un problema concreto in questo caso, perchè per essere in regola Gibson dovrebbe spedire un tot di lavoratori a vivere in India e completare le tastiere in loco prima di potersele spedire in america e montarle sulle chitarre. Comunque i fatti chiari sono che c'è stata una furberia da perte di Gibson, che l' hanno beccata, che la questione non riguarda in ogni caso l' uso di specie di legno illegale, e che probabilmente una certa strumentalizzazione della questione effettivamente c'è, perchè bisognerebbe vedere come si comportano le altre case produttrici americane, e anche perchè il governo Indiano non ha alcun interesse alla questione, considera la vendita in regola e non vuole aver niente a che fare con lo scontro legale. -
Per me il POD è un gran prodotto ma dipende da cosa vuoi farci. Se vuoi suonare con l' ampli direi Nova (che ho e uso), mentre il POD è un ottimo attrezzo per registrare secondo me. Suonare tutto dal vivo col pod è una cosa che non farei personalmente mai, al massimo come backup, ma andare direttamente nel mixer è una cosa che può fare anche il Nova System. Quindi a meno che non ti serva principalmente o anche per registrare io direi Nova.
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Bello 'sto morpheus. Molto interessante!