Il 2020 è stato un anno terribile (e anche questo 2021 diciamo che per ora non è che sia una favola) ma posso dire che sono incappato in un progetto di restauro che mi ha entusiasmato e mi ha fatto dimenticare in quei momenti le cose peggiori di lockdown, zone rosse, ecc...
Prima di tutto volevo ringraziare per il supporto "morale e spirituale" @mosquito3 e @guitarGlory (Mosquito anche per avermi venduto una bella coppia di pickups!) ma soprattutto Simone Assunto della Liuteria Cocopelli perché senza di lui davvero non ce l'avrei fatta...
La scorsa estate ho trovato su mercatino musicale una Gibson Les Paul Custom "project". Una chitarra riverniciata e con pochissime parti originali.
Dopo l'acquisto la mia intenzione era quella di riportarla al colore originale (nero che si intravedeva in alcune cavità dello strumento) e ripristinare quasi la totalità dei pezzi originali.
La chitarra era stata riverniciata totalmente bianca (anche il fronte paletta!) con qualcosa che credo si usi nei mobilifici per laccare le ante dei mobili. Una finitura così spessa e dura che per sverniciarla senza fare troppi danni ci ho perso giornate intere (e credo di aver acquisito la cittadinanza onoraria veneta per le bestemmie che ho tirato).
Dopo averla presa l'ho suonata un pochino così com'era. Purtroppo dopo le prime fasi di sverniciatura mi sono accorto di un problema alla barra trussrod. Un bel problema che mi ha tenuto bloccato mesi. Avevo valutato diverse opzioni: il kit di stewmac oppure la sostituzione dell'intera barra. Alla fine ha vinto la seconda opzione anche se molto più impegnativa e il lavoro è stato magistralmente eseguito da Simone. Durante le operazioni di scollaggio tastiera si è accorto che la barra era già stata sostituita (malamente) da uno dei precedenti proprietari. La striscia di acero era stata sostituita con una di mogano ed era stata inserita una toppa di mogano sotto la tastiera (roba da matti!). Anche il binding del manico non era originale ed era stato sostituito con uno composto da più strati (ma tutti bianchi).
Ah dimenticavo le foto della "toppa" e della ricostruzione della sede del trussrod. Sopra invece, nella penultima foto, vedete la tastiera con il nuovo binding (in attesa dei dots) appoggiata al manico prima di essere incollata con la hot hide glue.
A questo punto ho potuto finire il lavoro di sverniciatura stando bene attento a non rovinare il binding originale del fronte/retro body e quello della paletta (ricordate le bestemmie?)
Proseguiamo poi con le operazioni di preparazione alla verniciatura:
Ecco, la parte frontale della paletta è stata anche stuccata propriamente nelle zone "nere" che si presentavano carenti di materiale:
Visto che c'eravamo Simone mi ha fatto un bel capotasto in osso così che da verniciata lo strato di trasparente ingiallito si potesse vedere anche sui lati del manico:
Adesso il vero e proprio lavorone: la verniciatura a nitro. Ho scelto di farla con le vernici Nitorlack di Valresa perché secondo me sono quelle attualmente più simili alla nitro "vecchia scuola". Come esperimento ho preso anche la loro nitro trasparente che "fa da sola il checking". Su questa chitarra l'effetto è risultato molto realistico (checking diffuso con un pattern molto casuale come le custom degli anni'50). Dovessi farlo per una standard sicuramente non la userei perché non si ha il controllo di come partono le crepe. Però sono molto soddisfatto del risultato!
Applicazione del fondo turapori:
Prime mano di colore:
Una volta data l'ultima mano di nero Simone ha ripulito binding e madreperla per l'applicazione della nitro trasparente:
Un test del giallo su un pezzo di binding:
E via!
Prima della lucidatura finale la vernice si era già piacevolmente crepata:
Qui lucidata pronta per le parti!
E qui le fasi finali:
Delle parti originali praticamente c'erano solo il wiring harness coi potenziometri e i condensatori, lo stoptail coi perni, il battipenna e le plastiche copri vano posteriori (le meccaniche che mi sembravano originali erano invece una riproduzione Japan). Tutto il resto è vintage (a parte le rings dei pickups) e l'ho reperito fra il mio stock personale di parti (vedi reflectors che sono davvero vintage), Ebay, Reverb e il buon Mosquito3.
Ah, il trussrod è davvero NOS del periodo. Ne ho recuperato un "mazzetto" fra strandard size e 3/4 tutti da un mio amico collezionista che aveva svuotato i magazzini di Monzino/Mogar una ventina di anni fa.
La chitarra secondo me è venuta molto bene. Certo che se avessi avuto qualche soldo in più da dedicarle l'avrei refrettata perché i precedenti proprietari avevano fatto un lavoro un pochino da pressapochisti "chippando" tanto la tastiera, crepando degli inlays e montando dei tasti jumbo. Per ora ho fatto solo una rettifica d'obbligo per renderla suonabile. E devo dire che suona davvero bene!
Lo rifarei? Forse sì ora che so che posso contare su gente davvero in gamba.