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evol

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  1. Io preferisco i manici gloss. Il satin non fa per me. Certo che su certe Gibson con la nitro che "appiccicava" non mi sono mai trovato. Sulle due SG vintage che possiedo ho notato che l'effetto appiccico si manifesta quando non le uso da molto tempo. Se invece ci passo il polish e le uso con regolarità nessun problema.
  2. La maggior parte dei dealer Gibson le hanno. Ma come mai ci tieni ad averla originale? Ci sono alcuni marchi aftermarket come Gator e la stessa Thomann che fanno prodotti di qualità superiore fra gli 80 e i 90 euro.
  3. Conosco bene Paolo e la sua hollow: a me come impressione sembra siano strumenti per fusion/jazz con un carattere piuttosto "moderno". Poi lui a suonare è davvero bravissimo!
  4. Mirko forse nel periodo in cui c'erano i BB# 1 + 2 qualcuna (in posizione neck specialmente) suonava intubata. Ma questo era tipico anche di tante altre R.
  5. Io ho una pre-historic Black Beauty 3pu. Ha body pezzo unico e top in pezzo unico di mogano con un bel manico in stile '59 (la prima che trovo così, tutte le vecchie pre-historic che ho avuto avevano un manico stile '60). Non è un "non plus ultra" ma si difende bene specialmente dopo i soliti upgrade. Poi generalizzare sulle annate mi pare azzardato ma vi assicuro che non ho mai provato una R custom che fosse brutta. Solo fortuna?
  6. Nel 1973 di standard non mi pare ce ne fossero. La standard è tornata nel 1974 se non sbaglio. Può essere una Deluxe custom order (dubito) o sempre una Deluxe con scassi fatti successivamente per montare gli humbucker full size. Ma basta smontare i pu per rendersene conto.
  7. Per ignoranza: talmente mi veniva propinato dai frullatori/masturbatori/velocisti che mi sono sempre rifiutato di sentirne una nota. E poi si veste come i Negrita negli anni'90... ahahaha
  8. Alla fine è anche simpatico, pensavo fosse un menosone e invece... A me son piaciute tutte, forse meno la Deluxe che al ponte proprio ti taglia le orecchie. Unica cosa: ma perché usare la profilazione di una Brunetti 059 se potresti usare di ben molto meglio?
  9. 500k e caps 0.033 per i miei gusti
  10. Basta mollo la chitarra e vado a cantare in una tribute band dei Turbonegro con tanto di bengala nel culo!

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    2. evol

      evol

      Ahahah Nova ma com'è che devi sempre farmi passare per froscio?

    3. nova

      nova

      alludo sempre alle droghe in realtà, tranne oggi che citi i bengala nel culo...sei al limite del politicamente scorretto :)))

    4. evol
  11. Per me le Sovtek non sono malaccio.
  12. ma questi qui? http://byomusic.it/ sono pure delle mie parti...
  13. Io almeno le preamp le testo "ad orecchio" su un piccolo ampli vintage... cazzo è infallibile, se suona bene alle mie orecchie lo sento subito!
  14. Io ne ho uno della Mercury, molto semplice ma che almeno riesce a darmi l'indicazione di quanto sia "piena" una valvola. Si trovano anche prodotti nuovi non professionali come il tube teste Orange che però suggerisce anche lui un valore indicativo sulla salute dei tubi: https://orangeamps.com/products/accessories/amplifier-management/vt1000/ Se una valvola suona bene o male non mi esprimo perché poi sono anche "gusti" ma sulla microfonicità hanno provato a risolvere così: http://www.gizmoblog.eu/testare-la-microfonia-delle-valvole-tester-per-microfonia/
  15. Scusa Andrea ma mi sento di dissentire perché se è vero che non è garantita l'affiabilità a 100% su nessuna valvola non è vero che non si può testare e definire quanto "carica" e performante sia. Una volta le vecchie Mullard venivano "rodate" almeno 40 ore continue per evitare problemi di affidabilità meccaniche/strutturali (tenuta del vuoto, ecc...). E comunque gioiellini da parecchie migliaia di euro come questo dovrebbero garantire sullo stato di salute dei tubi
  16. Io li avevo su una R8 del 2010 e me li ricordo come ottimi pu...
  17. ma che t'ha fatto Carlos?
  18. Mirko gentilissimo come sempre!
  19. Sai dove posso trovare il wiring giusto e qualche foto di vano pots e switch? Su questa 59 originale pare che ponte e centrale siano cablati direttamente sullo stesso piedino del pot ma lo switch? E' come questo?
  20. Ciao a tutti, da poco ho preso una LP Custom 3pu alla quale sto facendo un makeover completo fra il quale è compreso anche l'upgrade dei pots e un nuovo wiring. La chitarra come mi è arrivata era configurata con due volumi e due toni uno dei quali con push-pull per attivare il pu centrale in tutte le 3 posizioni. Non era comunque il wiring originale di fabbrica e nella case ho anche trovato il selettore per 3 pu, immagino perché nella configurazione orginale il pu centrale fosse sempre attivo (o solo con il pu del ponte). Ora la vorrei ricablare con tre volumi indipendenti e un master tone ma non trovo un wiring diagram che mi convinca, specialmente per il fatto che vorrei seguisse le specs '50. Di questo che ne dite?
  21. Wow aspetto molto '70s! Mi garba moltissimo...
  22. Ci ho messo davvero tanto a scrivere due righe su questo bel combetto acquistato qui sul forum, principalmente per due ragioni ovvero la mancanza di tempo (sia per suonare che per scrivere) e perché volevo che mi passasse l'entusiasmo da acquisto appena fatto per essere il più obiettivo possibile. Di cosa si tratta? Si tratta di una bella reinterpretazione di un ampli storico in casa Fender ovvero il Tweed Deluxe con circuito 5e3. Nato negli anni '50 (la tweed era) questo combetto è stato per decenni il preferito di artisti con i contro attributi tipo Neil Young (del quale si dice che ne possegga una quantità di esemplari esagerata), Billy Gibbons e molti altri. La sua struttura è tanto essenziale quanto fantastica. Due canali con due ingressi Hi e Low (diciamo la stessa cosa che in un Bassman), due volumi e un master tone. Punto. L'ampli di Ciubo è assemblato PTP con condensatori F&T, Sprague Atom e Mallory e resistenze Xicon all'impasto di carbone, il cabinet è in abete massello stagionato naturalmente quarant'anni, incollato con incastri a pettine e poi rivestito in vero tweed "natural" e "relic"... Il cono poi è un bellissimo Weber Alnico Classic da 15 pollici. I trasformatori sono della inmadout belli sovradimensionati, specialmente quello di pre. Rispetto al progetto originale oltre al cono maggiorato a 15" (invece che 12") l'ampli monta nella sezione finale delle 6L6GC in luogo delle originali 6V6. Questo permette di avere una soglia del pulito più alta, più watt (circa 36 watt a detta di Ciubo) e una voce più grossa in tantissime situazioni. L'ampli suona davvero benone: molto dinamico al tocco, si sporca che un piacere tirando su i volumi e giocando col ponticello fra i canali. Anche il controllo di tono aggiunge un qualcosa fra gain e volume regolandolo. Al nostro ultimo raduno mi pare che abbia riscosso moltissimo "successo" ;-) Uno dei vantaggi che ho trovato usandolo come ampli con il quale spostarmi per le prove è l'assoluta solidità e leggerezza. Lo trasporto con una mano senza nessun problema. Qualche curiosità: non amo molto gli ampli Fender ma questo mi ha davvero colpito. Forse perché conserva un qualcosa di "british" nel suo circuito. Infatti è feedback less e cathode bias output stage come il Vox AC30. Il Fender meno pulito della storia degli ampli Fender. In definitiva mi trovo soddisfattissimo del lavoro fatto da Ciubo perché non è una semplice replica ma una reinterpretazione davvero valida. L'unica nota "dolente" è rappresentata dal fatto che l'ampli scalda parecchio e pian piano si sta sollevando in alcuni punti il riverstimento in tweed (si formano delle "bolle"). Quest'estate appena avrò tempo lo reicollerò e poi spruzzerò sopra una finitura di trasparente alla nitro come si faceva un tempo! Ah, poi il cavo di alimentazione è davvero corto! Ma non è un problema, lo cambierò appena avrò altri due minuti!
  23. Quoto: anche io questa cazzata non la farò mai più.
  24. Ma una Vinetto usata? Me le ricordo come fantastiche... Magari su ebay che su mercatino per 2k non si trova...
  25. Condivido. Difatti a me era capitato in posto dove la cortesia non la faceva da padrona...
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