evol

In realtà ci sono diverse cose da guardare per capire se siano dei P90 vintage. Prima di tutto la bobina che è nera negli anni'50 e nei primi '60 ed è stampata con una linea leggermente in rilievo all'altezza dei poli dei pickups. La base deve essere in metallo nickelato, spesso ossidato, e i due fili che vanno al cavo schermato devono essere neri isolati da del nastro gommato da carrozzeria. Generalmente i magneti sono i long rought sand negli anni'50 per poi diventare short nei '60. Dalla metà e fino alla fine degli anni '60 la bobina diventa in acrilico trasparente e il filo può essere in rame arancio o verde. Negli anni'50 invece veniva usato il purple wire come nei PAF.

evviva il marrone!

I Boys

la Jappo io la proverei, altrimenti la tribute

Per la stampa minimo 300dpi o cerca i vettoriali cometi han detto. Io anni fa però trovavo dei begli stickers in negozi di abbigliamento "alternativo" che sicuramente anche nelle tue zone ci saranno ancora...

Io preferisco il metodo standard al wrap proprio per l'attacco maggiore e perché, spesso suonando con accordature ribassate, la tensione più modesta rischia di farmi uscire dalla sede della selletta la corda più grossa della muta. Ho notato anche il alcuni ponti "collassati" su qualche chitarra che ho visto provato e secondo me il problema risiede principalmente nelle scalature molto grosse con accodature standard su materiali "poco performanti" come lo zamak. La pressione è considerevole e il materiale non eccezionale.

pensavo volessi dire in romanesco "Dod qualche cosa"

Sembrano belli sì! Poi il IV mi è sempre piaciuto!

Il tonepros è in Zamak http://www.marquisdistribution.com/products/tune-o-matic-un-notched-bridge-tailpiece-set Lo stock Gibson USA credo stessa cosa. Historic invece deve essere acciaio.

Invece se condo me vale la pena. Non sarà un ABR "puro" ma ne guadagna in attacco e brillantezza. Acciaio vs. zamak non c'è paragone.

La questione ponti è davvero complessa e ci sarebbe da fare un 3d infinito. A grandi linee posso dirti che il Nashville è vero che è stato progettato per avere una corsa delle sellette maggiore a favore dell'intonazione e il sistema di boccole per evitare che i perni nel legno si inclinassero. Di contro ha cambiato totalmente il suono dello strumento rispetto al vecchio ABR-1. Anche i materiali sono diversi: il Nashville è spesso in Zamak mentre i vecchi ABR-1 in acciaio con sellette di materiale variabile (acciaio, bronzo, nylon a seconda del periodo). Il filo è stato introdotto alla fine degli anni'60 per evitare la perdita delle sellette stesse su ponti con tolleranze troppo "lasche" (se prendi un Faber no-wire recente assolutamente non cadono!). Il filo però spesso crea risonanza con le corde, contatti e fastidi vari.

Io ti dico di sperimentare con le varie combinazioni finché nontrovi quella che alle tue orecchie pare migliore. Gli studs che rimangono fuori sono bruttini a vedersi ma non ne farei una tragedia se a livello di suono invece sono buoni.

Rispetto al D+ il DOD mi è sembrato più "aperto" e arioso. L'ho avuto un dieci anni fa buoni e ricordo che suonava davvero bene con la strumentazione che avevo ai tempi (humbucker e ampli Fender style).

Indubbiamente come componenti e costruzione negli ultimi anni si sono fatti grandi passi. Ma non facciamoci inculare dalle mode e dal marketing. Il RAT classico è un pedale dignitosissimo ma magari trovi qualche clone o pedale inspired by che può fare anche di più al caso tuo.

In quindici anni che leggo forum ecc... siamo passati dai tormentoni come true bypass, al pedale "trasparente", al point to point, al pedale che non occupa spazio in pedaliera, al pedale con germanio selezionato che solo quel tizio lì è capace e costa come una testata... e alla fine? Alla fine alla base ci sono i classici Bender, Muff, Screamer e Rat. Ma vaffanculo io alzo l'ampli a 10 di volume e vi faccio sanguinare le orecchie.

Credo che la standard 2013 abbia il manico più grosso della 61 e forse anche l'attacco corpo/manico differente! La 61 gran bella SG, molto "lead" con meno bassone della standard. Le Jappo ce ne sono di belle e ci sono ciofeche. Io dico che se hai modo di provarle un giro fattelo per capire. Sul discorso soldi se ci ballano 100/200 euro io andrei di USA a patto che suonino simili se non meglio le Jappo.

Ciao da possessore di Burny LP Custom posso dirti che: - non c'è seriale - si identificano principalmente tramite il truss rod cover e l'intarsio in madreperla - i pickups sono i VH - la tastiera è palissandro - il manico è tipo '60 Ti dico che quelle del periodo primi '80 hanno l'intarsio identico alla LP Custom Gibson (solo un pochino più piccolo) e il truss rod cover della forma Gibson ma senza nulla stampigliato. Hanno meccaniche e ponte Gotoh, pots Japan, green caps (Mylar) e finitura a poly sottile. Pesano intorno ai 4,2 Kg queste le più recenti (sempre Japan)

http://byomusic.it/?lang=it e questi qui?

Qualcosa sui suoi pedali in giro c'è, l'ultimo video è una demo veloce del T120: https://www.facebook.com/KuroCustomAudio/videos/992289970824755/ https://www.facebook.com/KuroCustomAudio/videos/945997968787289/ https://www.facebook.com/KuroCustomAudio/videos/910858355634584/ https://www.facebook.com/KuroCustomAudio/videos/942295702490849/

Io sono praticamente endorser Ho il wah, il T120 e il K-Fuzz. Sono pedali magnifici, progettati bene e costruiti anche meglio. Il T120 è risolutivo, praticamente una "Matamp in a box". Sono alcuni mesi che lo ho (il T-120) e come OD uso praticamente solo quello...

Steve prenditi una bella Custom 57 appena ne trovi una (ormai difficilie) e ad un buon prezzo (dopo le TH con l'usato è ancora più difficile). Però la R9 tienila per favore!

ma non ho capito a cosa serve il back rimovibile