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guitarGlory

LP Top Wrap, Wraparound, altezza Tailpiece ecc

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Buon lunedì a tutti :lol:
 
Ieri, complice il caldo, la serata di sabato (che mi ha ricordato che non ho più 20 anni... ma neanche 30 :sorrisone:), una piuttosto pallosa finale di Wimbledon (della serie "che fine ha fatto la volee on the grass?"), mi sono deciso a sacrificare un po' di mute di corde sull'altare della sperimentazione:volevo toccare con mano le differenze tra montaggio standard (con tailpiece alto o a battuta) e top-wrap sulle Les Paul, non tanto - o non solo - dal punto di vista della suonabilità, quanto da quello dell'influenza del montaggio sul suono.
 
La differenza sul feeling che danno i due tipi di montaggio la conoscevo bene, avendolo usato spesso in passato, e penso sia nota a tutti, ma un riepilogo potrebbe essere utile.
 
Detta in due parole:
- montaggio standard, con tailpiece il più basso possibile = maggior pressione sulle sellette delle corde, quindi corde più rigide, vibrazione più regolare (meno frustamenti), bending più duri; nella foto qui sotto si può anche notare come la forte pressione delle corde abbia provocato il collasso del ponte, che ha iniziato a curvarsi verso il basso al centro (questo è male, perché una volta collassato il ponte non rispetta più il radius della tastiera), e vi assicuro che me ne capitano veramente tante di LP con questo problema, spesso anche molto più accentuato.
 
darkness59fr-albums-darkness-picture3971
 
- montaggio wrap = tutto il contrario, quindi corde più morbide, soprattutto sui bending, e un feeling più loosy sulla plettrata.
 
topwrap.jpg
 
Come via di mezzo, con il montaggio standard, grazie alla regolazione in altezza del tailpiece, sia ha la possibilità di sperimentare con l'angolo tra ponte e tailpiece stesso: riguardo a questo, in particolare, avevo sempre saputo che la miglior regolazione in altezza del tailpiece, una volta trovata l'action ideale con il ponte, fosse quella che consente a tutte le corde di non avere ostacoli tra il tailpiece e la selletta, evitando quindi il contatto indesiderato tra la corda e il bordo del ponte nel suo tragitto verso il tailpiece... il che molte volte, però, costringe ad alzare il tailpiece di parecchio, specialmente con il Nashville che è più largo dell'ABR-1.
Più di recente ho scoperto che altri liutai, anche molto stimati come Dan Erlewine, danno come indicazione che l'angolo ideale che la corda deve fare tra selletta e tailpiece sia invece lo stesso che fanno le corde al capotasto, nel loro viaggio verso le meccaniche... quindi tailpiece piuttosto alto, come si può vedere in foto.
 
Sep13_PG_CLM_GuitarShop101_image5.jpg
 
Il discorso ovviamente è a grandi linee, visto che gli angoli in gioco dipendono da vari fattori, non costanti tra tutta la produzione dagli anni '50 ad oggi: l'angolo di innesto del manico, il carving del top, l'assestamento del manico all'uscita dal corpo tra il quindicesimo e il diciassettesimo tasto, dopo alcuni anni sotto tensione... guardate ad esempio quanto è già basso l'ABR-1 su questa (su molte burst originali è così, per via dell'angolo di innesto e dell'assestamento del manico).
 
GibsonLesPaul0559Murphy604.jpg
 
Ma veniamo allo scopo degli esperimenti.
Il montaggio top-wrap, o top-wrapping, o wraparound, mutuato dalle prime Les Paul senza ABR-1, porta all'estremo il concetto di "alzare il tailpiece" e, a detta di alcuni, permettendo di abbassare del tutto il tailpiece stesso, consentirebbe anche una miglior trasmissione delle vibrazioni al corpo della chitarra, migliorandone il sustain e la risonanza.
Inoltre, poiché con il wraparound la corda è fisicamente più lunga, anche la morbidezza sui bending (e non la tensione, che da un punto di vista fisico NON cambia, se l'intonazione è la stessa) diventa maggiore rispetto ad alzare semplicemente il tailpiece.
 
Detto che a me il feeling dell'angolo meno pronunciato piace assai perché ci suono più comodo (per fare un esempio spicciolo, se monti delle 011 è come avere delle 010 a livello di facilità nel suonare), volevo capire quanto effettivamente i vari tipi di montaggio influissero sul suono, facendo delle prove il più possibile ravvicinate, e i risultati sono stati... "strani"!
In generale, il suono cambia, e cambia molto!
Più angolo c'è sulla selletta, più il suono acquista velocità nell'attacco, definizione e brillantezza; per contro, minore è l'angolazione, più il suono risulta arioso sui bassi, morbido sull'attacco e più ricco sulle medie.
E questo si può verificare semplicemente anche solo alzando molto il tailpiece.
 
Ma oltre a questo, a parità di angolo (misurata per pignoleria :lol:) c'è anche una bella differenza tra il semplice alzare il tailpiece e il wraparound con il tailpiece a battuta: sicuramente il sustain è migliore nel secondo, e anche il suono ha decisamente più bassi, o almeno sono bassi più belli e caldi, non gommosi come col tailpiece alto.
 
Va inoltre considerato che, vista la facilità MOLTO maggiore che si ha suonando col wrap, si possono montare corde più grosse senza per questo dover affaticare la mano e senza pericolo che il ponte collassi, con tutti i vantaggi connessi alla scalatura più robusta... io non l'ho ancora fatto sulle mie, ma l'ho fatto sulla chitarra di un amico oggetto della prova di ieri, e devo dire che la cosa mi stuzzica non poco.
 
E arriviamo alla fatidica domanda: "Quindi... meglio o peggio?"
Risposta: "Boh?" :sorrisone: :sorrisone:
 
La verità è che la risposta migliore sarebbe: "Dipende..."
Dipende dalla chitarra, per essere precisi.
 
Ieri infatti ne avevo quattro a disposizione: due mie (Nicky e la Burst Build) e due di amici a cui dovevo fare alcuni lavori con pups ed elettroniche varie (una Standard del 2001 e una R8 del 2014), e su tutte ho fatto le stesse prove.
Il risultato è che su due di esse ho preferito decisamente il top-wrap, che le ha arricchite in modo piacevole sulle basse e ne ha aumentato l'ariosità: sono la R8 2014 e la Burst Build, che col wraparound sono diventate proprio due chitarre diverse, migliori sotto ogni punto di vista, sia come suonabilità, sia come suono, e questo non solo attaccate a un ampli, ma anche da spente "in acustico"... la differenza è così evidente che se n'è accorta anche mia moglie, tanto per capirci ;)
 
La Standard del 2001, invece, col wrap diventava un po' troppo "molle": in questo caso ho preferito alzare il tailpiece di circa 4 mm, quel tanto che basta a non far toccare i due MI sull'angolo del ponte ed evitare che la pressione delle corde pieghi ulteriormente il povero Nashville già un pochino collassato; e comunque in questo modo ha un suono più equilibrato e un attacco meno dentale rispetto a prima, quando aveva il tailpiece a battuta sul corpo.
 
Nicky è quella che mi ha messo più in difficoltà: suona talmente bene in entrambi i modi (pur con delle differenze in linea con quanto detto sopra), ed è talmente comoda da suonare, anche col montaggio standard e il tailpiece a battuta, che non so ancora come finirà...
 
Qualche conclusione
Ovviamente di conclusioni non si può parlare, o al massimo, se proprio devo trovarne una, è che OGNI CHITARRA FA STORIA A SE'.
Però l'esperimento è stato comunque molto utile, perché pur nelle differenze tra gli strumenti, il comportamento dei vari tipi di montaggio rimane simile: ognuno può accentuare o limare certe caratteristiche intrinseche dello strumento, quindi ad esempio una LP piuttosto bright e con molto attacco beneficerà senza dubbio del top-wrapping, mentre per una tendenzialmente scura e con poco attacco meglio il montaggio standard e il maggior angolo possibile al ponte.
 

Il tutto, sempre e ovviamente, va poi sottoposto al gusto personale: alle differenze sonore, infatti, corrisponde una  differenza anche maggiore nella suonabilità, ed è proprio questa che può fare la differenza più importante al fine della scelta, essendo la caratteristica più personale.



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Grazie :lol:

Avevo cercato un sacco, ma in giro ci sono poche informazioni, molte delle quali contrastanti: ho voluto toccare con mano come San Tommaso, e comunque è sempre un viaggio interessante quello alla scoperta dei particolari ;)

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Jacaranda usa il wraparound come metodo standard: da quando me l'hanno fatto provare sulle mie chitarre non sono più tornato indietro.

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Jacaranda usa il wraparound come metodo standard: da quando me l'hanno fatto provare sulle mie chitarre non sono più tornato indietro.

Jacaranda usa proprio un ponte wraparound senza stoptail e ponte separati, tipo quello delle Special ma compensato... bello, ma non c'entra nulla con questo thread ;)

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Complimenti, articolo DOC.

A me piacciono tutti e due i metodi, di quello standard mi piace l'attacco mentre del metodo wrap mi piace il feeling vintaggioso, mentre non mi  piace svitare il tailpiece a mio avviso il suono ne risente. 

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Jacaranda usa proprio un ponte wraparound senza stoptail e ponte separati, tipo quello delle Special ma compensato... bello, ma non c'entra nulla con questo thread ;)

Mi sono spiegato male: intendevo che, salvo diverse preferenze del proprietario, loro le corde su LP et similia le montano così di default. Sulle mie Hamer me l'hanno fatto provare loro il wraparound e non sono più tornato indietro.

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Mi sono spiegato male: intendevo che, salvo diverse preferenze del proprietario, loro le corde su LP et similia le montano così di default. Sulle mie Hamer me l'hanno fatto provare loro il wraparound e non sono più tornato indietro.

Ah, perfetto, non avevo capito :lol:

Diciamo che comunque vale sempre la pena provarci, perché in alcuni casi il risultato è sorprendente... l'unico caso in cui non si può fare è se l'angolo è troppo "piatto", nel qual caso le corde non rimangono stabili sulle sellette del ponte.

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Interessantissimo Lory!

In linea di massima mi ritrovo con tutto quel che hai detto, l'ho provato più volte su varie chitarre che ho avuto negli anni.

 

La mia attuale R9 ha l'abr talmente basso che probabilmente non ci starebbe nemmeno la seconda rondella che qui dentro tanti montano. E notare che non uso un'action rasoterra, anzi!

 

Vorrei provare a wrappare col prossimo cambio corde, ma ho paura che l'inclinazione delle corde sarebbe davvero minima... Vedremo!

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Io preferisco il metodo standard al wrap proprio per l'attacco maggiore e perché, spesso suonando con accordature ribassate, la tensione più modesta rischia di farmi uscire dalla sede della selletta la corda più grossa della muta.

Ho notato anche il alcuni ponti "collassati" su qualche chitarra che ho visto provato e secondo me il problema risiede principalmente nelle scalature molto grosse con accodature standard su materiali "poco performanti" come lo zamak. La pressione è considerevole e il materiale non eccezionale.

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Non saprei che altro aggiungere. Tutto quanto scritto è esattamente quanto penso avendolo provato anche io, in tutte e 3 le configurazioni, su piu' chitarre.

Il tutto è perfettamente spiegato e documentato, bravo Lory!

 

Quoto anche Vincenzo, più facile appiattire il ponte delle standard per via del materiale e aggiungo perchè le standard hanno un angolo del manico solitamente piu' alto delle historic (tolleranze di incastro piu' alte = risparmio), il che si traduce in ABR-1 mediamente piu' in alto e quindi piu' stressato.

Qualche ABR-1 degli anni 50 collassato si trova ma dopo piu' di 60 anni..e magari hanno usato chissa che scalatura.

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Per un periodo ho montato le corde solamente in wrap ma di recente mi sono reso conto di preferire quasi sempre le corde montate nel modo canonico...il suono ha quel non so che di rockettaro che mi fa quasi sempre preferire appunto il metodo tradizionale.

PS: sto mbriaco

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Grazie ragazzi, mi fa piacere che le osservazioni che ho fatto siano condivise e che molti di voi, al di là delle preferenze personali, abbiano riscontrato le stesse sensazioni.

Il prossimo passo saranno gli esperimenti con l'hardware: ponti, tailpiece, studs, posts ecc... ho già provato qualcosa, ma sempre sporadicamente, senza riscontri di test ravvicinati... devo solo procurarmi un po' di parti culattone ;)

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Grazie ragazzi, mi fa piacere che le osservazioni che ho fatto siano condivise e che molti di voi, al di là delle preferenze personali, abbiano riscontrato le stesse sensazioni.

Il prossimo passo saranno gli esperimenti con l'hardware: ponti, tailpiece, studs, posts ecc... ho già provato qualcosa, ma sempre sporadicamente, senza riscontri di test ravvicinati... devo solo procurarmi un po' di parti culattone ;)

Come ti dissi per telefono, ho un set di hardware DMC (tailpiece, studs, rondelle, ABR). Se vuoi ti presto tutto e fai i tuoi esperimenti, senza complimenti ;-)

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Su questo ho sperimentato molto io..

Vediamo se arriviamo alle stesse conclusioni..

 

Mi ricordo, se n'era parlato al telefono ;)

Una domandina sulle meccaniche: a parte le Grover e meccaniche più massicce che ovviamente cambiano il sustain in funzione della massa maggiore, ma restando sulle classiche... io non ho sentito nessun cambiamento sul suono tra un set Gotoh, uno preso da una R9 e uno originale anni '50 (non mie), me lo confermate? Così evito di cambiarle di nuovo, visto chei tips Uncle Lou che ho ora sulla Replica mi piacciono molto.

 

i ho montato sulla sg il mi basso in wrap....ma solo lui... :facepalm:

Ci sta anche questo Roby, ho visto anche altri fare il wrap solo su alcune corde ;)

  

Come ti dissi per telefono, ho un set di hardware DMC (tailpiece, studs, rondelle, ABR). Se vuoi ti presto tutto e fai i tuoi esperimenti, senza complimenti ;-)

Grazie Fra, mi ricordo della tua gentilissima offerta e vorrei approfittarne... sto aspettando un periodo in cui sono un po' più libero, per non tenerti tutto il set 6 mesi :lol:

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Con le meccaniche è solo estetica. Il ferro anni 50 cambia forse lo 0.0001%

Con l'hardware ponti/studs/tail ecc cambia in maniera considerevole invece.

 

Grazie Andrea, dalle poche prove che ho fatto finora in effetti è stato così, e il tuo parere autorevole mi conforta ;)

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No problem Lory. Tanto attualmente ho tutto smontato. Quando torno a casa ti mando la roba ;-)

 

Yeah! Non vedo l'ora di fare delle prove il più possibile scientifiche :lol:

 

Per il momento ho a disposizione tre set, compreso il tuo: uno tutto Gotoh (stoptail in alluminio e ABR-1), uno TH (quello di Nicky), il set DM... poi un amico dovrebbe prestarmi un set originale completo, e probabilmente sarà anche lui presente alla prova... in questo caso il test sarà più arduo per via dei tempi di "pit-stop", e probabilmente limitato a una sola chitarra, perché farlo su più strumenti potrebbe risultare troppo lungo per avere dei risultati oggettivamente verificabili.

 

Questa volta vorrei anche registrare dei video delle varie prove, anche se penso che difficilmente le differenze di suono si possano riprodurre senza una microfonazione adeguata... vedremo ;)

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