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Raffus

Soluzione economica senza sbatti per suonare in casa

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Ma perché voi davvero mi volete dire che c'avete sta voglia di suonare a casa?

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Mo faccio una domanda anche io... Da più di un annetto ho un Torpedo CAB M+. Ci ho spippolato abbastanza lato IR, e tutto sommato sono soddisfatto. Quello che però alla fine gli manca è un vero e proprio preamp. Nell'ultimo firmware, come noto, hanno inserito un preamp digitale di stampo fenderoso, che ha migliorato e non di poco il risultato finale.

Chiedo secondo voi cosa potrei integrare al CAB M+ per rendere il suono ancora più amp-like? Quale potrebbe essere un buon pre che gli faccia fare il salto di qualità?

 

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20 ore fa, Uilliman Coscine Terzo dice:

Seeee e coda: e la questione del cono che ha bisogno di volume dove l'abbiamo persa? Mica sono io che ho le isobox in casa dai. Oltre al fatto che ogni microfono ha un suo taglio, inclinazione distanza eccetera, a me pare molto più semplice che una volta che uno trova il suono giusto per suonare a casa pensi a suonare e non a fare il tecnico del suono. Questo è come la vedo io eh

 

Dipende da quali sono i tuoi obiettivi. Se ti basta farti la suonatina con l'acustica seduto alla scrivania da lanciare poi su FB, stile Maestro Bini, o ti basta il videino di 60 secondi da condividere con la cerchia di amici, va bene pure il microfono del cellulare. In tal caso hai ragionissima.
Se invece vuoi realizzare un video così, con una certa qualità audio e video, ha senso interrogarsi sul suono. Da notare l'oggetto in basso a dx, giusto sopra il suo ginocchio, che costa quanto un ampli buono. Per il 99% dei chitarristi avere un preamplificatore Universal Audio a casa sarà inutile, gli basterà la Scarlett, ma per lui magari è vitale ed è quello che gli ha svoltato il recording.

 

 

oppure qui, dove microfona uno sconosciuto ampli italiano con un AKG 414 (900€ di microfono), sempre dentro il pre Universal Audio (un altro giochetto da 1200€)

 

 

Questo ragazzo, italiano tra l'altro, è la dimostrazione che avere una bella mano e avere una bella strumentazione, non necessariamente si escludono a vicenda. Che si può sia suonare, sia essere tecnici del suono. Anzi, che si DEVE essere tecnici del suono per arrivare a certi risultati, visto che non ti chiami Matthew Bellamy e quindi non puoi chiedere a Chris Lord-Alge di pensare alla ripresa del tuo ampli.

Ho detto "per arrivare a certi risultati" perchè si parla di gente che ha un obiettivo ben chiaro a cui dà priorità.

Che poi a uno non interessi tutto questo, e gli basta sfoggiare la sua Custom Shop da 6K e farsi la suonatina domenicale tra amici, ci sta, figuriamioci. Il mondo è bello perchè è vario. Ma se l'obiettivo non è solo avere un bel suono "davanti al cono", ma avere anche un bel suono "in studio", qualche domandina è doveroso farsela.

 

Che poi, ampliando un attimo il discorso oltre il caso singolo, non ho mai capito come mai spendiamo 6K per la Custom Shop, 3K per l'ampli boutique hand-wired, 700€ per il fuzz realizzato da Gesù Cristo in persona il giorno prima di essere crocifisso (moltiplicando il tutto x3-4-5, perchè di CS e ampli boutique ne devi avere almeno 3-4 se no non sei nessuno), e poi al momento di riprendere tutto questo ben di Dio: "Ragazzi che ne pensate della Behringer UMC22? L'ho trovata in offerta su Amazon a 69€. Come microfono va bene questo Samson C01 da 39€? oppure  c'è il kit della Focusrite, con 129€ mi offrono scheda audio, microfono, asta microfono, cuffie, casse, cavi, pad isolanti, caffè, cappuccino e una grattatina alle palle per rilassarmi".

Non parlo di nessuno in particolare, perchè sono quesiti letti decine di volte ben prima di iscrivermi su RC.

Noi chitarristi siamo una specie davvero affascinante, che meriterebbe studi approfonditi. Tutti cercano i suoni fedeli e privi di distorsione, e noi amiamo il lo-fi e la distorsione...spendiamo con disinvoltura gorillioni di euro su chitarre, pedali, amplificatori, e poi al momento di traslare queste mirabolanti sfumature per cui ci siamo venduti reni e fegato in un file audio, ci viene il braccino corto.

Come avere una Lamborghini Huracan 800CV e poi lesinare sugli pneumatici scegliendo i Klèber 😀

 

 

17 ore fa, *juanka78* dice:


E infatti leggi cosa ho scritto nella prima riga: se la difficoltà sta nel volume da tenere ok, il resto per me sono luoghi comuni. Piglia un GB qualsiasi, mettici un 906 davanti a 2/3 cm dalla tela, leggermente decentrato: avrai un bel suono. Punto. Migliorabile, adattabile, quello che ti pare…ma il punto di partenza sarà già buono. Non ci sono incertezze. Sta storia che per microfonare serva l’apprendista stregone è un mito da sfatare: io quando ho preso la prima Grossmann in 5 minuti c’ho tirato fuori un suono che faceva impallidire i suoni ottenuti in anni di sperimentazione con loadbox, IR, emulatori, plugin e compagnia cantante…e non è che io sia esattamente Lord Alge o Albini.

 

Storia sentita milioni di volte dappertutto, e a tutti i livelli, dal principiante fino all'amatore esperto. Sembra che per microfonare un ampli ci voglia un QI di 160 e un PhD in fisica delle particelle 🤣  Ma qualcuno si è mai interrogato sulle centinaia di ore spese a cercare il giusto profilo/patch/EQ sul digitale? Io quando presi il Kemper, praticamente ho smesso di suonare per i primi 5-6 mesi. Più che suonare, costruivo suoni.

Che poi alcuni si fanno delle seghe a 2 mani incredibili...Immagina preoccuparti della "acustica della stanza" quando usi un microfono che riprende solo ciò che gli arriva di fronte, a 2 cm di distanza da uno speaker che sputa note a 90dB 😂 manco dovessi microfonare un pianoforte a coda o una orchestra di 50 elementi.

Quanto segue è lunghetto, ma val la pena leggerlo perchè spiega bene il modo di pensare di una certa fetta di chitarristi che credono che microfonare un ampli sia come pilotare un Boeing di linea.

 

 

A- I think in my case its just the room. Or lack of room actually. And lack of skills.
Let’s imagine that I want to mic my amp. Headphones on. Guitar on. Play guitar while moving mic around and ignore the direct sound of the amp that will inevitably bleed through my cans. Trip and fall in the cord for my cans while trying to avoid tripping on the guitar cord. Record something. Realize that it’s bad. Rinse and repeat.
Next day my wife has moved stuff in our shared studio/creative room (she’s sewing) so now room acoustics have changed. Shift to Helix. “Move” mic by turning a knob. Can use Headphones or monitors directly.
I’m not saying that with plenty of time and more space (and possibly better gear) I couldn’t do better with a real amp and mic. And with experience I’ll be able to do it faster. I’m just saying that for me the Helix is the fastest way to a tone I like. I fully respect that other people have a different way of achieving that.
Second I’m questioning how big a fraction of my potential listeners that will be able to spot that I used a digital sim on the final recording

B- You mean your untreated room has acoustics making minute mic location so critical. Tell me did you chuck the mic on the dust cap 1" away (that's what most of you do)? And then cry about changing acoustics? Then you spend half an hour trying to get "suitable acoustics" in Helix? If you are happy with that then moving your cab into the same location you had before and the mic to the same spot as before should take you.... 15sec?
Those tall stories about taming acoustics and finding just the right spot for your "secret, magical, mic position all requiring more then half the time it takes to turn on Helix and then adjust mic parameters and amp parameters is a joke.


A- So far my biggest problem with recording with a mic has been to distinguish the captured signal in my cans without bleed through from the amp. And playing while moving the mic around.
For someone who has been doing it for a living for decades this is probably piece of cake. Especially if you have been trained with someone else is playing the guitar while you can go to the control room to double check. And I really admire those skills you have obtained with years of training. But don’t argue with “that’s so easy”. If it was easy everyone would be doing it.
Chemistry, process control, calculus and statistics is also super easy to me because I do it for a living. Not so much for most people I guess?
An amp, cab and mic will do some nonlinear, frequency dependent transformation of the signal fed into them. There’s no reason why you shouldn’t be able to do the same in the digital domain using high enough sampling frequency and effort.
What goes on in the signal chain from guitar>amp>mic>preamp>DAC is not magic. It’s just math and it can be replicated in the digital domain so no-one can tell the difference in a blind test.
Surely you can do it so it sounds bad and there’s a lot of examples of that out there. And surely the guitarist will not experience the same uuumph! from the amp, vibrations in the floor and many other things that will matter to him.
It would be a fun experiment. Make a clean tone with the Helix and with an amp. Not aim for the exact same tone, but just two different signal paths. And then see if people can detect which one is the sim (you know - the one with the cold and sterile sound).
I might do that. One day 😉


B- Another mountain out of nothing.
Put the mic where you expect it to sound good - strum a little. Listen through the Headphones. If you have an assistant/little brother/dad... aske them to move the mic as you direct them while you play listening in the Headphones. If you watch a 3min video on the basis of cab mic'ing you can be an expert in 10min. Its easy, it is not rocket science.



(e questo risponde anche ai dubbi di Uillino nostro)

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54 minuti fa, Greg dice:

Ma perché voi davvero mi volete dire che c'avete sta voglia di suonare a casa?

Sono mesi che ho mollato coccobbio!

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1 ora fa, tacco dice:

Mo faccio una domanda anche io... Da più di un annetto ho un Torpedo CAB M+. Ci ho spippolato abbastanza lato IR, e tutto sommato sono soddisfatto. Quello che però alla fine gli manca è un vero e proprio preamp. Nell'ultimo firmware, come noto, hanno inserito un preamp digitale di stampo fenderoso, che ha migliorato e non di poco il risultato finale.

Chiedo secondo voi cosa potrei integrare al CAB M+ per rendere il suono ancora più amp-like? Quale potrebbe essere un buon pre che gli faccia fare il salto di qualità?


Sai che ce l'ho pure io il CAB M (aggiornato a M+), e nonostante il pre esterno di stampo blackface (Baroni Custom Twin) non mi fa impazzire? Ammetto che ci ho smanettato poco perchè ce l'ho da 2 giorni, e il primo l'ho passato cercando di capire come far funzionare la app su telefono e il Torpedo Remote su PC, ma lo sento fiacchino. L'ho provato anche nel send della Dr Z Galaxie, ed è sempre un ni.

Che poi pare che col giusto preamp, non serva nemmeno il CAB M. Basta il Wall of Sound installato su PC.

https://www.youtube.com/watch?v=JS4QELijZBc

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Ma poi sfatiamo un altro mito: sta storia del volume. Ma suonate tutti con la plexi anni ‘60? Se è così alzo le mani, per carità, ma se invece avete un ampli un minimo “moderno” (per moderno intendo semplicemente dotato di un master volume decente) allora vi assicuro che tutto sto volume disumano per registrare decentemente non serve. Certo, il cono deve muoversi, se avete i vicini rompicazzo magari non è il caso, ma non è obbligatorio sparare 130db per ottenere un bel suono.

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Zia [mention=1339]Raffus[/mention] bada, prendi su rack pre e amp anal ottanta voglia disco party e fai come si faceva in quegli anni lì: saturatio pseudovalvola flangerata e ritardata fino a quell'unico suono sventrapapere che c'ha in canna, allora la tennologia sapeva di futuro fighissimo e no di sfiga come adesso, e non prima di esserti fatto prestare da tua moglie un paio di fuseau attillatissimi col pacco rinforzato in evidenza, ti ci vuole anche una parrucca capello lungo fino alla chiappa con relativa fascia piratesca sulla fronte, catenazze e abbondanti bracciali, torso nudo fisicato & volumi adeguati, ti esibisci in cantina in improbabili fraseggi cromatici striplati alla velocità del fulmine. Dopodiché ebbro dei tuoi gas mi risali al piano sovrastante con approccio maschiale pensando: "catenazzo che donna sei! Ti lovvo fino alla luna e ritorno che c'ho un toro nella mutanda". A questo punto direi che, anche se tu non ti ricordi più niente, anzi hai proprio rimosso causa frequentazione del Radiochitarra,  la tua adorabile moglie dovrebbe invece sapere quello che c'è da fare. Tanto love! 
Cacchio Bananone mi ha messo in testa gli Steel Panther e come faccio adesso???!?!?

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16 ore fa, *juanka78* dice:

Ma poi sfatiamo un altro mito: sta storia del volume. Ma suonate tutti con la plexi anni ‘60? Se è così alzo le mani, per carità, ma se invece avete un ampli un minimo “moderno” (per moderno intendo semplicemente dotato di un master volume decente) allora vi assicuro che tutto sto volume disumano per registrare decentemente non serve. Certo, il cono deve muoversi, se avete i vicini rompicazzo magari non è il caso, ma non è obbligatorio sparare 130db per ottenere un bel suono.

 

Ma sai, l'idea di poter registrare il proprio ampli a casa, è relativamente moderna, per cui ci sono ancora molte zone d'ombra sull'argomento.

Nel 1997 a nessuno veniva in mente di riprendere il proprio ampli, perchè mancavano i mezzi. E' da quando sono arrivati i PC a prezzi proletari, le schede audio fatte in Oriente e i software adatti, che si è cominciato a parlare di home-recording. Nel 97 per registrare la tua chitarra dovevi andare in uno studio di registrazione esterno, oppure avere la fortuna di possedere uno di quei registratori multitraccia a cassetta tipo TEAC, Yamaha, Fostex, che non è che fossero proprio alla portata del primo che passava per strada. Insomma, la microfonazione del proprio ampli era riservata a chi bazzicava già gli studi di registrazione ed aveva una band avviata, o a chi aveva i mezzi economici per mettere in piedi un piccolo studio di registrazione casalingo.

E' da una decina di anni che i PC sono entrati in tutte le case, per cui oggi chiunque può registrarsi, una scheda audio da 100€, la crack di Ableton e il gioco è fatto. I mezzi tecnici ci sono, i tutorial e le guide pure.

Purtroppo, o per fortuna a seconda dei punti di vista, quasi in contemporanea sono apparsi sul mercato i due big del digitale, per cui moltissimi chitarristi anzichè capire come microfonare l'ampli, preferiscono capire come costruire le patch e scegliere i profili. Fractal e Kemper han fatto una campagna pubblicitaria martellante negli ultimi 10 anni, mentre non conosco nessun social influencer che ha la partnership con Shure e AKG e la sera fa la live youtube.

E così si alimenta la diceria che microfonare è difficile, ci vuole l'ambiente adatto, e l'acustica della stanza, e se sposto di 0,21 mm il microfono ho un suono di merda, ecc...
Ma come dice il tizio australiano (B), it's not rocket science.

- vicino alla griglia più bassi, lontano dalla griglia meno bassi

- al centro del cono più alti, al bordo del cono più bassi

- dinamico medio-alte, condensatore flat, nastro bassi.

 

Fine della storia. Sono concetti elementari che puoi acquisire nel giro di mezzo pomeriggio. La cosa difficile non è tanto la ripresa dell'ampli, ma quello che viene dopo: inserire la chitarra nel mix strumenti, regolare il gain staging, gli effetti in post, il panorama stereo. E' qui che la differenza la fa un bravo mixing engineer come Chris Lord Alge o Alan Parsons, mentre Peppino da Bagnara Calabra avrà qualche difficoltà in più. Seppur io sia un fervido sostenitore del "nessuno nasce imparato", per cui è solo questione di tempo e voglia.

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In effetti 10 anni fa, col solo e906 + apogee+ Mac a riprendere un mark 2c+ qualche pedale e non ricordo più quale chitarra, ottenevo in tempo zero buoni risultati casalinghi. Sul tubo all’epoca avevo caricato qualcosa, dovrebbero ancora esserci i video.

 

col digitale puro, pochi anni fa, ricordo giornate intere perse a cercare profili o patch, e a studiare guide su come far suonare più vicino possibile all’analogico una strumentazione che nasce con altri propositi.

 

ecco, per me è stato tempo perso, e da qui nasce questo topic, dall’immediatezza di una soluzione valida e senza sbatti. E a costo basso. 
 

vi dirò, avevo messo il pre a 150 euro e ho ricevuto diverse richieste più uno pronto a farmi il bonifico all’istante pur di averlo. Mi starà lanciando qualche maledizione voodoo perché mi sono tirato indietro e ho tolto l’annuncio, dopo avere capito che forse era il caso di tenerlo. E non è neppure un top di gamma, sarebbe da cercare un ADA. O spolverare un jmp1.

 

comincio a credere che la strumentazione analogica non invecchia, passa semplicemente di moda mantenendo tuttavia la sua funzionalità.

 

dubito possa dirsi la stessa cosa della fuffa digitale

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Sì però bisogna che qualcuno si concentri tra la differenza che c'è tra suonare in casa, come scritto nel titolo, e registrare. Perché se io voglio suonare a mezzanotte in cuffia l'ampli microfonato non assolve al compito

Senza accorgimenti senza dubbio, su quello ti dó ragione.

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In effetti 10 anni fa, col solo e906 + apogee+ Mac a riprendere un mark 2c+ qualche pedale e non ricordo più quale chitarra, ottenevo in tempo zero buoni risultati casalinghi. Sul tubo all’epoca avevo caricato qualcosa, dovrebbero ancora esserci i video.
 
col digitale puro, pochi anni fa, ricordo giornate intere perse a cercare profili o patch, e a studiare guide su come far suonare più vicino possibile all’analogico una strumentazione che nasce con altri propositi.
 
ecco, per me è stato tempo perso, e da qui nasce questo topic, dall’immediatezza di una soluzione valida e senza sbatti. E a costo basso. 
 
vi dirò, avevo messo il pre a 150 euro e ho ricevuto diverse richieste più uno pronto a farmi il bonifico all’istante pur di averlo. Mi starà lanciando qualche maledizione voodoo perché mi sono tirato indietro e ho tolto l’annuncio, dopo avere capito che forse era il caso di tenerlo. E non è neppure un top di gamma, sarebbe da cercare un ADA. O spolverare un jmp1.
 
comincio a credere che la strumentazione analogica non invecchia, passa semplicemente di moda mantenendo tuttavia la sua funzionalità.
 
dubito possa dirsi la stessa cosa della fuffa digitale

Condivido in pieno.


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Io però dai multitraccia anni'90 non ci ho mai tirato fuori nulla di buono. Nemmeno con l'ultimo posseduto che aveva i minidisc.

Ora pare che quelli a cassetta siano tornati di moda fra gli smanettoni ma per fare sample o cose del genere.

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