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Giorgio V.

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  1. Lo Skreddy non è un simulatore di Binson però. Finchè non abbiamo il prodotto sottomano da sentire ogni discussione sul rapporto qualità-prezzo e desiderabilità mi pare prematuro..Anche perchè non sappiamo quanto costerà. Chicco anticipa solo che "non costerà due soldi", ma detto questo c'è un mare di indeterminatezza incredibile riguardo a quanto poi potrà effettivamente costare.
  2. Anche perchè ci sono una quantità di "tape echo" digitali che sono eccellenti. Lo Skreddy ad esempio, penso che nessuno si sia mai lamentato dello skrecho, anche se non è un clone Binson nè lo vuole essere, ma suona veramente organico.
  3. La reliccavo meglio io. Comunque questa mi era sfuggita.... santoilcristo.
  4. State calmi.. La discussione è interessante quindi evitiamo di mandarla in vacca. Gilmour_pugliese, se un commento ti ha punto sul vivo, la prossima volta dillo subito o - meglio - chiarisciti in privato, cortesemente.
  5. Ma Gregor Hilden fa suonare tutto uguale. Lo odio quel tipo.
  6. Io non ho avuto esperienze dirette sgradevoli, ma mi hanno raccontato storie dell'orrore vissute in prima persona. No grazie.
  7. Beh diciamo che se ho in mente spese vado a Montebelluna da EsseMusic. NON è comodo come distanza, ma è grande. E' uno dei negozi di strumenti più grandi d'Italia mi pare, anche se ci ha i suoi difetti...
  8. Manico grosso, radius abbastanza piatto e tasti sempre piccoli giusto? Può essere una combinazione che funziona, dovrei provare. Personalmente l'idea che ho è di mettere da parte qualche soldo nel corso di questo 2014 e a fine anno regalarmi una bella tele classicissima nell'estetica ma con un manico più consono a quello cui sono abituato, tanto il custom shop mi pare di capire che non ne fa due uguali.
  9. Ok. Mi pare un pedale molto molto interessante..Bisognerebbe averne qualcuno al raduno
  10. Ah ok...la dicitura trae leggermente in confusione! Ma la parte "sexy" del ch1 è comunque adatta a essere utilizzata come overdrive, giusto?
  11. Con cognizione di causa
  12. Va detto pure che, come suonabilità, la tele stile 52 fa cagare però....il radius da 7 e rotti e i tastini sono fastidiosissimi, infatti personalmente quando ho preso l'historic la tele che avevo all'epoca (una american vintage 52 dal suono stupendo) non sono più riuscito a suonarla, ed è andata venduta.
  13. Per me i problemi della strato sono fondamentalmente due: il selettore a 5 vie e il contour del body. Entrambi sono per me estremamente scomodi, il selettore perchè mi mette a disposizione troppe sfumature accessibili però staccando le mani dalla chitarra, il contour perchè mi piace sentire addosso uno strumento più piatto e spigoloso. Sono proprio strumenti con cui non vado d'accordo le strato, indipendentemente che suonino bene o male.
  14. Beh la tele ha di bello che è una chitarra estremamente "diretta". Immediata proprio, nel feeling, nella risposta, niente fronzoli, e poi suona proprio con le frequenze giuste, esci sempre bene. La strato è un discorso completamente diverso, non l'ho mai amata e non penso che la sopporterò mai.
  15. Secondo me sul succo siamo d'accordo, è che se uno non ha occasione di provare la roba, alla fin fine anche l'aspetto esteriore gioca la sua parte nello scatenare l'interesse per il pedale, Cmq direi che sul lato esteriore abbiamo speso parecchie parole e anche dato dei buoni consigli, poi sta a Chicco vedere cosa fare di questo feedback. Casomai decidano di modificare l'estetica dei pedali si potrebbe fare anche un sondaggio votando due o tre template diversi e vedere quello che la gente gradisce di più! Per tornare al suono invece, io avrei una questione sui pedali. Il ch1 ha lo switch per selezionare tra "sexy" e "crunch", questo vuol dire che in modalità "sexy" è uguale al sexydrive?
  16. Premesso che anche secondo me lo sviluppo della chitarra elettrica poteva fermarsi nel 52, dato che con la tele fai TUTTO (ed è ironico che non ne abbia una ormai da anni, ma se la gas è potente il portafogli piange), restano comunque cose che con la Les Paul escono in un certo modo, magari non tanto al ponte, ma al manico e in posizione centrale. Siamo onesti, suonare Gheri Mur con la tele non è la stessa cosa. Ma scherzi a parte è pure vero, l'humbucker al manico della Les Paul non si batte. Insomma, potendo meglio averle entrambe, anzi meglio avere una chitarra per tipo e due di quelle buone, ma se si tratta di fare una scelta, IMO, la chitarra elettrica per eccellenza è proprio la tele.
  17. Già...Io passerei.
  18. Ma scusa una cosa Valerio, se mi chiedono un parere sull'estetica, io provo a darlo al meglio. E non diciamo che l'estetica non conta. Premesso che, a parer MIO, se il pedale brutto suona strabene lo uso e vaffanculo (al massimo ci do una mano di colore), l'esteica può essere secondo me, per tante persone, il fattore magari non determinante ma che contribuisce alla scelta di un pedale in favore di un altro. Cioè: premesso che siamo in un mercato saturo di prodotti anche di elevata qualità, secondo me una grossa quantità di persone, messi a confronto due pedali equivalenti come funzione, di prezzo abbastanza simile, entrambi con demo convincenti sarà invogliato a comprare quello esteticamente più gradevole, per lui, dei due. Cose come il sistema twin dynamic, che magari hanno un grosso impatto quanto all'uso concreto del pedale, contano poco al momento dell'acquisto, quando questo è fatto, come spessissimo accade, alla cieca. Penso che la maggior parte di noi ammetterà che di solito gli acquisti in tema di pedali sono impulsivi e basati su tutto meno che la prova diretta, specie comparativa. Detto questo, se un pedale è fenomenale e prezzato bene, penso che riesca a ottenere il meritato riscontro di vendite in ogni caso. Se è anche esteticamente gradevole ai più, però, di sicuro ci riesce più facilmente. Preciso che sto scrivendo tutto questo non per denigrare il made in Italy, ma al contrario, per dare una mano a quella che mi sembra una linea di prodotti molto interessante. Purtroppo il mio contributo è limitato al lato estetico perchè, finchè il pedale non lo provo a suonare, solo di questo posso parlare.
  19. Nuove non esistono più, visto che il povero Pistolesi è morto da qualche anno... So che le sue strato (che non ho mai provato) sono estremamente quotate. Quindi credo che 2000 euro sia un prezzo eccellente, al quale si vende facilmente a chi cerca o conosce le strato fatte da lui. Ma magari mi sbaglio.
  20. Capisco il senso di come avete affrontato la questione, però ti dico anche che un certo stile estetico può piacermi o comunque andarmi bene su un ampli, e magari meno su un pedale.. Poi per carità, l'idea di creare uno stile uniforme per tutto il brand è assolutamente pregevole, anche in ottica commerciale intendo...Però, magari, si potrebbe "adattare" meglio a quello che la gente pare gradire di più a livello di estetica di pedali..Per essere più precisi, ad esempio, lasciare i "box", ma perdere le cornici, lasciare le scritte sotto i pot (se ci sono 5 potenziometri, in effetti avere le informazioni base tipo gain mid treble fa comodo..) ma togliere le corone attorno.. Per il resto, in effetti, i pedali sembrano proprio buoni, quindi nulla da dire!
  21. Parlo per gusto mio, per carità, ma personalmente trovo attraenti i pedali tinta unita, o comunque non troppi colori diversi. Se fai caso, quasi tutti i produttori di pedali "fighi" adottano un pattern che di solito è colore di fondo - colore per scritte e grafiche e morta lì. I riquadri che raggruppano due o tre potenziometri sono bruttini, servono immagino a creare l'idea di ordine o di un quadro controlli, ma in realtà sono cose stampate e danno un'aria piuttosto cheap. Lo stile minimalista predomina, e funziona pure, in ogni caso, perchè avere 50 cose scritte sulla superficie del pedale è inutile e sgradevole. Inutile perchè la funzione del potenziometro o dello switch la scopri girandolo, e a maggior ragione questo vale le corone attorno al pot che indicano i numeri o i cardinali (che mi serve sapere se ho girato il pot fino alle ore 1 e 35 o alle 1 e 50? Quando il suono mi piace mi fermo..). Sgradevole perchè crea un'impressione di affollamento sul pedale, l'impressione è che ci siano tante cose aggiunte per "fare figo" e coprire una eventuale mancanza di qualità. Nel vostro caso questa cosa c'è alla massima potenza, sulla superficie c'è di tutto.. Lo switch ha le due funzioni scritte, ogni pot ha il suo nome e il quadrante, sotto lo switch c'è scritto Rocking true bypass, c'è in, out, l'ingresso alimentazione segnalato, il logo Gurus, la cornice con il bordo di un colore diverso.. persino il led ha scritto playing sopra! Anche il logo Gurus, perdonami, è poco accattivante. Ha il bordo, i riflessi, due colori dentro, la scritta Gurus, il tricolore, cicognani engeneering sotto...è estremamente incasinato! Fai un giro sul classico thread di the gear page "post your pedalboard" http://www.thegearpage.net/board/showthread.php?t=1388331 e vedrai che i pedali, specie quelli "boutique" e moderni, rispettano quasi immancabilmente quella filosofia estetica: pochi colori , grafiche semplici, soprattutto pochi colori. Piace anche il pannello in plastica su cui montare i pot attaccato sopra il case, ma è meno diffuso. Spero che la critica sia presa per quello che è, cioè semplicemente dei consigli dati in buona fede. La qualità sonora, dalle demo, direi che c'è al 100%, il lato estetico, SECONDO LA MIA MODESTISSIMA OPINIONE, lascia tanto a desiderare. Purtroppo penso che per vendere pedali, nel mercato così straordinariamente saturo, non basta che suonino strabene, devono anche essere esteticamente accattivanti.
  22. Il mio hartman è molto più pieno infatti del suono che hai registrato...Non penso dipenda dal fatto che ha il chip reticon. Io con i pot ho smanettato davvero tanto (perchè sono uno smanettone) e non ho idea, onestamente, di quali siano le impostazioni di fabbrica.
  23. Io direi nell'ordine Boss Hartman ehx
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