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A wild Manni

Chitarristi moderni che vi fanno venire il durello

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Tra quelli che avete citato apprezzo sicuramente Cory Wong, perché ha un groove della Madonna e nei suoi progetti riesce ad essere estremamente coinvolgente nonostante non faccia quasi mai assoli. Cris Buck, poi...WOOOOW!!! Ha un tocco pazzesco, un'espressività fuori dal comune, passione da vendere ed un gran suono a prescindere da cosa abbia sotto le dita.

Mi sento di dover citare, però, anche il nostro Matteo Mancuso, che ho visto live a Bologna pochi giorni fa e mi ha fatto godere all'inverosimile! Un modo di suonare pazzesco, a prescindere dalla sua famosa tecnica della mano destra, anzi, direi NONOSTANTE la tecnica della mano destra, ché gli ho sentito fare pinch armonic ed altre tecniche che richiederebbero un plettro eseguite come se niente fosse... Pulizia, espressività, gusto nella scelta delle note e, finalmente, dopo anni in cui lo abbiamo sentito fare solo cover adesso ha finalmente un bel set di brani scritti da lui davvero molto molto belli! Il ragazzo promette davvero bene...

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17 ore fa, Zado dice:

Nick johnston piace a qualcuno? E i Polyphia fan cagare solo a me?

 

1) Sì, dal vivo è mostruoso

 

2)No, anzi. Dopo 30 secondi mi rompono il cazzo 

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8 ore fa, mbrown dice:

 

1) Sì, dal vivo è mostruoso

 

2)No, anzi. Dopo 30 secondi mi rompono il cazzo 

 

A livello compositivo è tanta roba, però non mi prende particolarmente, troppo ricercato (o meglio, sono inneeorante io). Non ero fan dei suoi suoni quando usava Mesa, dovrei risentirlo ora che sta - me pare - con i mandarini.

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15 ore fa, Zado dice:

 

A livello compositivo è tanta roba, però non mi prende particolarmente, troppo ricercato (o meglio, sono inneeorante io). Non ero fan dei suoi suoni quando usava Mesa, dovrei risentirlo ora che sta - me pare - con i mandarini.

 

Scusa ma non ho capito se parli del Poliphya o di Nick Johnston. 

 

Ah, tra i nuovi chitarristi che mi piacciono ci metto Jared Jay Nichols

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14 minuti fa, mbrown dice:

 

Scusa ma non ho capito se parli del Poliphya o di Nick Johnston. 

 

Ah, tra i nuovi chitarristi che mi piacciono ci metto Jared Jay Nichols

Di NJ, dei polyphia non mi piace neanche il nome.

 

Jared James Nichols é forte, ma non a livello di quelli che sto sentendo qua sopra onestamente, è un rock blues molto moderno e un po' poco personale.

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31 minuti fa, Zado dice:

Di NJ, dei polyphia non mi piace neanche il nome.

 

Jared James Nichols é forte, ma non a livello di quelli che sto sentendo qua sopra onestamente, è un rock blues molto moderno e un po' poco personale.

 

Dato che ormai sono vecchiodemmerda inside (e pure un po' outside) il rock blues moderno piace, e infatti mi piace Nichols, mi piace Gary Clark Jr. e sinceramente non mi dispiace neppure Bonamassa (e qua mi attirerò le ire della maggior parte di RC! 🤣

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Nichols boh, come genere mi ci starebbe anche ma tutte le volte che ho ascoltato qualcosa mi è sembrato di molto sotto i nomi che stiamo tirando fuori. Se avete video che possono farmi ricredere però ben venga.

 

Io Bonamassa col tempo l'ho apprezzato di più, alla fine lo vedo sulla linea Schofield/Smith ma più dedito al rock e senza le influenze jazz. Nessuno dei 3 scriverà una pagina nella storia della musica e potremmo evitare il completo da agente di Matrix, ma quando mi capita non mi dispiace.

 

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Ma ormai nessuno scriverà più una pagina rilevante nella storia della musica, è cambiato il mondo. Si è innalzato di molto il livello medio del suonaggio generale, suoni, informazioni e didattica a disposizione. Tutti artisti, nessun artista: un ottimo livello medio senza eccellenze. È proprio cambiata la società. Anche nel cinema, che va sparendo come forma d'arte in favore delle serie, dove la tecnologia ha semplificato, ridotto i costi e aperto l'accesso. Lo stesso anche nel giornalismo, nella letteratura e in tanti ambiti dell'espressione. Insomma uno spantegamento in cui il livello tecnico medio è più alto ma l'eccellenza va sparendo inglobata nel paltone generale dal quale sono spariti anche i soldi. Ti fai le tue cose in cameretta o in saletta e le metti su YouTube ma il grande produttore illuminato della EMI non te le produce perché non c'è più lui e neanche la EMI. Abbiamo perso la vibra ma abbiamo guadagnato l'accesso di massa. Meglio o peggio non saprei.

 

PS. Dimenticavo: anche nel team building e nelle pratiche di sviluppo personale finalizzate al business la direzione pare quella di uccidere i sentimenti (che restano), controllare le emozioni (che passano). Insomma, produci e consuma di più, muori presto e rompi i coglioni il meno possibile. 

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6 ore fa, Bananas dice:

Ma ormai nessuno scriverà più una pagina rilevante nella storia della musica, è cambiato il mondo. Si è innalzato di molto il livello medio del suonaggio generale, suoni, informazioni e didattica a disposizione. Tutti artisti, nessun artista: un ottimo livello medio senza eccellenze. È proprio cambiata la società. Anche nel cinema, che va sparendo come forma d'arte in favore delle serie, dove la tecnologia ha semplificato, ridotto i costi e aperto l'accesso. Lo stesso anche nel giornalismo, nella letteratura e in tanti ambiti dell'espressione. Insomma uno spantegamento in cui il livello tecnico medio è più alto ma l'eccellenza va sparendo inglobata nel paltone generale dal quale sono spariti anche i soldi. Ti fai le tue cose in cameretta o in saletta e le metti su YouTube ma il grande produttore illuminato della EMI non te le produce perché non c'è più lui e neanche la EMI. Abbiamo perso la vibra ma abbiamo guadagnato l'accesso di massa. Meglio o peggio non saprei.

 

PS. Dimenticavo: anche nel team building e nelle pratiche di sviluppo personale finalizzate al business la direzione pare quella di uccidere i sentimenti (che restano), controllare le emozioni (che passano). Insomma, produci e consuma di più, muori presto e rompi i coglioni il meno possibile. 

Concordo pienamente.
Nella musica, specie nel mondo dei chitarristi, l'ossessivo sguardo al passato non ha aiutato e invece di continuar a crear in modo genuino ci si e' uniformati a livello globale.
Se nel 2023 l'obiettivo é avere la plexi e la strato rigorosamente a 21 tasti per aver il suono di jimi hendrix qualcosa é andato storto (i miei ultimi due acquisti sono stati una plexi e una strato 21 tasti).
 

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Finchè ci sarà una nuova generazione di "promessa del Blues" osannata da tutte le parti tipo Dereck Trucks, John Mayer e simili non ci muoveremo da lì. 

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1 ora fa, th3madcap dice:

Finchè ci sarà una nuova generazione di "promessa del Blues" osannata da tutte le parti tipo Dereck Trucks, John Mayer e simili non ci muoveremo da lì. 

per non parlar del panzone texano con il cappello, ciccio king o come si chiama...

 

Il 10/5/2023 at 17:17, b3st1a dice:

Matteo Mancuso

disumano, anche se e' un po' palloso (ma non sono un fan del jazz/fusion)...lo preferivo quando faceva la cover di technical difficulties con "i diti" 

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5 ore fa, th3madcap dice:

Finchè ci sarà una nuova generazione di "promessa del Blues" osannata da tutte le parti tipo Dereck Trucks, John Mayer e simili non ci muoveremo da lì. 

 

Non credo c'entri il Blues: salvo il successo "mainstream" negli anni '50 in zona Rock'n'Roll in America e di ritorno nei Sitxies dal Regno Unito, è sempre stato e sempre sarà una nicchia coi suoi appassionati; un bluesman si porterà la Straterella anche sull'astronave e starà ancora lì a menarla agli amichetti suoi con le valvole nel 2250, con le pippe dell'anima, poche note ma sentite, la frittola, l'alcol e tutto l'armamentario connesso (per fortuna). Non esistono musicalmente promesse del blues che non è una musica ma un modo di sentire la vita. Una cultura. A mio parere non è lui che impedisce alla musica nuova di vibrare. Da pischello, gli amici chitarristi che si sono dati subito al metal o neoclassico che sia, sono passati per il Blues giusto quei tre mesi che servivano a imparare la pentatonica. A me sembra che il ragionamento sia più profondo, che riguardi la società più in generale: a livello di cultura massa la musica è un prodotto di consumo come altri, viene tritata un tanto al chilo, uniforma e conforma invece aprire e originalizzare. Che poi è anche il limite della nuova cultura "nerd" uscita dalle università americane al giro di boa del millennio: internet, social, e-commerce, IA, finanza, via i mediatori, dentro ego e conseguente narcisimo patologico, la cui contraddizione sembra stare nella generazione di egoici individualisti ma conformati a un pensiero unico massificante, anticonformisti conformi appunto, obbedienti. In tempi non sospetti Giorgio Gaber sembrava averci preso anche su questo, mettici dentro l'Internet eco bio eco green gender fluid (non ho niente contro eh ma la capoccia cerco di usarla ecco) ed eccoci qua:

 

 

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è che il blues ha rotto il cazzo, diciamocelo dai

risulta quello che SEMBRA più facile da suonare, buttando quattro pentatoniche a caso su tre accordi. intendiamoci qua stiamo parlando di gran chitarristi (ciccio king incluso) ma è proprio il genere a cui son votati che forse potrebbero provare ad andare "oltre", perchè probabilmente qualcuno di loro ne ha le capacità

 

però di base c'è proprio il concetto che ha rotto il cazzo, rimanendo molto in prossimità del suo alveo originario, senza aver mai avuto grande spinta ad osare 

comodo ma come dire poca soddisfazione (cit.)

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Blake Mills?

 

 

per me gioca un altro campionato rispetto ai Posen/Landreth/Buck che mi risultano sempre troppo perfetti e patinati e forse è quello che li frega.

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11 hours ago, Fra said:

è che il blues ha rotto il cazzo, diciamocelo dai

risulta quello che SEMBRA più facile da suonare, buttando quattro pentatoniche a caso su tre accordi. intendiamoci qua stiamo parlando di gran chitarristi (ciccio king incluso) ma è proprio il genere a cui son votati che forse potrebbero provare ad andare "oltre", perchè probabilmente qualcuno di loro ne ha le capacità

 

però di base c'è proprio il concetto che ha rotto il cazzo, rimanendo molto in prossimità del suo alveo originario, senza aver mai avuto grande spinta ad osare 

comodo ma come dire poca soddisfazione (cit.)

 

Boh, a me piace ancora, non solo quello per carità. Faccio un po' fatica a vedere questo oltre invece, nel senso che dal grunge nuove correnti vere e proprie non le ho sentite

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9 ore fa, A wild Manni dice:

 

Boh, a me piace ancora, non solo quello per carità. Faccio un po' fatica a vedere questo oltre invece, nel senso che dal grunge nuove correnti vere e proprie non le ho sentite


concordo, non ci sono state grandi novita 

io ho trovato solo alcuni gran bei dischi, ma come episodi sparsi qua e là (e tra l’altro dischi non necessariamente con la chitarra protagonista) 

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Mi permetto solo una noticina a margine. Non mi ricordo chi me l'avesse fatto notare qui anni fa ma concordo a missile ancora oggi: c'è il Blus senza la "e" che è quello che suonano quasi tutti compreso me: su e giù per la penta tira e molla magari pure col uà uà; ochei, quello dopo due sfrisi ti ha frantumato i nespoli; pure io mi frantumo i nespoli da solo quando lo grattugio con poche note e neppure così sentite perché deppiù e più belle non sono capace. Poi c'è il Blues con tutta la "e" che è tutto un altro paio di maniche: nient'affatto semplice da suonare, condivide col Blus senza la "e" solo il primo, quarto e quinto grado della progressione e gli intrecci delle scale base partendo dalla penta. Le cose più difficili restano il tocco, la dinamica, il tempo, la creatività infinita nell'arrotolamento degli sgamini nei vari stili e la poetica animica che ne consegue, che se la senti, ti vibra e la comprendi, ti piace, sennò ti arrompe i nespoli in quattro e quattr'otto. A me poi i nespoli me cadeno proprio a terra in un nanosecondo solo a sentire come suonano lo shuffle la maggiorparte dei chitarristi, soprattutto in Europa. Esempiello: provate a suonare tutto giusto uguale un brano di Robert Johnson con l'acustica: una sbatta paura e alla fine non ci riesci mica. Pure quando ti metti a provare gli sgamini arrotolati di un banale Clepto che certo non è un mostro di bravura, tecnica e teoria, scopri che suonarli giusti non è poi così semplice. Quando poi gli abbutti dentro le jazzerie ciaone proprio. Dopodiché se ogni volta che ascolti Blues ti viene istantaneo lo squaraus, ascolta un'altra musica no? Che problemo c'é?

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ma certo

zero problema da nessuna parte ... spero

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Blake Mills?
 
 
per me gioca un altro campionato rispetto ai Posen/Landreth/Buck che mi risultano sempre troppo perfetti e patinati e forse è quello che li frega.


A me sta roba fa impazzire.
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