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The Rover

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  1. Contribuisco alla Coronajam con una brevissima traccia audio (non so ridurre il file video, più lungo, e mooolto più pesante) Jammata.mp3
  2. Io ho questo. Pro: efficiente, flessibile, semplice da settare Contro: per fissarlo in pedaliera bisogna aggiungere almeno una fascetta fermacavo, troppo piccolo per restare fermo con il solo velcro; rumoroso Conclusioni: vale quel che costa (poco)
  3. Per entrare in quello dei piccoli combo!
  4. Domanda niubba, in una ipotetica catena: Pedali di gain - Iridium - Pedali di ambiente - Mixer, una DI box in entrata al mixer sarebbe necessaria oppure solo consigliabile?
  5. Boh. Io se voglio un attacco deciso solitamente uso 0.11 su scala corta e 0.10 su lunga. Se poi ho da fare esercizi o brani con bendings prolungati di un tono e mezzo o due toni scendo a 0.10 su scala corta e 0.9 su lunga. Il timbro, la grossezza e il resto del suono per me li fanno per lo più, in ordine: chitarra, pickups, ampli, effetti.
  6. In ambienti umidi, polverosi o dove altri che non sia tu mettono mani o ... zampe, a mio parere è d'obbligo la custodia! Diversamente si, la rastrelliera è solo comodità e goduria.
  7. Quoto @*juanka78*. Già mi disturba appiccicare il velcro al fondo del pedale ... figurati tu spippolare il trimmer interno di sti cabbasisi!
  8. Seguo: ho anch'io da anni uno Xotic SP e non ho ancora capito se è lui che non mi convince o sono io che non convinco lui.
  9. Questo ibrido con simulatore di cassa mi incuriosisce ...
  10. Per restare in tema Joyo: ma il Preamp House R-15 l'ha mai provato qualcuno?
  11. Mi ero rassegnato a rinunciare al costoso Iridium. Per piacere dimmi che il Nux è una ciofeca!
  12. Qui è un fraseggio continuo lungo l'intero brano, ma dal minuto 4 al 7 rimango sempre basito
  13. Ciao a tutti. Faccio compagnia a @Lefty: sono anch'io possessore del Clarksdale, fisso in pedaliera almeno da due anni. Il pedale si comporta benissimo sia con Telecaster che con LP grazie ai tre knobs dell'EQ (l'ho preso proprio per quello!) che fanno i miracoli. Nient'affatto trasparente (d'altra parte è un TS evoluto ...) con la Tele si riesce (quasi) a mantenere il timbro originale solo posizionando i bassi a ore 1, gli alti almeno a ore 2 e i medi non più su di ore 9 ma, d'altra parte, il pedale lo si compra per la pasta del TS, e lì sta il bello. Con PU Broadcaster al ponte e pot centrale oltre ore 2, i medi sferragliano da fare paura: bisogna fare molta attenzione all'inscatolamento del suono, che potrebbe rivelarsi insostenibile soprattutto su ampli solid state. Le prime prove in coppia con l'OCD (già presente da anni in pedaliera) alla ricerca di un suono lead le avevo fatte usando l'OCD a monte, come volume e/o gain booster per il Clarksdale, ma in quel modo si annullava quasi del tutto l'effetto del pot del tono dell'OCD, con una consistente perdita di trasparenza dell'OCD e, anche, di buona parte della sua dinamica; la pasta del Clarksdale, piuttosto che venir fuori, si perdeva senza rimedio! Poi, ho provato l'opposto e trovato la (mia) quadra: il Clarks davanti all'OCD trovo funzioni veramente bene. Ho praticamente tre pedali davanti all'OCD: un volume, un TS e un EQ le cui combinazioni (unite a quelle dell'OCD) mi consentono di trovare sempre il suono lead adatto al locale, alla chitarra e all'ampli del caso. In questa modalità boost solitamente regolo il volume a palla o quasi, e il gain prossimo allo zero (l'OCD ne ha già da vendere ...) e smanetto solo sui pots dell'EQ. Per parti solistiche su brani con bassa dinamica è sufficiente settare l'interruttore su smooth, ottenendo un suono più morbido e ovattato e, a mi sembra, un attacco più morbido; in modalità "lift" come ben diceva Lefty aumenta la presenza, l'attacco e la nitidezza, uscendo dal mix anche su basi dinamicamente sostenute. Il pedale è robusto ed affidabile, lo switch silenzioso. Unico neo la luce blu dell'attivazione ... talmente forte che ho dovuto coprirla con lo scotch di carta. Insomma per i miei gusti, un signor pedale.
  14. Grazie a tutti per l'accoglienza! Macchè ... ho rinunciato a combatterla ormai parecchio tempo fa, vince sempre lei!
  15. Grazie! E beh si ... chiarissimo il nickname!
  16. Ciao a tutti! Mi scuso se mi presento con ritardo anche se ... non è che qui i tempi siano diversamente veloci eh! Ho 54 anni e suono la chitarra per passione da quando ne avevo 16. Con band di amici, in formazioni sempre cangianti nel tempo, suono e condivido l'amore per il blues, il folk, il rock, l'indie rock; anche il jazz occupa buona parte della mia memoria uditiva ma ... non l'ho mai studiato né praticato. Page, Knopfler, Marr e Gilmour sono i chitarristi che più hanno formato il mio gusto e costruito il mio immaginario. Ho finalmente il piacere di condividere con questa comunità la ricerca del nirvana!
  17. Ciao a tutti e scusatemi se mi introduco fra tanti utenti con più esperienza. Mi chiedo come giri l'Iridium in pedaliera collocato dopo le distorsioni e prima delle modulazioni. Sui video in demo lo si vede sempre a fine catena ...
  18. Seguo, è un pedale molto interessante.
  19. Ciao. Premesso che non amo molto le definizioni di genere, direi pop, rock, blues: i suoni che uso fanno riferimento a quelli degli Smiths, dei primi Radiohead, Pink Floyd, primi Coldplay, U2, The Cure, Clash, Kings of Leon, Nirvana, RHCP, Black Keys, Pixies, per citarne solo alcuni. Ad ogni modo, personalmente non credo che quei due pedali che ho citato siano centrali per certi generi o per altri, semplicemente dico che per il suono che cerco sono quelli che non mollerei mai dovessi sceglierne di portarne 2 su un isola deserta. Ma è ovvio che è un parere personale, chiunque può preferirne altri, o addirittura nessuno.
  20. Ho uno Xotic SP. E' il mio primo (e unico) compressore. Abbastanza complesso da gestire tenuto conto anche degli switch interni alla scatola, utili ad aumentare o limitare sia l'attacco che il release, a filtrare le alte o le basse frequenze. Probabilmente questo pedale ha molto più di quanto io usi o sappia usare, forse cominciando con qualcosa di più semplice adesso avrei una maggiore padronanza dell'effetto. Ma tant'è, c'è tempo per capire e sperimentare. Il risultato nel suono però, è sempre netto ed evidente: tagliando i picchi di frequenza la pasta sonora diventa più "morbida" e "compatta", più liquida ed equilibrata, sicuramente si ha una sensazione di minore slabbratura sia nei fraseggi che nello strumming, o negli arpeggi. Ovvio che se si cerca dinamica con le dita e il plettro bisogna limitarne l'effetto tramite la manopola del mix. Nella mia pedaliera ha posto fisso prima degli overdrive così da poterli boostare per alcuni soli più cicciotti o, anche, diminuendo il volume e aumentando il mix della compressione, semplicemente per avere più sustain. Ma anche in parti solistiche con suono clean il compressore ha un suo perché e dà carattere al timbro, un esempio mirabile a mio parere è 5 A.M. di Gilmour (tanto per cambiare) che senza compressione sarebbe ben altro rispetto a quel che è. Grazie alla manopola del volume questo modello di compressore a pedale può essere usato anche come boost. In pedaliera non è sempre accesso, ma quando lo è si sente subito. Quando per ragioni di spazio, peso, o logistica live sono costretto a ridurre al minimo i pedali da portarmi appresso elimino tutto, ma compressore e delay rimangono sempre lì fissi ad arricchire alla bisogna i due canali clean e crunch dell'ampli. Per me compressore e delay sono la base; il resto è bello, affascinante, apre le porte della sperimentazione, ma non è indispensabile.
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