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Gibsobsessed

Pedali boutique mito da sfatare ...(polemic mode)

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Come cazzo ti viene in mente di uscire con un intervento serio in un topic del genere?

Ok, mi metto in linea con l'andazzo generale.

 

Gibsonmad ma che cazzo te viene in mente de scrive, ancora cò ste fregnacce, ma che sei del 1978???

 

Ancora a parlà bene dei marchettari che oltre ai scatoli pieni dello stesso pedale perchè se rompono tutti beccano pure li soldi a fine mese pe le stronzate che racconteno nei video???

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A volte penso che quando internet non c'era o comunque limitato a qualcuno, tipo anni 90', ci si comprava quello che passava il convento o negozio e si suonava alla grande senza troppe seghe mentali.

 

L'unico modo per accedere all'usato era tramite i negozi o qualche rivista dell'usato come secondamano che al tempo si chiamava business e trattava di tutto.

 

I pedali boutique non si sapevano nemmeno cosa fossero, eppure si facevano bei live e tutti erano soddisfatti, oggi invece ???

 

Poi per carità facciamo girare l'economia e sfamiamo un po' di gente nulla da dire su questo !

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personalmente subisco il fascino del boutique solo con riguardo ai pedali (pochissimi, peraltro). per qualche ragione gli amplificatori con nomi tipo "non plus ultra peerless incomparable exquisite" mi fanno cringiare fortissimo, così come le chitarre con legni occhiolinati/quiltati/tigrati.

 

detto questo, non so se considerare marchi come, ad esempio, strymon o eventide, "boutique": sono ben distribuiti in tutto il mondo, li si trova in qualunque negozio. lo stesso per fulltone, almeno ai giorni nostri.

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A volte penso che quando internet non c'era o comunque limitato a qualcuno, tipo anni 90', ci si comprava quello che passava il convento o negozio e si suonava alla grande senza troppe seghe mentali.

 

L'unico modo per accedere all'usato era tramite i negozi o qualche rivista dell'usato come secondamano che al tempo si chiamava business e trattava di tutto.

 

I pedali boutique non si sapevano nemmeno cosa fossero, eppure si facevano bei live e tutti erano soddisfatti, oggi invece ???

 

Poi per carità facciamo girare l'economia e sfamiamo un po' di gente nulla da dire su questo !

 

Chiudere please.

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Secondo me i pro, oltre che dai marchi non boutique, sono pagati dai marchi boutique per non suonare i pedali boutique in maniera che sul forum come il nostro si generino flame sui pedali boutique e la gggente continui a comprare i pedali boutique per capire se fanno cagare come i pedali non boutique, oltretutto questo alimenta il mercato degli ampli boutique perchè se con il pedale boutique non arrivi al suono che hai in mente devi comprare l'ampli boutique, però poi ti chiederesti se non hai bruato sordi a cazzo e potevi comprare un ampli non boutique, nella confusione più totale comprerai il Kemper, che oltre a profilare gli ampli boutique profila gli ampli boutique con dentro i pedali boutique

:ult-aaaaa (6):   :rotflmao:  :rotflmao:  :rotflmao:

hai vinto!

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A mio modesto parere, avendo un po' di anni (sigh..) ed avendone viste e vissute un po' è una questione di tendenza..

Negli anni 80/90 se non avevi il "frigo" dietro ad unità rack col reverberone lexicon, il chorus tc, il dbx.. addirittura

l'accordatore (che vi giuro, molti non sapevano manco usare ma era modaiolo avere le lucine alle spalle che giravano)

non eri "nessuno". Con situazioni paradossali: andavi a sentire uno che faceva blues, o reggae, con un frigo del genere alle

spalle dal quale tirava fuori un suono solo per due ore....

Poi venne la moda del pedale vintage: praticamente dovevi avere in pedaliera (almeno) una roba mezza scassata e piena d'ammaccature che ti sputtanava il suono in modo incredibile e che avevi reperito in una vecchia cantina, ereditato da uno zio, o che ti avevano venduto a due o trecento euro, "perchè nel 79 la facevano meglio di quelle che producono ora".. E perchè

quelle che producono ora dovrebbero suonare "peggio"?

Ovviamente le case produttrici si sono accorte, mica fesse, che il rack non lo vuoi più, non è più figo e ti vendono il multifx nel pedale, facendotelo pagare quanto un rack... e anzichè avere il frigo hai una pedaliera pesante di cui non sei mai "contento"...

Detto questo, fior di musicisti continuano ad usare - e meno male - i vecchi pedali Boss, Mxr, Ibanez, ecc. perchè se sei maturo al punto tale che "hai un suono" e non è da tutti, il tuo suono ha dei punti fermi. E se nella catena ti serve un ts9 o un sd1 o un dd3 tu continuai ad usarlo, pur avendo un ampli boutique o due o tre strymon e un H9.

Da non sottovalutare inoltre l'effetto "marketing" amplificato dalla rete. Non a caso professionisti con grande visibilità sono endorser di grossi marchi e i loro forum sono zeppi di domande: "che drive/distorsore/ ampli  dovrei usare?" e lui risponde (chiaramente) suggerendo il marchio di cui è endorser...

Vedi pure Marshall che ha fatto ampli di costo non esagerato per decenni, ora si mette a fare quelli Boutique, perchè fanno tendenza e si vendono. Per  tanti anni fior di professionisti (e non) a livello internazionale hanno lavorato con i Jcm ....ed andavano benissimo...ma oggi "ci vuole" il point to point ...
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Rifacendomi al titolo del 3d, nel caso di Malmsteen dovrebbe essere "Pedali boutique, mito da sfamare

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A volte penso che quando internet non c'era o comunque limitato a qualcuno, tipo anni 90', ci si comprava quello che passava il convento o negozio e si suonava alla grande senza troppe seghe mentali.

 

L'unico modo per accedere all'usato era tramite i negozi o qualche rivista dell'usato come secondamano che al tempo si chiamava business e trattava di tutto.

 

I pedali boutique non si sapevano nemmeno cosa fossero, eppure si facevano bei live e tutti erano soddisfatti, oggi invece ???

 

Poi per carità facciamo girare l'economia e sfamiamo un po' di gente nulla da dire su questo !

 

E' giustissimo quello che dici, anzi, io direi che negli anni 20 era ancora meglio, anzi nell'800 non esisteva la televiose e la gggente se la suonava a manetta, tutte le sere jamsessions, c'era un mercato di hobbisti che usava ancora i piccioni viaggiatori e i piccoli pedalari butiqque venivano impiccati in piazza!! :lol:

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Esistono fior di suoni che hanno fatto leggenda e scuola, fatti con pedali economici, leggasi Police

o lo stesso Gilmour, (che ha pure una valanga di roba ma tante cose le ha realizzate col muff, il ce2, ecc....)

Pedali che tutti potevano comprare...

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A volte penso che quando internet non c'era o comunque limitato a qualcuno, tipo anni 90', ci si comprava quello che passava il convento o negozio e si suonava alla grande senza troppe seghe mentali.

 

L'unico modo per accedere all'usato era tramite i negozi o qualche rivista dell'usato come secondamano che al tempo si chiamava business e trattava di tutto.

 

I pedali boutique non si sapevano nemmeno cosa fossero, eppure si facevano bei live e tutti erano soddisfatti, oggi invece ???

 

Poi per carità facciamo girare l'economia e sfamiamo un po' di gente nulla da dire su questo !

negli 80-90 si comprava l'usato su Secondamano,  giornale che vendevano in edicola 2 volete la settimana...altro che!!! ahaha

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A Zena... Il Rigattiere... rigorosamente gratis (ci vendevo radio, calcolatrici, giacche a vento, moto, ecc... beata gioventu')

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Ricordiamo anche che Massy usa una LP cinese e Lucio ha in casa una Helix.

Quindi sfaterei anche il mito delle chitarre elettriche e degli amplificatori valvolari.

:sorrisone::P

Si ma è una Tlu Istolicche, mica è una Standald :sorrisone:

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