Vai al contenuto
Giorgio V.

Che sta succedendo a Gurus?

Recommended Posts

Da un (bel) pezzo va forte su TGP questo thread per il nuovo Echosex T7E...

 

A quanto pare il pedale è stato rimandato più volte, poche informazioni, poi pare che la produzione ora venga spostata in cina...Ma che succede?

 

A me dispiace molto perché l'azienda italiana si stava facendo un bel nome e penso che TGP sia una vetrina importante, ora tutti pare stiano saltando fuori dalla barca.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

C'ho perso un pomeriggio a leggerlo; meno ci è voluto a leggere l'articolo su Accordo "Il Made in italy torna a casa: acordo Casale bauer, Gurus e Baroni"

e i relativi commenti. L'idea che mi sono fatto resta sempre la stessa: preferisco tenermi lontano.

  • Thanks 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non entro nel merito della questione, pur avendo seguito sia il thread su TGP, sia quello più recente su Accordo... penso che ognuno abbia diritto di produrre quello che vuole dove vuole e al prezzo che ritiene opportuno.

Mi chiedo solo come si faccia a non rispondere alle numerose richieste di spiegazioni su un thread sul più seguito forum a livello mondiale, per poi pagare per un articolo (dichiarato e ben visibile come pubblicitario) come quello su Accordo, che butta solo benzina sul fuoco... mi pare un discreto autogol :facepalm: 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
20 minuti fa, guitarGlory dice:

Non entro nel merito della questione, pur avendo seguito sia il thread su TGP, sia quello più recente su Accordo... penso che ognuno abbia diritto di produrre quello che vuole dove vuole e al prezzo che ritiene opportuno.

Mi chiedo solo come si faccia a non rispondere alle numerose richieste di spiegazioni su un thread sul più seguito forum a livello mondiale, per poi pagare per un articolo (dichiarato e ben visibile come pubblicitario) come quello su Accordo, che butta solo benzina sul fuoco... mi pare un discreto autogol :facepalm: 

Ma dici questo? https://www.accordo.it/article/viewPub/92595

E c'è pure la pubblicità di Formula B! :sorrisone:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non ho ancora letto il 3D su TGP ma mi sembra di capire che il marchio Gurus sia oramai solo di Chicco.
Visto il successo riscontrato a livello planetario ed essendo lui un commerciale purosangue, mi sembra più che legittima la sua volontà di cavalcare l'onda del successo, in tutti i modi possibili.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Hanno capito che il Movimento 5 stelle vuole fare il culo anche a loro ..... allora scappano dall'Italia

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
15 minuti fa, evol dice:

Ma dici questo? https://www.accordo.it/article/viewPub/92595

E c'è pure la pubblicità di Formula B! :sorrisone:

 

Sì, l'articolo su Accordo ovviamente è quello... intendiamoci  il problema non è relativo ai prodotti, su quello ho già detto cosa penso e in Cina si possono fare prodotti ottimi in tutti i campi ormai (poi ognuno li

mette al prezzo che vuole e il mercato ne decreta il successo o meno)... il problema è proprio il tono da "tifiamo Italia ai mondiali" dell'articolo, che sa di presa in giro e dà per scontato che chi legge sia un povero sprovveduto incapace di fare 2+2 o di leggere un thread in inglese su TGP.

 

Da lì le critiche di molti utenti, la levata di scudi immediata del boss di Accordo, con conseguente ban (o sospensione) immediato del primo utente che gliel'ha fatto notare, anche se in maniera un po' veemente... e la cancellazione di alcuni suoi commenti come ciliegina sulla torta.

 

P.S. È per questi atteggiamenti che da qualche anno, personalmente, l'unica cosa che mi ispirano le recensioni ufficiali su Accordo è diffidenza immediata.

  • Like 4

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 ore fa, evol dice:

Ma un sunto me lo fate?

Diversa carne al fuoco, fra cui soldi versati per pre-order che non si sa ancora se siano stati rimborsati e, bassa comunicabilità.

Oltre al presunto boutique Made in China.

 

Non un topic facile, avrei voluto crearlo io ma poi confermavo di essere quello che apre topic che finiscono in baruffa, quindi ho ceduto il passo

  • Haha 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
8 minuti fa, guitarGlory dice:

P.S. È per questi atteggiamenti che da qualche anno, personalmente, l'unica cosa che mi ispirano le recensioni ufficiali su Accordo è diffidenza immediata.

Quindi anche i video del povero Alex? Però almeno lui non ha mai negato di lavorare per Backline, giusto?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
7 minuti fa, guitarGlory dice:

 

Sì, l'articolo su Accordo ovviamente è quello... intendiamoci  il problema non è relativo ai prodotti, su quello ho già detto cosa penso e in Cina si possono fare prodotti ottimi in tutti i campi ormai (poi ognuno li

mette al prezzo che vuole e il mercato ne decreta il successo o meno)... il problema è proprio il tono da "tifiamo Italia ai mondiali" dell'articolo, che sa di presa in giro e dà per scontato che chi legge sia un povero sprovveduto incapace di fare 2+2 o di leggere un thread in inglese su TGP.

 

Da lì le critiche di molti utenti, la levata di scudi immediata del boss di Accordo, con conseguente ban (o sospensione) immediato del primo utente che gliel'ha fatto notare, anche se in maniera un po' veemente... e la cancellazione di alcuni suoi commenti come ciliegina sulla torta.

 

P.S. È per questi atteggiamenti che da qualche anno, personalmente, l'unica cosa che mi ispirano le recensioni ufficiali su Accordo è diffidenza immediata.

E' una conferma del basso livello raggiunto dal portale negli ultimi anni, ogni 4-5 articoli con 1 o 2 commenti al massimo tirano fuori dal cilindro il coniglio sotto forma articolo su Fender/Gibson che tira su un putiferio di consensi o contestazioni giusto per dare traffico alla piattaforma. Banner pubblicitari a pioggia, recensioni figlie dei soliti GoldMusic, Backline e compagnia bella, per non parlare di cosa diventa quel sito in prossimità dell' SHG. 

  • Like 3
  • Haha 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non ho elementi per giudicare, però io sto seriamente pensando di comprare una loro testata usata :D

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
13 minuti fa, Zado dice:

E' una conferma del basso livello raggiunto dal portale negli ultimi anni, ogni 4-5 articoli con 1 o 2 commenti al massimo tirano fuori dal cilindro il coniglio sotto forma articolo su Fender/Gibson che tira su un putiferio di consensi o contestazioni giusto per dare traffico alla piattaforma. Banner pubblicitari a pioggia, recensioni figlie dei soliti GoldMusic, Backline e compagnia bella, per non parlare di cosa diventa quel sito in prossimità dell' SHG. 

Pensa che io ho vissuto gli ultimi anni dorati dell'associazione con anche il second hand con davvero la strumentazione di seconda mano! :facepalm:

  • Thanks 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
12 minuti fa, evol dice:

Pensa che io ho vissuto gli ultimi anni dorati dell'associazione con anche il second hand con davvero la strumentazione di seconda mano! :facepalm:

Praticamente ti sei salvato dalla nave che affondava come manco Benhur sulle galee, pensa che adesso stanno a livello Fossa delle Marianne.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
34 minuti fa, Zado dice:

E' una conferma del basso livello raggiunto dal portale negli ultimi anni, ogni 4-5 articoli con 1 o 2 commenti al massimo tirano fuori dal cilindro il coniglio sotto forma articolo su Fender/Gibson che tira su un putiferio di consensi o contestazioni giusto per dare traffico alla piattaforma. Banner pubblicitari a pioggia, recensioni figlie dei soliti GoldMusic, Backline e compagnia bella, per non parlare di cosa diventa quel sito in prossimità dell' SHG. 

 

Per anni sono stato molto legato ad Accordo, oltre ad avere lì molti amici... ho partecipato a tanti raduni (Grappa Guitar Camp), e uno l'ho anche organizzato... oggi come me molti di questi amici non partecipano più, e c'è un motivo: il sito è diventato un'accozzaglia di marchette o banalità (per lo più  roba tradotta dalle news di Harmony Central), illeggibile per chiunque abbia un QI superiore a 20 e con un minimo di esperienza, con due commenti in croce sui thread... i diari, che fino a 3-4 anni fa erano ancora l'unica cosa salvabile, oggi sono diventati una sequela di richieste del tipo "Come setto il mio Crate a transistor da 5w per avere il suono di Hendrix a Woodstock?" e molte delle risposte non sono da meno.

 

Biraghi continua a vantarsi che è il primo sito italiano e blablabla, la miglior rivista online e blablabla, i millemila click che attirano gli

inserzionisti e blablabla... ma la verità è che campano di rendita, perché la gente si iscrive (o rimane iscritta) e gli permette di snocciolare numeri come Berlusconi alle campagne elettorali... il vero problema però è che gli utenti non commentano quasi più e nessun utente - se non in modo estremamente sporadico - scrive più scrive articoli interessanti... e non hanno ancora capito che la vera vita di un sito sono gli utenti che scrivono e commentano, non una redazione che pubblica marchette o traduce quello che chiunque può trovare (prima) su altri siti inglesi o americani ben noti.

 

E scrivo questo con un po' di tristezza eh...

  • Like 1
  • Thanks 3

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non era una pubblicità quella di accordo.. semplicemente un "comunicato stampa" che Casale Bauer ha mandato a diversi media, fra cui anche accordo, per dare la news che ora distribuiranno loro in Italia i prodotti Gurus e Baroni Lab.. concordo che c'è molta gente che evidentemente ha poco da fare ma vabbè, questo fa parte dei giochi.

 

Due parole però, almeno qui che sono un po' più' di casa, mi va di dirle.

Problemi? si.. uhh.. ce ne sono stati tanti negli ultimi mesi.. 

Prima uno dei nostri principali fornitori che è fallito costringendoci a riparare in corsa su fornitori nuovi (in media questo comporta due mesi di madonne e costi buttati fra campionature, modifiche di files, test ecc ecc.. parlo di telai, Panelli plexi, manopole.. ) 

La morale è che i problemi che hanno causato l'enorme ritardo cumulato sul T7E, che doveva uscire a settembre e che invece è stato finora consegnato a spizzichi e bocconi, è dipeso dal basso livello di qualità che abbiamo avuto con i nostri fornitori ITALIANI. Sembrerà strano, ma noi ci siamo sempre avvalsi di fornitori locali vicini alla nostra azienda, a parte qualche terzista che ci aiutava negli assemblaggi dei componenti sulle pcb che era nelle marche, dove ancora a fatica resiste un po' di manifattura in questo settore che ormai si è tutta spostata altrove.

E' che molte grandi aziende sono andate via dall'Italia e molti piccoli/medi fornitori dell'indotto industriale o hanno chiuso come è capitato al nostro, o sono oberati di lavoro e latitano in qualità, tempistiche, affidabilità. 

Per il lancio del T7E era stata acquisita una mole di pre-ordini senza precedenti nella nostra storia personale, e tutto ciò è accaduto nel cosiddetto "fourth quarter" ovvero gli ultimi quattro mesi dell'anno, periodo in cui nel nostro settore si concentra una grandissima parte del fatturato annuale, lascio quindi a voi immaginare quanto sono stati grandi e costosi i problemi di cui sopra. 

E' già il terzo anno di fila che ci troviamo con "problemi" di capacità produttiva, e quest'anno si sono aggravati vista l'impossibilità di approvvigionarci di parti importanti del nostro processo produttivo. Ecco perché una volta per tutte, abbiamo deciso di trovare una soluzione definitiva, ed abbiamo fatto la fusione con Baroni Lab, che ha la SUA azienda in Cina, dove VIVE e LAVORA con proprie maestranze e dove produce tutto a mano. Ci tengo qui a precisarlo, non è il caso del marchio commerciale che sfoglia il catalogo del fabbricone cinese che produce un po' per tutti e sceglie un po' di prodotti da commercializzare a proprio marchio.. Qui si trattava di fare un salto di qualità, affrontare il mercato globale con maggiore competitività, che non significa per me la ricerca forsennata di ridurre i costi, ma assicurarmi almeno di avere la roba sullo scaffale e poterla consegnare subito. Per quanto riguarda le parti che stiamo producendo in Cina ora, come i pannelli in plexiglass ed i telai, la qualità è molto superiore a quella che avevamo dai nostri fornitori italiani.. per il resto, per chi non ci crede che produco a FAENZA, se volete venirmi a trovare  e darmi una mano ad assemblare pedali, siete i benvenuti come sempre. Oltre a ciò, è anche avvenuto un altro cambio importante, ovvero l'uscita dalla società di Cicognani, che ha preferito tornare alla sua dimensione di artigiano come una volta, dedicandosi alla progettazione, sperimentazione, e produrre piccole quantità di prodotti. Lasciatemi fare un piccolo "cappello" finale.. vi prego.. prima di commentare oltre, o buttare benzina sul fuoco.. qui non c'è gente ricca che fa pedali a tempo perso.. non abbiamo altri lavori.. in Italia ci sono molti che "giocano" in questo settore non avendo bisogno di lavorare perché ricchi di famiglia, o perché hanno altre occupazioni, dall'antennista, al dipendente pubblico.. questo è il mio unico lavoro, è la mia vita, è ciò in cui ho buttato tutto quello che ho, è ciò che da da mangiare alla mia numerosa famiglia, è ciò a cui dedico le mie giornate, e anche le mie nottate visti i problemi di fusi orari.. sono sempre stato lieto di condividere con tutti la passione che ci accomuna.. però vi prego di pensare che Gurus è una marca di pedali ed amplificatori.. finchè si giudica come sono e come suonano è tutto ok, quando si scende nel personale.... un po' meno. (non è capitato qui eh.. specifico..) Detto ciò, non siamo l'azienda che ha spostato la propria sede per evadere il fisco, non siamo scappati in cina per abbattere i costi, non sta succedendo nulla di tutto ciò.. semplicemente un'azienda che lavora ed evolve e cambia, aggiornando o cambiando il proprio assetto o il suoi processi per competere al meglio.. nel nostro caso il problema n°1 era riuscire a produrre abbastanza.

 

PS= @Tilt mo' avrai anche il tap.. (sono serissimo.)

 

  • Like 12

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Non era una pubblicità quella di accordo.. semplicemente un "comunicato stampa" che Casale Bauer ha mandato a diversi media, fra cui anche accordo, per dare la news che ora distribuiranno loro in Italia i prodotti Gurus e Baroni Lab.. concordo che c'è molta gente che evidentemente ha poco da fare ma vabbè, questo fa parte dei giochi.
 
Due parole però, almeno qui che sono un po' più' di casa, mi va di dirle.
Problemi? si.. uhh.. ce ne sono stati tanti negli ultimi mesi.. 
Prima uno dei nostri principali fornitori che è fallito costringendoci a riparare in corsa su fornitori nuovi (in media questo comporta due mesi di madonne e costi buttati fra campionature, modifiche di files, test ecc ecc.. parlo di telai, Panelli plexi, manopole.. ) 
La morale è che i problemi che hanno causato l'enorme ritardo cumulato sul T7E, che doveva uscire a settembre e che invece è stato finora consegnato a spizzichi e bocconi, è dipeso dal basso livello di qualità che abbiamo avuto con i nostri fornitori ITALIANI. Sembrerà strano, ma noi ci siamo sempre avvalsi di fornitori locali vicini alla nostra azienda, a parte qualche terzista che ci aiutava negli assemblaggi dei componenti sulle pcb che era nelle marche, dove ancora a fatica resiste un po' di manifattura in questo settore che ormai si è tutta spostata altrove.
E' che molte grandi aziende sono andate via dall'Italia e molti piccoli/medi fornitori dell'indotto industriale o hanno chiuso come è capitato al nostro, o sono oberati di lavoro e latitano in qualità, tempistiche, affidabilità. 
Per il lancio del T7E era stata acquisita una mole di pre-ordini senza precedenti nella nostra storia personale, e tutto ciò è accaduto nel cosiddetto "fourth quarter" ovvero gli ultimi quattro mesi dell'anno, periodo in cui nel nostro settore si concentra una grandissima parte del fatturato annuale, lascio quindi a voi immaginare quanto sono stati grandi e costosi i problemi di cui sopra. 
E' già il terzo anno di fila che ci troviamo con "problemi" di capacità produttiva, e quest'anno si sono aggravati vista l'impossibilità di approvvigionarci di parti importanti del nostro processo produttivo. Ecco perché una volta per tutte, abbiamo deciso di trovare una soluzione definitiva, ed abbiamo fatto la fusione con Baroni Lab, che ha la SUA azienda in Cina, dove VIVE e LAVORA con proprie maestranze e dove produce tutto a mano. Ci tengo qui a precisarlo, non è il caso del marchio commerciale che sfoglia il catalogo del fabbricone cinese che produce un po' per tutti e sceglie un po' di prodotti da commercializzare a proprio marchio.. Qui si trattava di fare un salto di qualità, affrontare il mercato globale con maggiore competitività, che non significa per me la ricerca forsennata di ridurre i costi, ma assicurarmi almeno di avere la roba sullo scaffale e poterla consegnare subito. Per quanto riguarda le parti che stiamo producendo in Cina ora, come i pannelli in plexiglass ed i telai, la qualità è molto superiore a quella che avevamo dai nostri fornitori italiani.. per il resto, per chi non ci crede che produco a FAENZA, se volete venirmi a trovare  e darmi una mano ad assemblare pedali, siete i benvenuti come sempre. Oltre a ciò, è anche avvenuto un altro cambio importante, ovvero l'uscita dalla società di Cicognani, che ha preferito tornare alla sua dimensione di artigiano come una volta, dedicandosi alla progettazione, sperimentazione, e produrre piccole quantità di prodotti. Lasciatemi fare un piccolo "cappello" finale.. vi prego.. prima di commentare oltre, o buttare benzina sul fuoco.. qui non c'è gente ricca che fa pedali a tempo perso.. non abbiamo altri lavori.. in Italia ci sono molti che "giocano" in questo settore non avendo bisogno di lavorare perché ricchi di famiglia, o perché hanno altre occupazioni, dall'antennista, al dipendente pubblico.. questo è il mio unico lavoro, è la mia vita, è ciò in cui ho buttato tutto quello che ho, è ciò che da da mangiare alla mia numerosa famiglia, è ciò a cui dedico le mie giornate, e anche le mie nottate visti i problemi di fusi orari.. sono sempre stato lieto di condividere con tutti la passione che ci accomuna.. però vi prego di pensare che Gurus è una marca di pedali ed amplificatori.. finchè si giudica come sono e come suonano è tutto ok, quando si scende nel personale.... un po' meno. (non è capitato qui eh.. specifico..) Detto ciò, non siamo l'azienda che ha spostato la propria sede per evadere il fisco, non siamo scappati in cina per abbattere i costi, non sta succedendo nulla di tutto ciò.. semplicemente un'azienda che lavora ed evolve e cambia, aggiornando o cambiando il proprio assetto o il suoi processi per competere al meglio.. nel nostro caso il problema n°1 era riuscire a produrre abbastanza.
 
PS= [mention=952]Tilt[/mention] mo' avrai anche il tap.. (sono serissimo.)
 
E niente ampli per me? :(

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, guitarGlory dice:

 

Per anni sono stato molto legato ad Accordo, oltre ad avere lì molti amici... ho partecipato a tanti raduni (Grappa Guitar Camp), e uno l'ho anche organizzato... oggi come me molti di questi amici non partecipano più, e c'è un motivo: il sito è diventato un'accozzaglia di marchette o banalità (per lo più  roba tradotta dalle news di Harmony Central), illeggibile per chiunque abbia un QI superiore a 20 e con un minimo di esperienza, con due commenti in croce sui thread... i diari, che fino a 3-4 anni fa erano ancora l'unica cosa salvabile, oggi sono diventati una sequela di richieste del tipo "Come setto il mio Crate a transistor da 5w per avere il suono di Hendrix a Woodstock?" e molte delle risposte non sono da meno.

 

Biraghi continua a vantarsi che è il primo sito italiano e blablabla, la miglior rivista online e blablabla, i millemila click che attirano gli

inserzionisti e blablabla... ma la verità è che campano di rendita, perché la gente si iscrive (o rimane iscritta) e gli permette di snocciolare numeri come Berlusconi alle campagne elettorali... il vero problema però è che gli utenti non commentano quasi più e nessun utente - se non in modo estremamente sporadico - scrive più scrive articoli interessanti... e non hanno ancora capito che la vera vita di un sito sono gli utenti che scrivono e commentano, non una redazione che pubblica marchette o traduce quello che chiunque può trovare (prima) su altri siti inglesi o americani ben noti.

 

E scrivo questo con un po' di tristezza eh...

La tristezza sta anche nel rendersi conto di quanto sia difficile trovare una community italiana ben popolata (non solo a livello di numeri, bensì anche a livello conoscitivo) che non viva di atteggiamenti da sagra del fuori tutto tipo Musicoff, dove praticamente il traffico e le iscrizioni sono 90% prodotte da bots, checchè ne dicano le alte sfere di quelle parti.

 

Ma il Grappa Guitar Camp prendera il nome da Bassàn oppure dall'elevato tasso alcolemico? E perché non ne sapevo niente?

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
17 minuti fa, Zado dice:

La tristezza sta anche nel rendersi conto di quanto sia difficile trovare una community italiana ben popolata (non solo a livello di numeri, bensì anche a livello conoscitivo) che non viva di atteggiamenti da sagra del fuori tutto tipo Musicoff, dove praticamente il traffico e le iscrizioni sono 90% prodotte da bots, checchè ne dicano le alte sfere di quelle parti.

 

Ma il Grappa Guitar Camp prendera il nome da Bassàn oppure dall'elevato tasso alcolemico? E perché non ne sapevo niente?

 

Dal Monte Grappa, su cui abbiamo fatto la maggior parte dei raduni... poi ce ne sono stati due o tre itineranti.

 

Comunque se fosse stato riferito al tasso alcolico non sarebbe stato troppo sbagliato, mi ricordo gare all'ultima goccia fino alle 6 di mattina e diversa gente collassata per tutto il giorno dopo :sorrisone: 

 

Bei tempi...

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Perdonatemi, ma la spiegazione di Chicco mi sembra molto esaustiva. 

 

Chicco, fai benissimo, qua' in italia ormaii non sappiamo fare piu' un cazzo, anzi, una cosa la sappiamo fare bene, LAMENTARCI.

 

in bocca al lupo per il tuo futuro e ti auguro davvero di andare e stabilirti negli USA, questo e' una terra arida ormai.....sara' che sono diventato padre, ma appena mio figlio avra' l'eta' e la voglia lo mandero' fuori. Qui da noi c'e' solo miseria.....d'animo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
3 minuti fa, Vintage Specs dice:

Perdonatemi, ma la spiegazione di Chicco mi sembra molto esaustiva. 

 

Chicco, fai benissimo, qua' in italia ormaii non sappiamo fare piu' un cazzo, anzi, una cosa la sappiamo fare bene, LAMENTARCI.

 

in bocca al lupo per il tuo futuro e ti auguro davvero di andare e stabilirti negli USA, questo e' una terra arida ormai.....sara' che sono diventato padre, ma appena mio figlio avra' l'eta' e la voglia lo mandero' fuori. Qui da noi c'e' solo miseria.....d'animo.

Mah, ti dirò.. non è che il mio desiderio nasca da una frustrazione "anti-italiana" eh.. per quanto riguarda la sfera lavorativa, la mia è solo una scelta per cogliere al meglio le opportunità.. gli States rappresentano quasi la metà del mercato globale dell'industria musicale, e davvero inizio a far fatica a passare le nottate a fare la parte di lavoro commerciale con le altre parti del globo.. detto questo, non è che sia nemmeno un fan sfegatato del made in italy a tutti i costi.. nel senso.. nel nostro settore proprio no, perché a parte la parentesi Binson o qualche cosa prodotta in italia per marchi inglesi negli anni 60-70, non è che siamo certo famosi per la nostra produzione di strumenti musicali.. nel nostro campo la fanno certamente da padrona i prodotti Americani ed Inglesi, come in tutta la musica direi.. ma ti dirò che quando mia moglie cerca ossessionatamene le diciture 100% italiano nei prodotti, io la prendo in giro.. e le ricordo che gli scandali tipo l'olio alla trielina erano su olio italiano e non tunisino.. o che non credo che le arance spagnole o i prodotti tedeschi siano per forza delle sole.. per quanto mi fidi degli italiani, li conosciamo bene...  se invece parliamo di "sostenere" la produzione interna può avere anche un senso, anche se ormai la vedo impossibile ed anacronistica come cosa, in un'epoca globalizzata.. Io non piango sul fatto che la nostra manifattura o l'hi-tech non saranno mai più di nostra competenza, piuttosto spererei che i nostri governanti si concentrassero a rendere l'Italia un posto all'altezza in ciò che le compete, che già ha, e che potrebbe rappresentare la sua fortuna, ovvero turismo, enogastronomia, cultura. Ma queste sono solo semplici opinioni..

  • Like 4

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

You need to be a member in order to leave a comment

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×