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Giorgio V.

Che sta succedendo a Gurus?

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Ma anche io Chicco amo la mia terra, ma sono le possibilita' che mancano e questa cosa e' ancora piu' straziante se si pensa alle risorse che abbiamo. Io so solo che le persone che hanno fatto un percorso di studi all'estero, ora sono tutte sistemate, qui' da noi prendi una laurea e lavori ai call center, dalle mie parti e' cosi, pochi cazzi.

 

 

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Vorrei spendere 2 parole in merito a quanto riportato:

1) Le spiegazioni di Chicco, pur non conoscendolo di persona, mi sembrano ragionevoli. Nessuno si lamenta dell'iPhone X a 1200 € prodotto in Cina, però poi si lamentano del pedale da 300€ (butto una cifra a caso perchè non so effettivamente quanto costi) che magari ha solo materiale ininfluente al suono di provenienza cinese. C'è da dire inoltre che se tutte le nostre aziende si spostano verso la Cina è colpa dei nostri cari governi. Abolire i dazi sulla merce che viene dall'estero ha creato un effetto a catena molto negativo, principalmente quello che essendo che i nostri produttori devono competere a prezzi veramente assurdi della merce proveniente dall'estero (ricordiamolo, non tassata) o assumono manodopera in nero oppure chiudono baracca, o come terza alternativa evadono in Cina! Ora, il livello qualitativo della materia prima (a livello elettronico) cinese oggi come oggi non mi pare proprio scadente, per cui se una produzione si è spostata li, seguita e curata con tutti i crismi, dov'è il problema???

 

2)Accordo ormai è diventato una barzelletta... Sinceramente il tiro da finto buonismo che hanno preso i post mi urta alla cistifellea, con conseguente ritorno di bile. Senza parlare poi di Pietro Paolo Falco, che è entrato nel team di accordo non so per quale motivo, dato che i primi video in cui suonava erano proprio ridicoli (se vi ricordate andava da acustica a Napoli per provare chitarroni per farci la canzone del sole)...scusatemi per lo sfogo, ma era una cosa che mi tenevo dentro da troppo tempo!:sorrisone:

Comunque il vecchio Accordo era molto meno "MARKETING" e più "USER FRIENDLY", chiunque poteva scrivere in libertà e solo quando si esagerava davvero si bannava qualcuno. E' un peccato che abbia preso questa vena propagandistica e non è più a misura di utente... Infatti io non ci posto tipo da 11 anni!:sorrisone:

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Per me il punto sulla questione non è Cina si, Cina no.

la questione è che Guru, da quanto appreso da Chicco, ha avuto difficoltà a causa dell’ambiente lavorativo italiano che l’ha “inchiodato”: ordini inevasi, scarsa affidabilità dei prodotti, tempi lunghi, ditte cappottate...

 

pertanto ho compreso le motivazioni ma da esterno che segue con una certa costanza TGP, mi permetto di pensare  (senza pretendere di insegnare a nessuno, anzi, le mie parole lasciano il tempo che trovano) che un chiarimento più tempestivo (come è stato fatto qua) avrebbe dipanato dubbi e malumori sul nascere anzi, probabilmente avrebbe attirato qualche sostegno e tifo in più per una ditta che cerca di farsi forza nonostante avversità non da essa dipendenti.

 

in bocca al lupo 

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9 ore fa, guitarGlory dice:

 

Dal Monte Grappa, su cui abbiamo fatto la maggior parte dei raduni... poi ce ne sono stati due o tre itineranti.

 

Comunque se fosse stato riferito al tasso alcolico non sarebbe stato troppo sbagliato, mi ricordo gare all'ultima goccia fino alle 6 di mattina e diversa gente collassata per tutto il giorno dopo :sorrisone: 

 

Bei tempi...

Musica e alcol sul Grappa, cosa mi sono perso...:( invidia fuoriscala

 

7 ore fa, Mlex dice:

Vorrei spendere 2 parole in merito a quanto riportato:

1) Le spiegazioni di Chicco, pur non conoscendolo di persona, mi sembrano ragionevoli. Nessuno si lamenta dell'iPhone X a 1200 € prodotto in Cina, però poi si lamentano del pedale da 300€ (butto una cifra a caso perchè non so effettivamente quanto costi)

 

Piàn, perché il paragone regge fino a un certo punto, l'Iphone non costa tanto per dove è prodotto o per la tecnologia d'avanguardia che ha dentro, è un oggetto di tendenza, questo annulla qualsiasi logica produttiva ci puoi mettere dietro.

 

Tornando al pedale, la spiegazione può anche andarmi bene, ma d'altro canto comprendo la diffidenza verso un prodotto che anche solo nominalmente può avere a che vedere con la Cina e costare 600 euro.

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12 hours ago, Chicco Gurus said:

Due parole però, almeno qui che sono un po' più' di casa, mi va di dirle.

 

Grazie Chicco per aver risposto, effettivamente speravo che qui su un forum "amico" ti sentissi più a tuo agio a fornire qualche spiegazione.

Capisco i problemi ed il ragionamento che sta dietro alla scelta di spostare la produzione altrove. Purtroppo il mercato dei pedali per chitarra è trainato moltissimo da come il prodotto viene "percepito" prima ancora di come il prodotto effettivamente suona.

 

Perché siamo onesti, il grosso del mercato dei prodotti boutique non lo smuovono un numero elevato di musicisti professionisti che hanno l'esigenza di portare con sé il suono Binson o il suono Trainwreck  in conveniente formato pedale. Il grosso del mercato lo fanno persone che passano tanto tempo a leggere di pedali e non abbastanza a usarli, che suonano nel poco tempo libero che hanno a disposizione, che forse vanno in studio a registrare una volta ogni tre anni, che si esibiscono su palchi davanti a un pubblico che non distingue il phaser dal flanger.

 

Per la maggioranza di  persone così - persone come noi, anche se magari non proprio noi - il T7E passa da "pedale boutique made in Italy la miglior ricreazione del suono Binson semplicemente magico" a "un pedale fatto in Cina". Nella miglior ipotesi, se arrivano fior di recensioni entusiaste, sarà "un buon pedale fatto in Cina". Il fatto che materialmente sia realizzato da un imprenditore, che vive lì, che gestisce direttamente l'assemblaggio, che i pannelli siano fatti meglio di prima, conta veramente poco a livello di immagine del prodotto per un esterno.

 

Per questo, se posso capire la scelta, non mi sento di dire che la appoggio con convinzione (per quello che vale la mia opinione). Certo non sono nella posizione di dire "io avrei fatto così".

 

In ogni caso, naturalmente spero che il marchio Gurus continui a godere del miglior successo possibile, a riscuotere consensi e a comparire sulle pedaliere più illustri. 

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Condivido le considerazioni di un po' tutti su Accordo che ormai non frequento praticamente più da un pezzo e che una volta era anche il mio riferimento. Poco male però: c'è Radiochitarra, quindi...

Non ho niente da dire sulla questione Gurus. Tuttavia chiunque debba gestire un'impresa legalmente di qualsiasi tipo nel nostro Paese ha infinite difficoltà legate al nostro stesso sistema paese. Non mi interessa nè la propaganda nè la polemica sociopolitica, ma la pura e semplice realtà operativa che è poi l'unica cosa che interessa davvero a chi ancora lavora ed è costretto a vivere di mercato. Gli scenari a cui andiamo incontro legati ai grandi cambiamenti in corso dei modelli macoreconomici su scala globale, andrebbero gestiti dalla politica e dalle Istituzioni, non solo italiane naturalmente ma intanto a noi interessano quelle. Se questa transizione epocale sia gestita oppure no, bene o male, giudicate voi. In ogni caso un'azienda che deve pagare tasse - e che certo non gode dei privilegi pienamente legali delle grandi multinazionali che possono mettere la sede fiscale dove gli conviene come quella operativa e produttiva -, fornitori e stipendi, e nel contempo essere competitiva sul mercato internazionale perchè quello nazionale non permette di vivere, è costretta a fare subito tutto quello che può per sopravvivere e possibilmente crescere. Siamo tutti legati, spero, al nostro Paese, e se ci fossero davvero le condizioni per restare in grazia di Dio, nessuno se ne andrebbe altrove. Non dimentichiamo infine che Casale Bauer non distribuisce più Fender e non è una botta da poco a quanto pare.

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10 ore fa, Mlex dice:

i nostri produttori devono competere a prezzi veramente assurdi della merce proveniente dall'estero (ricordiamolo, non tassata)

 

Cioè?

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1 minuto fa, ScatolO impazzita dice:

 

VENDUTIII!!!!!!11!!!!!1111!!!!!!!

 

Onestaaaaaahhhhhh!!!!::!!!!!ç!ç!ç!ç!çç!!!!11!!!ç%çç!"ç!!!!!!666

 

Eh...

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per quanto mi fidi degli italiani, li conosciamo bene...

 

oh. finalmente.

 

 

cmq per me il problema sta a monte, il vantaggio di costruire in questi paesi che stiamo arricchendo e che fra poco si comprano pure i panifici è di tassare il produttore così da annullare il vantaggio di usufruire di questa manodopera così conveniente. Una specie di trumpata riguardo la costruzione delle auto in messico ed importate in America.

Più costruiamo in China e più si morirà di fame. Per essere compratori prima dobbiamo essere lavoratori, e se quest'ultima possibilità ci viene negata perché il cinese è più vantaggioso finirà che oggi comprano i più ricchi, e domani neanche questi.

In Italia si deve ritornare a lavorare dando precedenza ai lavoratori italiani.

Già basta telefonare alla Telecom o affini per sentire "operatore ALBANESE"...

Mi dispiace ma viene abbastanza difficile pensare che con la fame di lavoro che c'è non si riesca a trovare serietà parallele in Italia

 

 

 

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13 ore fa, Chicco Gurus dice:

Per quanto riguarda le parti che stiamo producendo in Cina ora, come i pannelli in plexiglass ed i telai, la qualità è molto superiore a quella che avevamo dai nostri fornitori italiani.. per il resto, per chi non ci crede che produco a FAENZA, se volete venirmi a trovare  e darmi una mano ad assemblare pedali, siete i benvenuti come sempre.

 

Domanda: perché continuate a parlare di produzione chinese? Mi sembrano chiare le parole di Chicco: pedale progettato e assemblato in Italia (in futuro in USA) con diversi componenti che derivano da un produttore italiano in Cina (trasferitosi con propria fabbrica dedicata, non generica) di qualità superiore dei componenti italiani. 

 

Ammetto che mi ero fatto un’opinione diversa legge di TGP, pertanto, come ho scritto sopra, ben venga il chiarimento di Chicco (peccato non l’abbia fatto prima, ma probabilmente non ha tempo da perdere suo forum come noi cialtroni ;))

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Ma poi..........

SMD o no, made in Croazia o China o no, il Boonar ve lo accattate o no?

Se il pedale è bono, è bono. (anzi, è boono)

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Ma poi..........
SMD o no, made in Croazia o China o no, il Boonar ve lo accattate o no?
Se il pedale è bono, è bono. (anzi, è boono)
la Croazia mica è la china...

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4 minuti fa, Psiche88 dice:

la Croazia mica è la china...

 

Infatti, in croazia non sono in grado neanche di immaginare i livelli di progresso tecnologico e capacità produttiva cinesi.

 

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10 minuti fa, dr.pitch dice:

Ma poi..........

SMD o no, made in Croazia o China o no, il Boonar ve lo accattate o no?

Se il pedale è bono, è bono. (anzi, è boono)

 

+1

(per esempio il GFI Tempus proviene da Indonesia...)

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Infatti, in croazia non sono in grado neanche di immaginare i livelli di progresso tecnologico e capacità produttiva cinesi.
 
eh ma sono livelli di progresso ottenuti grazie allo sfruttamento di una manodopera che ha azzerato o quasi il lavoro artigianale dei primi paesi produttori... cioè parliamo di un paese che ieri per la fame accettava gli spiccioli dei grandi avidi produttori europei ed americani, oggi invece ha una potenza di acquisto che detta legge sul mercato comprando l'infinito ed oltre e paradosso OGGI mette nella stessa situazione i non cinesi a casa loro con compensi irrisori (sentito parlare dei negozi cinesi con italiani a 300 euro?)

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@cash l'altro giorno ad esempio ho visto un video in cui si parlava del futuro dei pomodori Pachino, ovvero sta per morire perchè i nostri cari ministri Italiani ed Europei hanno fatto accordi "commerciali" con i paesi africani quali il Congo e hanno eliminato i dazi di importazione, per cui dato che a loro produrre un pomodoro costa meno di 10 centesimi, tutti comprano questi pomodori, molto convenienti a livello di prezzo. Il problema è che ciò lo fanno anche le multinazionali di distribuzione qui in Italia, per cui i produttori o abbassano drasticamente i prezzi di vendita oppure devono distruggere la produzione dato che ci andranno comunque a perdere. Stiamo parlando dei pomodori di Pachino, quelli col marchio IGP! 

Altro discorso è il fatto che in Italia i nostri cari politici hanno preso accordi commerciali con i paesi esteri per cui si possono esportare solo determinati prodotti di determinate regioni, e per quanto riguarda l'import succede lo stesso, solo alcuni porti hanno avuto la "benedizione" di far arrivare ad esempio le navi della via della seta dall'oriente. E vuoi sapere guarda caso di che zone stiamo parlando? Estremo NORD! Il meridione è stato affossato dalla politica degli ultimi 150 anni, ma questo è un discorso a parte....:sorrisone:

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alt, io non ho detto che i prodotti ORIGINALI della china, Indonesia, taiwan, devono essere boicottati... ho detto che la marca americana europea ed affini che costruisce in China deve essere messa in una situazione di vantaggio zero

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@Chicco Gurus mi piaci perchè sono le stesse cose che ha pensato Marchionne quando ha spostato tutto in Olanda e in America produzioni e tasse fiscali  ( Pomigliano, anche se quelle merde sono uscite dal contratto nazionale dei lavoratori (FIAT) sono in cassa integrazione , cioè si paga noi !!! ) , ovvio ha eseguito degl'ordini dei padroni .. non è uguale per te , ma noi che si lavora, il tu babbo, il tu nonno, hanno mantenuto gli operai della Fiat con la cassa integraziane per anni !!!! ! e poi è venuta la crisi e si sono levati di ulo  grazie allo stato Italiano e con una mano d'opera inferiore  sotto pagata ( ma lo stato Cinese guadagna )

Tutto questo per ricordare che non si fa niente per niente..... quindi , buona fortuna

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Raga, mi sa che state perdendo di vista la situazione...

Il topic non aveva l’obiettivo di discutere di Cina si / Cina no.

 

Qua si parla di esigenze che un produttore ha, il quale ha iniziato la produzione in Italia e si è visto sommergere da problemi con ordini inevasi, non all’altezza, ritardi, ecc.

Che dovrebbe fare, continuare a pigliarlo in quel posto?

 

Se avete una perdita d’acqua in casa, chiamate l’idraulico e se questo prima vi ripara male e la perdita ricompare, poi non si fa trovare, poi ci dice che passerà tra un mese... che fate? Aspettate che la casa si allaghi o ne chiamate un altro?

 

Dai, non fateci lezioni di macroeconomia o di commercio-equo-e-solidale...

 

ovviamente Guru avrà anche i suoi vantaggi economici a delicalizzare parte della produzione, ma ha scritto che lo ha fatto principalmente perché qua in Italia non realizzano componenti adeguati s con tempi affidabili.

poi ha detto che li assembla a Faenza (per ora, poi in USA). Dunque cosa avete da ridere?

bah...

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Sono discorsi interessanti, poi si compra tutti di tutto* sui siti asiatici o Amazon ammazzando i negozi (e l'economia) locali

*robe prodotte là dove costa meno

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cmq io spero che in un futuro prossimo sotto qualsiasi forma politica l'italia venga messa in una posizione di completa chiusura nei confronti delle importazioni di prodotti che possono essere naturalmente prodotti in Italia (pomodori, arance ed affini) ricorrendo ai paesi esteri solo ed esclusivamente nel caso di una offerta minore alla domanda.
I produttori italiani o costruiscono qui o se lo vorranno fare in altri lidi il vantaggio non solo sarà zero ma sarà anche penalizzato.
Poi da li vedrete quante aziende (agevolate fiscalmente in base al numero di lavoratori presi) cercheranno italiani con compensi obbligati da linee minime dettate dalla legge.
Non esisterebbe o si limiterebbe quasi allo zero il rischio di non trovare posto di lavoro perché saturato da qualcuno che accetta di essere sfruttato (obbligo di denuncia)

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4 minuti fa, SevenRhye dice:

Dai, non fateci lezioni di macroeconomia o di commercio-equo-e-solidale...

Se la pensiamo tutti come te si prende ner culo , che siano pile o aerei per non pagare le tasse si levano di ulo .... beato te che vivi nel mondo delle meraviglie  @SevenRhye

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