Vai al contenuto
Giorgio V.

Una storia di p.a.f. e repliche italiane.

Recommended Posts

1 ora fa, Les Burst dice:

Buongiorno,

il Pazzo Furioso sono io. 🙂...  la passione porta a fare delle cose stupide.. ma credo voi mi possiate capire...

Grazie a Giorgio per quello che ha scritto e per aver avuto voglia e tempo di provare queste chitarre. 

Onde evitare di rompere i maroni a lui più di tanto per qualsiasi domanda o curiosità chiedete a me direttamente.. risponderò volentieri in pvt.

 

No no lascia perdere Giorgio, stai con noi. Ti volevo chiedere: ma tutto questo hardware e p.u. dove lo trovi? Perché riguardo i magazzini Gibson c'è molto alone di mistero e sinceramente l'inculata (e pesante visto i prezzi ai quali girano st'affari) deve essere sempre dietro l'angolo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
8 minuti fa, Uilliman Coscine Terzo dice:

 

No no lascia perdere Giorgio, stai con noi. Ti volevo chiedere: ma tutto questo hardware e p.u. dove lo trovi? Perché riguardo i magazzini Gibson c'è molto alone di mistero e sinceramente l'inculata (e pesante visto i prezzi ai quali girano st'affari) deve essere sempre dietro l'angolo.

si bisogna stare attenti.. ne ho raccolto molto negli anni.  Conosco molta gente, molti grossi collezionisti che hanno in casa molto materiale vecchio. Lo tengono spesso un po' come scorta per le loro chitarre,  e ogni tanto qualcuno mi molla qualcosa...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, Les Burst dice:

si bisogna stare attenti.. ne ho raccolto molto negli anni.  Conosco molta gente, molti grossi collezionisti che hanno in casa molto materiale vecchio. Lo tengono spesso un po' come scorta per le loro chitarre,  e ogni tanto qualcuno mi molla qualcosa...

 

Ma giusto per capire di dove sei?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
42 minuti fa, Les Burst dice:

 

vivo a Padova.

 Ottimo a sapersi ;) hai anche un brand, una pagina ufficiale o simili? 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
5 ore fa, Uilliman Coscine Terzo dice:

Vorrei citare Calboni:"al mio orecchio la sensazione che han dato sti studs è stata quella di "limitare" le cadute sugli estremi di banda. Realmente come se, quando si applica un limiter o un compressore su una forma d'onda, si eliminano i famosi fruscii in coda"

Willino mio caro: capisco questo (immotivato?) astio nei confronti dei comodini e delle loro follie annesse e connesse che hai ormai da anni.

Ma senza citare per forza Calboni: te una Tele originale del 1952 con il suo bel manico a C l'hai mai presa in mano? Non dico a due mani come nel centro massaggi Cin Cin a Prato però...

Dai che di risate non ne abbiamo mai abbastanza però credo che su certe cose potresti pure ricrederti.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
5 ore fa, Les Burst dice:

Buongiorno,

il Pazzo Furioso sono io. 🙂...  la passione porta a fare delle cose stupide.. ma credo voi mi possiate capire...

Grazie a Giorgio per quello che ha scritto e per aver avuto voglia e tempo di provare queste chitarre. 

Onde evitare di rompere i maroni a lui più di tanto per qualsiasi domanda o curiosità chiedete a me direttamente.. risponderò volentieri in pvt.

 

Gran bella prova invece, e soprattutto, davvero belle (almeno a vedersi) le repliche del tuo amico!

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
19 minuti fa, evol dice:

Willino mio caro: capisco questo (immotivato?) astio nei confronti dei comodini e delle loro follie annesse e connesse che hai ormai da anni.

Ma senza citare per forza Calboni: te una Tele originale del 1952 con il suo bel manico a C l'hai mai presa in mano? Non dico a due mani come nel centro massaggi Cin Cin a Prato però...

Dai che di risate non ne abbiamo mai abbastanza però credo che su certe cose potresti pure ricrederti.

 

Ma io sono a favore di tutto, ci mancherebbe e sono anche contento quando prendete in mano i manici grossi di bamboo, basta vu siate contenti. La citazione calboniana era obbligatoria in un siffatto contesto, se vuoi addirittura sento Hyck se te ne rifà una copia da mettere su una chitarra a tua scelta.

 

Ho suonato due strato dei primi 60, nessuna tele del 52 big bamboo come piace sul forum: in entrambi i casi non ho gridato al miracolo.

E comunque non sono un tipo che si emoziona per il medium: le chitarre mi piacciono per suonare e per tenerle in fila a casa ad occupare le pareti in attesa di andare a fare le prove nella cover band di Rino Gaetano salcazzofunk. Non riconosco valore assoluto a nulla se non alla musica prodotta od alle risate che mi faccio quando son fuori coi ragazzi del gruppo a far bisboccia. Tutta la strumentazione che ho, quando la guardo o la suono, non mi da la stessa gioia che mi ha dato l'ingiunzione di pagamento per aver disfatto una camera d'albergo dopo aver suonato ad un matrimonio. La chitarra mi piace quando sono alle prove e la suono, qualunque chitarra sia. Una chitarra che costa 4000 o 15000 o 200000 euro mi piace solo in funzione di quello, per il resto non mi interessa: mi interessa l'aspetto sociale, conviviale ed artistico, il resto mi fa rimanere il cazzetto rugoso.

  • Like 4

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
42 minuti fa, Uilliman Coscine Terzo dice:

 

Ma io sono a favore di tutto, ci mancherebbe e sono anche contento quando prendete in mano i manici grossi di bamboo, basta vu siate contenti. La citazione calboniana era obbligatoria in un siffatto contesto, se vuoi addirittura sento Hyck se te ne rifà una copia da mettere su una chitarra a tua scelta.

 

Ho suonato due strato dei primi 60, nessuna tele del 52 big bamboo come piace sul forum: in entrambi i casi non ho gridato al miracolo.

E comunque non sono un tipo che si emoziona per il medium: le chitarre mi piacciono per suonare e per tenerle in fila a casa ad occupare le pareti in attesa di andare a fare le prove nella cover band di Rino Gaetano salcazzofunk. Non riconosco valore assoluto a nulla se non alla musica prodotta od alle risate che mi faccio quando son fuori coi ragazzi del gruppo a far bisboccia. Tutta la strumentazione che ho, quando la guardo o la suono, non mi da la stessa gioia che mi ha dato l'ingiunzione di pagamento per aver disfatto una camera d'albergo dopo aver suonato ad un matrimonio. La chitarra mi piace quando sono alle prove e la suono, qualunque chitarra sia. Una chitarra che costa 4000 o 15000 o 200000 euro mi piace solo in funzione di quello, per il resto non mi interessa: mi interessa l'aspetto sociale, conviviale ed artistico, il resto mi fa rimanere il cazzetto rugoso.

I perni di Hyck li avevo presi anche io ma avevano i bordi spigolosi e mi tagliavano le mani. Chissà dove sono finiti.

Comunque per arrivare a Keith Moon te ne mancano ancora parecchie di camere da disfare.

Anche il cazzetto rugoso ha la sua poetica.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 minuto fa, evol dice:

I perni di Hyck li avevo presi anche io ma avevano i bordi spigolosi e mi tagliavano le mani. Chissà dove sono finiti.

Comunque per arrivare a Keith Moon te ne mancano ancora parecchie di camere da disfare.

Anche il cazzetto rugoso ha la sua poetica.

 

Mica ci voglio arrivare a chitmun e chitemmuort, quelli eran pro, io sono una stituta

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 minuti fa, Uilliman Coscine Terzo dice:

 

Mica ci voglio arrivare a chitmun e chitemmuort, quelli eran pro, io sono una stituta

 

Abbassa il tiro e mira a Bugo allora.

  • Like 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 ore fa, Uilliman Coscine Terzo dice:

Tutta la strumentazione che ho, quando la guardo o la suono, non mi da la stessa gioia che mi ha dato l'ingiunzione di pagamento per aver disfatto una camera d'albergo dopo aver suonato ad un matrimonio

Questa dovrebbe esser pirografata sul retro dei body di ogni comodino 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

è un bellissimo progetto, ho avuto la fortuna di poterne seguire gli sviluppi  fin dall'inizio e l'amico si è impegnato tanto, le chitarre sono semplicemente spettacolari e ne è stata realizzata anche una in finitura gold top versione super ultra aged che se non lo sapevi pareva vera 😊.

 

Comunque all'amico vanno i miei più sentiti complimenti sia per le belle chitarre che per gli ottimi risultati sonori.

 

 

  • Like 3

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
14 ore fa, Uilliman Coscine Terzo dice:

Ma su queste Les Paul quanto pericolo c'è di cavallo di ritorno?

Non importa se hai il cavallo basso.

Importa come ti pony.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Scusate se sono spudoratamente venale, ma, visto che le chitarre sono da sbavo, a quanto ammonterebbe l’esborso per accaparrarsi un gioiellino del genere, con un buon hardware e degli ottimi pickups non P.A.F. originali?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ho letto tutto, intanto faccio i complimenti a Giorgio per come ha documentato lo sviluppo di questo progetto, per come è riuscito a trasmettere a parole le sensazioni e il suono di queste chitarre. E naturalmente complimenti all'amico per la competenza, la passione e sopratutto la pazienza dimostrata. Immagino ci siano voluti anni e anni di duro lavoro per selezionare i componenti, regolarli, capire come interagissero tra loro sul suono finale. Un lavoraccio!!

Il burst tra l'altro è la mia finitura preferita sulla LP, insieme al goldtop, e tutti questi 3 burst sono molto belli da vedere. Anche le screpolature sulla vernice, davvero notevoli!

 

Non nego però che mi trovo sulla stessa lunghezza d'onda di chi sottolinea l'aspetto emozionale della musica e riduce l'importanza del mezzo tecnico.

Ho sempre avuto difficoltà a immaginare un Jimmi Page, un Randy Rhoads, o un altro chitarrista rockettaro/metallaro, chiedersi se la LP che stava suonando fosse storicamente corretta, e fino a che punto, o quali colle erano state usate per la sua costruzione.

Queste vanno prese per quelle che sono: passioni. Passioni fini a sé stesse. C'e chi investe anni e migliaia di euro per avere la M3 E90 potenziata a 600CV, e chi li investe per avere la chitarra fatta in un certo modo. Il primo non scenderà in pista a Monza accanto a Hamilton, come il secondo non suonerà al Wacken Open Air davanti a 100.000 persone.

Sempre meglio di chi si appassiona a Boss e tiene a casa la collezione di tutti i pedalini singoli (:lol:).

 

Io mi salvo da queste infinite ricerche sonore perchè non ho mai avuto un buon rapporto con la LP, ma non mi sognerei nemmeno di farmi 10 Strato di liuteria replica '57 o una John Cruz tanto per dire. Un po' perchè amo le cose facili e il plug 'n play, un po perchè al fare l'ingegnerino preferisco di gran lunga il suonare.

E poi perché per me, come per molti altri chitarristi, l'anello debole della catena non è la mancanza della chitarra da 8000 euro, ma la mancanza di solide basi di teoria e armonia (studiare un paio di anni dal maestro non è come studiare alla Lizard o in conservatorio), di tempo per suonare (che è sempre troppo poco), di mani e orecchio (che non si finisce mai di affinare), di spazi dove portare la propria musica (chapeau a chi riesce a riempire regolarmente piazze comunali e anfiteatri, ma molti finiscono da "U zu Peppinu" su un palchetto 3×3m).

E la forza di un qualsiasi sistema fisico è data dall'anello più debole della catena.

Già con Suhr, Music Man, Xotic, PRS, Tom Anderson, si ha per le mani uno strumento top. Oltre quei livelli si va davvero a caccia dei fantasmi.

Quando sui forum americani leggo quei monologhi infiniti su quarter sawn, roasted maple, nitro, il peso delle molle del tremolo, le viti usate per montare i pickup, l'alder usato nella Strato '54 che non è uguale all'alder usato oggi dal Custom Shop, ho sempre l'impressione che sto leggendo uno che passa più tempo a smontare/rimontare piuttosto che a suonare, oppure quelle leggende metropolitane stile Eric Johnson che riesce a riconoscere la marca di batteria usata dentro un fuzz.

Fatico a credere che la direzione in cui è collegato un condensatore provochi una differenza percepibile a orecchio, ma tutto è possibile. Già la storia del ponte mi convince maggiormente perché le corde sono vincolate a vibrare tra ponte e capotasto (e pure un capotasto in osso rispetto a uno in metallo o in grafite, suona diverso), ma anche qui c'è da contestualizzare.

La differenza la percepisci nettissima con chitarra-cavo-ampli, ma dopo che il tuo segnale è passato attraverso 5-10 effetti (oltre ad accordatore, wahwah, pedale volume), cosa rimane della differenza tra un ponte stock, uno in ottone anni '50, e uno in unobtanium forgiato a Aasgard col potente martello di Thor? Soprattutto se a fine catena hai roba digitale che spezzetta il tuo segnale in bit e poi lo ricompone, tipo Timeline, Timefactor, H9, Lexicon, H9000? Mi piacerebbe sentire cosa rimane di quelle sfumature dopo aver attraversato una pedalboard completa, magari con 1-2 gingilli digitali alla fine...

Non cito il solito argomento del come lo si percepisce nel mix strumenti, perchè è inflazionatissimo, ma anche lì c'è da rifletterci.

Nè cosa può succedere se infili il jack dentro un AXE FX o un Kemper...ci siamo capiti.

Quindi viva i taglieri, viva "i comodini customsciop ancora più customsciop", viva i bumblebee posizionati nella direzione giusta, viva i pickup avvolti a mano, viva le molle del tremolo al cadmio/cromo, viva la nitro, viva l'alder giusto tagliato alla giusta altezza del tronco, ma sempre consapevoli della direzione verso cui stiamo andando.

 

Due aneddoti per chiudere.

Tempo fa leggevo di un Fenderista convinto sulla 40ina che dichiarava di possedere svariate Strato e Tele del Custom Shop e masterbuilt, oltre a un paio di Strato di liuteria. Faceva impressione per come ne parlava tutto tronfio. Teneva a casa qualcosa come 30-40.000€ di chitarre. Poi un giorno mi mostrò i suoi live, e scoprii che suonava le cover al baretto della zia Rosa, su un palchetto striminzito dove non si poteva neanche muovere. Con la sua Strato pagata a peso d'oro, periodicamente sovrastata dal marmittone dei motorini truccati che gli passavano dietro :blink:

Anni prima su un noto sito italiano noto per la grafica gialla e la homepage tutta 'mpestata di """recensioni""" e banneroni pubblicitari, si parlava di amplificatori Dumble, e qualcuno replicò:

"Siamo alle solite!! Le americane non vanno bene, vogliamo le serie vintage reissue. Poi non vanno bene neanche quelle e vogliamo le Custom Shop. Poi le Custom Shop ci vanno strette pure, e vogliamo la chitarra di un marchio sconosciuto o ci affidiamo a qualche liutaio che vive in Texas. Ora non ci basta nemmeno l'ampli made in USA e nemmeno quello USA moddato, no, dobbiamo suonare su un ampli a tiratura limitatissima come il Dumble. Prendete questi soldi che volete spendere per un Dumble e andate in America o in UK a prendere contatto con musicisti di tutt'altra pasta rispetto a quelli che potete trovare in Italia. Fatevi una cultura musicale affiancati da musicisti in carne ed ossa. E' questo che vi farà crescere, non il possedere l'ampli in serie limitata da 50 esemplari".

Un messaggio che preso alla lettera ti fa sorridere, perchè a 45 anni e con un mutuo sulle spalle non ti licenzi dal lavoro per trasferirti a New Orleans e suonare coi bluesman locali, ma se ne cogli l'essenza...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Scusate l'ignoranza, ma i PAF sarebbero gli humbucker gibson per la les paul senza particolari caratteristiche? Non l'ho mai capito...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

You need to be a member in order to leave a comment

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×