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Considerazioni sui set-up dei professionisti

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Sabato cazzeggiavo su Youtube e mi sono guardato un po' di Rig Rundowns fatti da Premier Guitar.

Penso che tutti sappiano di cosa si tratta. Per chi non lo sapesse si tratta di video interviste fatte direttamente sul palco o nel backstage in cui i professionisti illustrano il loro set-up.

Sto per fare delle considerazioni forse banali e sicuramente già sentite, ma magari esce qualche spunto nuovo ;)

Allora mi sono guardato solo i video dei chitarristi che mi piacciono: Black Keys, Soundgarden, QOTSA, Warpaint, Dandy Warhols, Dinosaur Jr, The Hives, Jon Spencer, Red Hot Chili Peppers, etc...

Faccio di tutta l'erba un fascio e...

  • Noto che la maggior parte di loro usa chitarre vintage, ampli vintage e pedali Boss.
  • Noto che in tanti dicono di tenere un booster sempre acceso.
  • Noto che quasi tutti hanno un sistema looper/switcher.
  • Noto una certa "noncuranza" per gli aspetti più tecnici, mentre vale di più l'aspetto pratico.

Tra le cose curiose:

  • J.Mascis
  • Troy Van Leeuwen che usa gli AC30 con le valvole stock, dicendo di non averle mai cambiate.
  • La chitarrista delle Warpaint che dopo aver ammesso di aver rotto una Jaguar del 66 buttandola in un baule senza custodia, parlando dello Strymon Capistan dice che è molto costoso.
  • Il chitarrista dei The Hives che non sa la differenza tra single coil e humbucker.

 

 

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io ho notato che molti usano i combo sul pavimento del palco, non rialzati (la ricerca della posizione ideale dell'ampli è una mia fisima)

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Potrebbe essere che quando inizi a fare 3-4 date a settimana (se non un giorno si e uno no) di certe dinamiche inizia a importarti una sega e ti accontenti che tutto suoni decentemente con consistenza per tutto il tour :TRangelo:

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Ce n'è di tutti i tipi... da quello che "non gliene frega nulla, basta che suoni", a quello che dice di non interessarsi agli strumenti perché fa figo, a quello che sa pure il seriale delle chitarre e l'anno delle valvole che usa (i primi che mi vengono in mente: JD Simo, Bonamassa, Scott Henderson... ) :lol: 

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20 minutes ago, guitarGlory said:

Ce n'è di tutti i tipi... da quello che "non gliene frega nulla, basta che suoni", a quello che dice di non interessarsi agli strumenti perché fa figo, a quello che sa pure il seriale delle chitarre e l'anno delle valvole che usa (i primi che mi vengono in mente: JD Simo, Bonamassa, Scott Henderson... ) :lol: 

 

a quelli che riconosco ad orecchio il tipo di pila nel fuzz face (E.Johnson) ma poi hanno una pedaliera cablata alla cazzodecane

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Mah, in realtà tanti parlano di persona con l'intervistatore.

 

Come tendenze vedo che le band moderne mi paiono poco attente (o forse poco ossessive) nei confronti del suono, in generale una chitarra comoda, pedali pochi ed essenziali, ampli spesso digitali.

 

Alcune band "storiche" invece hanno un setup davvero molto curato, molto bello il rig rundown di AC DC, Aerosmith, se vogliamo anche Green Day (marshall moddati e chitarre vintage anche lì).

 

C'è un pò di tutto, però in generale chi se lo può permettere - le band più grosse - mi pare che continui ad usare ampli costosi, chitarre costose, e a volte anche pedali costosi.

 

CI sono tanti boss, sicuramente, ma vedo anche gente con il Klon.

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il punto per me è anche tenere distinto l'aspetto professionale da quello ludico.

Ci sono professionisti che se ne fregano e altri ipermaniaci, nessun approccio serve ad arrivare a una Verità assoluta

quando ero adolescente le chitarre economiche erano davvero penose, fatte di multistrato e robaccia

oggi con poche centinaia di euro si trovano invece strumenti più che dignitosi 

se lo scopo è suonare a casa o con una band, con un investimento mediobasso si riesce a trovare soluzioni di tutto rispetto

se lo scopo è suonare a casa o in una band e avere il pallino degli strumenti, spendo 2000 euro per un pedale e compro quella testata boutique costruita in 5 esemplari da un guru nano biondo frocio dell'oregon

chi ha ragione?

 

 

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4 minuti fa, Melchiade Bedrosian Baol dice:

il punto per me è anche tenere distinto l'aspetto professionale da quello ludico.

Ci sono professionisti che se ne fregano e altri ipermaniaci, nessun approccio serve ad arrivare a una Verità assoluta

quando ero adolescente le chitarre economiche erano davvero penose, fatte di multistrato e robaccia

oggi con poche centinaia di euro si trovano invece strumenti più che dignitosi 

se lo scopo è suonare a casa o con una band, con un investimento mediobasso si riesce a trovare soluzioni di tutto rispetto

se lo scopo è suonare a casa e in una band e avere il pallino degli strumenti, spendo 2000 euro per un pedale e compro quella testata boutique costruita in 5 esemplari da un guru nano biondo frocio dell'oregon

chi ha ragione?

 

 

 

Grazie Presidente !  :ult-aaaaa(6):

 

 

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È proprio così: tra i professionisti, come tra gli amatori, ci sono quelli appassionati che vogliono sapere tutto come quelli che si accontentano di suonare e basta, quelli che si trovano bene con qualunque cosa gli metti in mano e quelli che se il raggio della tastiera non è giusto stanno scomodi...

 

Poi è vero che oggi ci sono buoni strumenti comodi (chitarre) in ogni fascia, ma è anche vero che io su palchi pro non ne vedo... in compenso molti pedali anche economici sì, come altri molto costosi... 

 

A livello di esperienza personale, ho conosciuto professionisti italiani che fanno attenzione a dei dettagli nel suono al limite dell'udibile anche suonando da soli (figuriamoci in gruppo) e che ti dicono preciso preciso a orecchio che frequenze tagliare, ma non mi sorprende tanto perché sono così pure io, un po' maniaco :facepalm: :lol: ... e se hai quella passione cambia poco se di lavoro fai il musicista, il geometra o il dentista; poi ce ne sono altri che non distinguono un transistor da una valvola e comunque con la chitarra in mano ti fanno sentire una merda comunque :sorrisone: 

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Immagino che se facessi il chitarrista di professione e avessi un certo budget, ci andrei giù pesante...

Poi concordo che siano scelte soggettive e che se uno è impegnato a fare autografi sulle tette delle fan, non ha più tanto tempo da passare su gearpage.

Mi stupisce comunque che gente come Kim Thayil, Troy Van Leeuwen e J.Mascis tengano un booster sempre acceso.

Suonano su palchi enormi, possono usare praticamente qualsiasi combinazione di ampli, eppure non rinunciano all'EP Booster (o simili che non ricordo).

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Quoto j. Mascis! :sorrisone:

 

ha un rapporto talmente distaccato con il gear che in realtà si capisce che il suo interesse è musicale e non strumentale. E comunque è strano forte (e questo me lo ha fatto amare molto).

 È comunque un discorso complesso perché alcuni sono artisti, altri sono musicisti, altri sono session, altri sono tutte le cose insieme, cioè hanno obiettivi diversi rispetto a loro stessi e rispetto a ciò che stanno facendo in quel momento. Spesso gli interessi commerciali li spingono verso scelte tecniche che poi si tramutano in scelte artistiche, o viceversa.

devo dire che la cosiddetta scena indipendente (semplifico) mi sembra meno preda degli aspetti di advertisement rispetto a quella mainstream, ma a volte diventare endorser è un obbligo se vuoi campare e questo fa si che molti (in Italia soprattutto) lo siano diventati e ormai i chitarristi italiani di cui si parla sui rotocalchi sono spesso a libro paga e allora il loro gear, per me, perde completamente d'interesse. Limite mio, che non so vedere al di là della lotta per la sopravvivenza economica.

Sono andato o.t.? Spero di no, ma i rig che hai citato sono belli perché personali e partono da una ricerca personale e non di mercato...

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io credo che molto sia un vezzo, anche perché sanno benissimo che chi guarda i video dei gear è lì che sbava e quindi amano darsi un tono di musicista rock & roll che non bada a certe cose

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Io vorrei solo puntualizzare che Mascis é possessore di una delle collezioni più culattone di bigmuff che ci sono in giro

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Il discorso dei pedali Boss, a meno che non siano quelli ricercati e vecchi, penso sia per una facile replacement durante un tour. Sicuramente qualcuno lo farà, ma vorrei vedere se in studio durante le registrazioni li usano davvero.

E comunque quoto in tutto e per tutto Ago, è molto complesso e soggettivo.

 

Se fossi un pro penso che sarei più o meno come adesso, cioè non sono uno che cambia pedali/suoni in continuazione perchè odio suonare un pezzo fatto e finito con strumenti e suoni differenti da come è stato concepito..per questo motivo dire che avrei sicuramente un rig mostruoso! :sorrisone:

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Il momento più terrificante del video su Mascis è quanto, parlando di action alta, inquadrano la chitarra di profilo.

Tra corde e tastiera ci sarà quasi un centimetro :o

 

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Io penso che se fossi a quei livelli avrei un rig molto più essenziale, ma solo perchè sarei talmente impegnato a trombare (o a curarmi la clamidia) che suonerei con qualsiasi cosa.

 

C'è l'artista appassionato di rig e di vintage a cui piace spendere tempo a provare strumenti e quello a cui non frega un cazzo o che non ha tempo e gli va bene suonare con i pedali boss (penso li usino non solo per un fattore di replacement, ma perchè ormai sono abituati a quel suono lì e zero sbatti a provare mille cose). Chi ha ragione? Entrambi.

Il booster sempre acceso forse è perchè gli piace come colora il suono, forse perchè con 25 metri di cavo avoja a mettere buffer, o forse perchè gliel'ha consigliato il backliner e loro gli hanno detto "si fai come ti pare" che tanto mentre rispondono stanno decidendo se farsi spompinare dalla mora tettona della reception o dalla bionda dal culone sodo della crew (o, più probabilmente, da entrambe).

 

I pro non-artisti (cioè turnisti e session man) spesso sono "condizionati" dagli endorsment, che, come qualcuno ha correttamente osservato, sono indispensabili se vuoi arrivare alla fine del mese, specie in Italia.

Non mi vergogno ad ammettere che, fossi uno che deve campare di musica così, non mi farei alcun problema a suonare con un rig full endorsed, chitarra compresa (salvo che sia roba che suona proprio di merda).

 

La perfetta sintesi dei due mondi è Nels Cline. Guardatevi la sua intervista su PG.

E' uno abbastanza fissato, ma che mi dà l'idea di farsi poche pippe e scegliere il rig soprattutto con le orecchie. Affianca pedali come un CS3 stock (che afferma piacergli molto nonostante "people laugh at that") a pedali come il Klon e altra roba boutique, il tutto con un cablaggio fatto demmerda. Ha chitarre cheap (qualche gibson studio faded) ma anche roba vintage. Se gli chiedono se con quel routing il suono peggiora, lui risponde "degradation is my sound".

Ecco, se fossi famoso, qualora fossi arrivato a trombare talmente tanto da farmi far schifo la figa, potrei diventare così.

 

PS: rileggendomi mi rendo conto di dare l'idea di essere una persona molto superficiale in effetti...

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42 minutes ago, Event Horizon said:

Io penso che se fossi a quei livelli avrei un rig molto più essenziale, ma solo perchè sarei talmente impegnato a trombare (o a curarmi la clamidia) che suonerei con qualsiasi cosa.

 

John Mayer.

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Qualcuno parlava di Scott Henderson? Un po di anni fa l'ho visto dal vivo in trio (aggratis tra l'altro) in provincia di Bari, usava 3 pedali boss superstock, di cui il primo era pedale volume, messi a disposizione dal service, una testa Custom Audio prestata da un chitarrista locale, una cassa stock Marshall 4x12 sempre del service e la sua strat Suhr rossa, ed aveva il suono personalissimo suono... per accordare si abbassava, staccava il jack dal pedale volume e lo infilava nell'accordatore che aveva sulla testata!!!

Non solo per questo, ma in generale io penso che gli appassionati si fanno molte meno pippe di tanti professionisti....

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25 minuti fa, paolo.axe dice:

Qualcuno parlava di Scott Henderson? Un po di anni fa l'ho visto dal vivo in trio (aggratis tra l'altro) in provincia di Bari, usava 3 pedali boss superstock, di cui il primo era pedale volume, messi a disposizione dal service, una testa Custom Audio prestata da un chitarrista locale, una cassa stock Marshall 4x12 sempre del service e la sua strat Suhr rossa, ed aveva il suono personalissimo suono... per accordare si abbassava, staccava il jack dal pedale volume e lo infilava nell'accordatore che aveva sulla testata!!!

Non solo per questo, ma in generale io penso che gli appassionati si fanno molte meno pippe di tanti professionisti....

 

Visto 10 volte dal vivo e partecipato a due seminari... ai concerti aveva sempre il suo rig completo (cambiato nel corso degli anni): testate CAA e Suhr, 4x12, rack col multifx controllato dal pedale volume rotativo, solita pedaliera ad angolo coi suoi pedali storici, e l'ultima volta addirittura con rig a due ampli dry-wet... anche ai seminari dice sempre che è "dipendente dal suo suono". 

Ergo, mi sa che quando l'hai visto te gli avevano fregato la strumentazione, perché lui è veramente uno di quelli fissatelli  :lol: 

La roba cheap che usa è perché gli piace (Chorus Arion, multifx Boss da mezza unità...) ed è estremamente competente su quello che vuole in fatto di strumentazione.

 

P.S. Poi che sia un grande con qualunque cosa suoni non si discute, ma qui si parlava di altro...

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Son d'accordo con chi dice che quando cominci a girare un po' della roba te ne frega relativamente, una volta che va è tutto ok.
Io nel 2016 ho fatto circa 60 date, non sono tante, ma sono abbastanza per entrare nell'ottica "basta che funzioni". Diverse volte sono sceso a compromessi a causa di impianti e situazioni, spesso non ti senti, alcune volte causa corde rotte mi son fatto prestare chitarra da altra band, una volta alimentatore, delay e distorsore, ampli spesso condiviso e in situazioni piccole non porto neanche il mio.
Ovviamente non è la situazione di questi signori intervistati su rig rundown, ma credo che personalmente se salissi di livello non me ne fregherebbe granché delle valvole del mio ampli, finché questo va. Esattamente come adesso :)

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1 ora fa, guitarGlory dice:

P.S. Poi che sia un grande con qualunque cosa suoni non si discute, ma qui si parlava di altro...

 

Di altro che? La mia non è una considerazione sulla strumentazione dei professionisti?! Oppure vale solo l'opinione di alcuni?! Ho citato Henderson solo perchè era già stato menzionato come uno di quelli fissati (e lo è sicuramente, ne sono convinto anche io), ma per come l'ho visto io mi ha proprio meravigliato il fatto che avesse esattamente il suono che mi aspettavo di sentire e che avevo in mente dal suo disco live, con una strumentazione (i pedali soprattutto perchè la testa Custom Audio non si trova proprio facilmente) e pedali bistrattati come i Boss... Io sono convinto che le pippe che ci facciamo quasi tutti noi sono molte di più di quelle che si fanno tantissimi professionisti, stop!

 

Ps. a me piace avere le cose belle pulite e sistemate, e ho anche tante belle cose costose e ne sono contento... se avessi soldi da spendere ne avrei tante altre :facepalm:

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Sono io che ho parlato di Scott Henderson come uno di quelli che ci tiene parecchio, in relazione al thread di Superfuzz in cui si dice che alcuni pro si "disinteressano" al lato strumentazione... il tuo primo intervento sembrava voler smentire questo (non so se era quello il tuo intento, ma per come è scritto sembrava così).

 

Ho voluto soltanto ribadire che una rondine non fa primavera... Scott lo seguo da anni e ho avuto il piacere di parlarci di persona, e in un paio di occasioni anche di provare il suo rig (ai tempi della CAA)... purtroppo in mano a me non suonava altrettanto figo :facepalm: 

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