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Showing content with the highest reputation on 27/08/2020 in all areas

  1. 5 points
    Ultimissima versione[emoji16]
  2. 4 points
    Eccomi, scusate la latitanza ma gli ultimi due giorni sono stati pesanti 😢 Allora, essendo la mia 62 body refin, le saldature di in e out al jack erano già state rifatte quando l'ho presa... e sì, ho provato il pickguard intero sulla Fiesta (prima che arrivassero le ultime due, quindi non avevo la MJT e la Burgundy)... Andrea se ti conosco un po' te l'avrai già fatto più volte 😂😂😂 Il risultato è che la Fiesta, equipaggiata col pickguard della 62, suona diversa che col suo (in meglio ovviamente), ma... non suona per niente come la 62, ovvero il suono non segue l'elettronica, alla faccia di tutti i discorsi tipo "il suono di un'elettrica lo fanno solo pickup". Per me la Fiesta suona sempre "da Fiesta", con il suo attacco più schioccante e asciutto, solo che suona meglio che coi pups Fender Handwound... ma la differenza principale resta, ovvero la diversa (maggior) risonanza e profondità che la 62 ha rispetto a praticamente tutte le strato moderne, in misura più o meno grande per ciascuna. Sull'hardware: sicuramente il ponte incide molto sul suono... sostituendo il ponte anni 70 con le sellette pressofuse della 73 con una replica vintage, ad esempio, il suono cambia drasticamente... e il ponte vintage anni 60 comunque è ancora diverso rispetto alla replica 60, non tanto per le sellette che sembrano identiche, quanto per il blocco inerziale che è un po' più pesante e con i fori per le corde meno profondi. Anche le molle dietro sono meno tese: il ponte vintage è morbidissimo con 4 molle, più morbido del replica con 3 molle soltanto, e come già dissi tempo fa parlando delle RAW Vintage, le molle hanno una discreta influenza sul suono di una strato. Molto meno invece influisce sul suono il capotasto, che ha influenza appunto solo sul suono delle corde a vuoto. La vernice direi influisce zero, purché sia fatta bene e non troppo spessa. Se dovessi dire la mia su cosa rende speciale la "vecchietta" rispetto alle altre, ovvero individuare una caratteristica che più di tutte la contraddistingue, direi che è proprio la risonanza: manico e corpo vibrano quasi come il top di un'acustica, tenendola in spalla si sentono le vibrazioni fin sopra la spalla attraverso la cinghia, il che si traduce in un suono da amplificata che ha un qualcosa di "semiacustico", una sorta di feedback controllato di contorno alle note, come una specie di riverbero naturale.
  3. 3 points
    Non so di cosa tu cosa stia parlando!!!! 😅 BOOOMMM!! microfono per terra! Codice craccato finalmente! Abbiamo scavato per anni col piccone, quando si è rotto il piccone, siamo passati al martello pneumatico. Poi al ruspino. Alla fine siamo passati al CAT, che ha incontrato la fine della crosta terrestre.. E, cosa abbiamo trovato in fondo alla buca? un bel dito medio con un post-it "INDEBITATI, STRACCIONE!!!" 😂😂😂
  4. 2 points
    Tu ci scherzi, ma un giorno qualcuno qui dentro registrerà un video suonando una chitarrona vintage da sbrego ma con in playback una Squier da 100 euro, e tutti saremo lì a decantare le frequenze essenziali in evidenza, la risonanza mastodontica che non trovi più manco sulle Cunetto, l'inconfondibile schiocco sulle alte di 3 singoli ceramici demmerda.
  5. 2 points
    Ma tanto mica li uso, i pedali. Li metto lì solo per arredare[emoji23][emoji23][emoji23]
  6. 2 points
    Con me sfondi una porta apertissima da questo punto di vista. Il legno ha la sua influenza e pure il modo in cui neck e body sono accoppiati (la lavorazione della tasca), ma i due punti a cui sono vincolate le corde, ovvero sellette/blocco inerziale e capotasto, influenzano tantissimo il suono perchè è dove sono fisicamente attaccate le corde. E a seconda delle proprietà di questi materiali, esalteranno certe frequenze e ne sottrarranno altre. Infatti oltre alla prova dei ponti, si può fare la prova dei capotasti. C'è questo vecchio video di Paul Reed Smith (si, quello di PRS) dove pure un sordo sentirebbe che quei 4 capotasti suonano in modo totalmente diverso. Che ognuno ha una sua "voce" per così dire. Infatti a un certo punto dice che gettare capotasti sul tavolo non è pienamente indicativo di come suonerà la chitarra da amplificata, ma è comunque un grosso pezzo del puzzle di cui tengono conto. E lo stesso vale per qualsiasi altra parte della chitarra è a contatto diretto con le corde, ovvero tastiera, tasti, ponte, il modo in cui il ponte è fissato al body. https://youtu.be/k3o2FHxz9O8?t=57 E poi aggiunge: "E poi ci sono anche i pickup che li puoi considerare come dei microfoni, ma l'avrò spiegato un milione di volte, non importa quale microfono usi, Barbra Streisand non canterà mai come Paul Rodgers. Non succederà mai, quindi la chitarra deve prima avere il giusto suono acustico" Qui una prova sui ponti per acustica su una Martin D24 https://youtu.be/F_MrMSWRG8I?t=288 non ci vuole un orecchio alla Gilmour per accorgersi che il ponte in osso accentua fino allo sfinimento le medio-basse, mentre quello in tusq rende la chitarra asciutta e frizzante. Immagina cosa avrebbero potuto fare quegli operai con quei componenti, avendo a disposizione le macchine a controllo numerico, i computer, gli strumenti digitali precisi al millesimo che abbiamo a disposizione oggi... Mi hai fatto ripensare a chi spende soldoni oni oni in una chitarra elettrica di liuteria scegliendo con cura materiali, pickup, potenziometri, condensatori, sellette, molle, stando dietro al liutaio per 1 anno, poi arriva il momento della consegna e non suona come se lo aspettava. 6 mesi di agonia per cercare di farsela piacere a tutti i costi e convincersi di non aver fatto la cazzata della vita...dopo 6 mesi la risputa sul mercatino al 50% di quanto l'ha pagata ed è di nuovo a caccia della chitarra definitiva Quel che ho capito in questi anni è che, data una certa combinazione di materiali, il risultato finale può andare da ottimo a penoso, non solo in funzione del liutaio e della sua manualità (sostitusci liutaio con masterbuilder oppure "operaio messicano" se preferisci) ma anche della tipologia di materiale. Molti usano l'ontano per il body, ma ontano proveniente da dove? Europa, Asia, Nord America, Sud America o America Centrale? E di che variante, considerato che esistono una trentina di specie diverse? Tagliato da piante giovani o vecchie? Essiccato per 2 anni o essiccato per 20 anni? Tagliato in cima alla pianta o alla base? Perchè si fa presto a dire "ontano", ma mica tutti gli ontani sono uguali. Le stesse considerazioni si possono fare per manico e tastiera, ma anche per il frassino che è ugualmente usato per il body. Cambiando provenienza, età, altezza di taglio, stagionatura, cambiano rigidità e densità del legno. Poi ci aggiungici la variabile pickups, e la frittata è fatta. Infatti mi piacerebbe da matti sentire come suonano i pickup Black Bottom della '62 sulla 2. la 3. e la 4. con cui condivide i legni di body, manico e tastiera. Ma so che Lory non lo farà mai per non violentare una pre-CBS originale, e non lo farei nemmeno io fossi nei suoi panni quindi non gli posso dare torto Rimarrà un mistero irrisolto.
  7. 2 points
    Telepatia, stavo proprio pensando a lui. Ricordo una comparativa fatta su Laster in cui c'erano varie Strato, tra cui una vintage e una realizzata da AlecB. Per le sue strato lui aveva come riferimento il suono pieno caratteristico di quelle risalenti al periodo tardo precambriano...hem...pre-CBS , proprio come quella di Lory (credo, non vorrei dire inesattezze) Neanche a dirlo, il ciocco di legno che suonava meglio era quello vintage, di proprietà del chitarrista arruolato per l'occasione. In quel caso era proprio evidente il rapporto che da subito si instaurava tra musicista e strumento. La chitarra suonava indubbiamente bene, ma faceva suonare meglio il chitarrista, che a sua volta ne esaltava le qualità.
  8. 1 point
    Buongiorno a tutti! Dopo anni passati a giocare principalmente con le Gibson, ultimamente, per "colpa" di alcuni amici che mi portano da provare chitarre clamorose di ogni tipo, e di galeotte chat whatsappiane con @electric swan e @pino , mi è tornata prepotente la GAS da Strato... e si sa che quando la GAS colpisce, poi fa danni grossi In questo caso, il danno prende la forma di 3 nuove Strato, che si vanno ad aggiungere alle 3 che già avevo, il che segna anche il clamoroso sorpasso delle Strato sulle Les Paul a casa gLory... 6 - 5 e palla al centro E una di queste strato, seppur nella versione da semi-povery (body refin, che è l'unico motivo per cui sono riuscito a permettermela), è un bel pezzo di storia: una slab board pre-CBS, data gennaio 1962, con il body refin in Candy Apple Red (probabilmente a fine anni '60), che potete vedere qui sotto: Le altre due nuove arrivate sono queste: la White over Burgundy, presa da Lucio con Pino a fare da tramite... ... e una vecchia conoscenza del forum, ovvero la replica MJT della Cruz Pin-Up (o se vogliamo della "Mother", la strato di Philip Sayce a cui anche Cruz si era ispirato per creare le pin-up), meglio conosciuta come "La Pina"... questa è una chitarra con un look davvero spettacolare, l'ho presa da @Vintage Specs, ma qui dentro l'hanno avuta in diversi: E infine qualche foto di gruppo, mentre tutte e 6 si godono l'ombra dell'ultimo sole estivo in giardino Prima di passare ai video, premetto che inizialmente non c'era l'intenzione di postarli o di scrivere un thread, li avevo fatti principalmente per me; infatti quello "di presentazione", che qui trovate come primo, in realtà è stato realizzato per ultimo, quando mi è venuto in mente che una comparativa di questo tipo, con chitarre diverse dello stesso tipo, tra cui una slab board vera, avrebbe potuto essere interessante anche per altri che magari si trovano in fase di scelta Spero mi perdonerete quindi il playing parecchio approssimativo, mentre registravo quelli amplificati non contavo di farli vedere a nessuno, se non agli amici più stretti. Per lo stesso motivo, non ho accordato standard la Mary Kaye... sta accordata mezzo tono sotto praticamente da quando la presi (ero ancora giovane ) e non avendo nessuna velleità di fare una prova "scientifica", ve la beccate così com'è Per completezza di informazione, riporto qui anche le caratteristiche salienti di ciascuna strato, ovvero le combinazione di legni e i pickups che montano: 1- 1962 slab board, CAR refin - pickups Black Bottom pre-CBS originali (alder\rosewood) 2- 2017 NAMM LTD, Fiesta Red heavy relic - pickups Fender Texas Handwound (alder\rosewood) 3- 2013 Vintage White over Burgundy, heavy relic - pickups King Tone "Blue Bird" (alder\rosewood) 4- 1973 sunburst - pickups Grey Bottom (alder\rosewood) 5- MJT replica of Philip Sayce "Mother" - pickups Sliders NOS wire (swamp ash\rosewood) 6- Cunetto "Mary Kaye" prototype - stock Fender pickups (swamp ash\maple) E adesso, spazio ai video! Tutte le chitarre sono state utilizzate con gli stessi ampli\pedali e con gli stessi identici settings. Come sempre, il tutto è registrato alla buona col cell... e con un delizioso sottofondo di condizionatore rompiballe, ma necessario alla sopravvivenza del sottoscritto INTRO E SUONI ACUSTICI SUONI CLEAN SUONI CRUNCH PLEXI STYLE SUONI CRUNCH BLACKFACE\SRV STYLE
  9. 1 point
    Il plettro morbido ci può anche stare ma io ti consiglio di studiawre col plettro duro per impare a gestire bene la dinamica della mano destra. Io ormai uso un po' di tutto come plettri eh, ma in base al suono che mi serve in quel preciso contesto.
  10. 1 point
    Ma dai, perchè pensate veramente che possa esistere al mondo qualcuno talmente sciroccato da mettersi a smontare e provare delle mascherine pre-cbs coi black bottom di qua e di la? Uno cosi dovrebbe proprio essere fulminato.................🤓🤯🤔 ..... ......... ........................ (moltointeressante il video dei capotasti) BREAKING NEWS: era tutta una messinscena. la 62 in realtà è una ashai nordcoreana, polli noi tutti! Divertiamoci ora: fra non troppi anni quando addio legno ormai, e faranno le chitarre con tastiera in carbonio e body in nanotubidistocazzo, sai che palle?
  11. 1 point
    Non ancora. Comunque Body a parte dovrebbero essere uguali.
  12. 1 point
    Mamma mia @*juanka78*, al di là della pedaliera come sempre pornografica, mi fa davvero impazzire quel Fromel Canova Signature 😁
  13. 1 point
    C'è sempre quel buon profumo di culanderia
  14. 1 point
    Lory mitico come al solito. Sinceramente? La CAR ORIGINALE le beve tutte....
  15. 1 point
  16. 1 point
    Glory...è la scienza che te lo chiede..🤟🤟🤟(magari le saldature non sono più quelle originali)😂
  17. 1 point
    E' vero, a pensarci è allucinante.. E non si è nemmeno parlato dei pickup, vabbe, ma li è facile... SUONANO 😂... E' ancora piu' impressionante del dovuto anche perchè c è una quantita' abbastanza mostruosa di tarocchi in giro. Non si trovano cifre ufficiali sulla produzione, ma circolano diverse battute in tal senso tra i collezionisti! Del tipo che da una ne fai 3😄
  18. 1 point
    Lorenzo hai mai provato a montare la mascherina della 62 su una delle altre chitarre?
  19. 1 point
    Concordo, tra l'altro ho provato una 1965 tre settimane fa e non mi ha detto assolutamente niente, ho sentito strato road worn suonare meglio. Secondo me il tempo aiuta ad "amalgamare" di più il suono ma se una chitarra faceva cagare 50 anni fa non penso diventi un chitarrone, anzi. Altrimenti tuttle le vintage suonerebbero da paura. Di sicuro una chitarra nata bene dopo 50 anni di suonate fa il culo ad una nuova
  20. 1 point
    Non so quante volte ho sentito queste discussioni sul cosa rende "vintage" uno strumento vintage. I legni che erano già buoni in partenza? La stagionatura che arriva dopo oltre mezzo secolo? La nitro che faceva respirare il legno a differenza dei moderni sarcofaghi in poliuretanica? I pickup dell'epoca? Si, sono un po' i discorsi sul sesso degli angeli, perchè ci vorrebbe una macchina del tempo per spedire Lory indietro fino al 1962 e fargli provare quella pre-CBS slab board appena uscita di fabbrica sui suoi ampli e poi darci un responso audiovisivo col cellulare. Oppure dovrebbe mettersi comodo in poltrona, aspettare di spegnere 100 candeline, e vedere come suona la NAMM 2017 dopo 60 anni di stagionatura. Con la mano tremolante per l'Alzheimer e la dentiera che gli cade al primo riff... Domande a cui non troveremo mai risposta, anche perchè la chitarra è un sistema complesso, non stiamo parlando della prova a trazione di una tavola di ontano contro una tavola di frassino, ma di come suona un sistema formato da tanti elementi dove i legni e il tempo sono solo due variabili dell'equazione. Non si è parlato ad esempio dei ponti utilizzati, ma siamo sicuri che le leghe metalliche utilizzate da Fender non siano mai cambiate in 70 anni di produzione? Il metallo usato oggi da Fender per sellette e blocco inerziale ha la stessa densità e la stessa composizione chimica del metallo che usava nel 1962? Il peso è identico? Ho buttato un occhio ai video che avete postato qui sul forum, e ho scoperto che tra il ponte stock di una moderna Les Paul e un ponte ABR-1 ci corre un mondo di differenza. E il capotasto? Sicuramente nel 1962 non c'era il TusQ che è roba moderna, ma applicando lo stesso spirito indigatore a caccia di virgole e cavilli, chi ci dice che montando un moderno capotasto in osso sulla '62, il suono non ne esca così stravolto da non riconoscerla più? Legni e stagionatura certo, hanno il loro peso, ma quanto grande? 50%? 70? 95%? Il fatto di avere chitarre vintage che vanno da "cancello" fino a "ho visto la Madonna scesa in terra" conferma la complessità della questione, perchè se bastasse un legno ben stagionato, tutte le Strato anni '50 e '60 suonerebbero da paura, invece sappiamo che non è così e che pure tra quelle produzioni si trovano dei discreti manici di scopa. Tra l'altro all'epoca i controlli di qualità erano molto meno stringenti di ora, anche perchè se negli anni '60 ti si rompeva la paletta o aveva una chitarra con i tasti poggiati in posizioni fantasiose, non potevi mica fare la class action contro Fender o postare la foto su Facebook per sputtanarla. Te la tenevi così e amen. E questa maggiore variabilità non riguardava solo le chitarre, ma anche i pedali e gli ampli. Si lavorava in modo più artigianale e meno "standardizzato". Non c'erano i macchinari CNC che tagliavano il legno al micron e i multimetri digitali che misuravano resistenze dell'ordine del 0,01ohm. Si andava a occhio, a sensazione, e c'era un maggiore peso della componente "umana". Insomma tutta questa questione è un bel casino a cui non è facile rispondere. Un modo per passare mezz'ora in compagnia discutendo di quel che ci piace, ma la realtà non cambia. E la realtà è che chi vuole qualcosa di meglio delle attuali Am. Standard si rivolge al Custom Shop oppure a Don Grosh, Anderson, Suhr, Xotic, ecc... Chi invece ama visceralmente il vintage, si vende un organo, compra una '57 o una '62 originale e se la gode fino all'ultima nota, continuando a chiedersi per anni se quel suono da paura è tutto merito del legno, della stagionatura, del filo usato per il pickup, della nitro, o di una fortunata combinazione di più elementi non totalmente controllabili (io propendo per questa tesi), e continuando a non trovare risposta
  21. 1 point
    Esatto, e mettiamoci pure Jake E Lee, Eddie Clark, Graham Oliver, il Vivian Campbell dei tempi bbboni, Tipton e Downing. Forse gli act più cazzuti del genere sono stati fatti con una Les Paul (del resto la compattezza di un humbucker e le medie di una LP non possono che fare comodo in un genere di quel tipo), ma la Strato ha il Metal nel sangue, è ariosa ma presente in alto, ha un attacco boia, è tagliente e sferragliante all'occorrenza e ha delle frequenze che non vanno a rompere i coglioni al bassista. E' puro Heavy Metal.
  22. 1 point
    Mi immagino la scena con Tone Anderson a casa di Guitalory . Cambiano UNA vite di un celestion pre rola nella 4x12 del 69 ed entrambi sentono le differenze 😍
  23. 1 point
    Secondo me un buon upgrade nelle strato moderne è il ponte vintage. Nella mia strato ho messo placca e blocco del 1964 e la differenza è stata evidente. Ha un attacco ed uno spessore sui medioalti che prima si sognava, per non parlare del sustain. Poi.. i legni vecchi non si battono e danno sempre una grossa marcia in più, come anche i pickup , non ho ancora sentito repliche moderne suonare come i black bottom
  24. 1 point
    (warning - post logorroico) Lorenzo, sono d accordo su praticamente tutto. Curved è certamente un suono strato più classico. Sono le Slab a essere una piccola anomalia in quei 3 anni, con il loro suono più diritto, grosso, e un po più fermo, molto monolitico per essere una strato. I filoni ci sono eccome, anno x anno, addirittura a distanza di mesi.. 65 transition è bello graffiante e piu vetroso(glassy?) x via dei pickup che cambiano, ma i bassi sempre li restano, tutti..arriva la palettona, e ancora più sustain e più panza.. oserei dire più heavy .. e inizia a fare l occhiolino seriamente alle plexi incazzate..si intrasente già l accenno al signore che stava arrivando a sconvolgere tutto. Meno complesse, più in faccia delle pre cbs, più si va avanti... ma sempre stratocaster con la S, pochi cazzi. E ci metto anche le 3 bolt fino al 74 coi pick staggered. Trovi dei cannoni. ..E sì, qualche cancello c'è, più di uno. Le moderne sono moolto più consistenti. Io direi x le moderne= 10% cancelli. 70% tra carine e ottime, 20% paura! Vecchiacce invece= per me è un 30% buono di cancelli, 50% tra belle e ottime, 20% hovistolaMadonnaèscesainterraeadessocometornoindietrodaateo? Molti dei cancelli sono o intonsi e rimasti in custodia una vita (spesso in quanto cancelli, appunto) oppure sono stati massacrati e restaurati in modo discutibile. Quelle tutte originali e con la vernice del body consumata , col manico che scorre in mano come un paio di vecchi jeans.. 9 volte su 10 ti lasciano la mascella a terra. Ce è un motivo per cui sono state suonate tanto. Concordo sul discorso incastro, stretto fa sustain.. ma non necessariamente fa tono! Tono è come vibrano i 2 pezzi tra di loro. E non si prevede mai del tutto.. lo shim può creare un movimento interessante. Sempre odiato le zeppe in legno. Shim a manetta..o al massimo niente. Se fosse tutto facile come fare un bell incastro.. tutti con le neck thru allora? Per il discorso " CRACKING THE CODE" degli altri post....più passa il tempo piu' personalmente credo al rasoio di occam, la cinica spiegazione piu' brutta a sentirsi. Discorso costruzione: per me è una chitarra elettrica, addirittura di quelle col manico avvitato. Una volta che ha il manico dritto e non frigge, bene o male il timbro è quello. Sicuramente un assemblaggio a regola d arte rende tutto più piacevole, piu' intonato e facile da suonare.. ma non è che faccia un particolare timbro clamorosamente piu' bello. Sono abbastanza scettico sull invecchiamento dei materiali. Custom shop e reissue varie ormai vecchie di decenni ce ne sono tante in giro, ordunque? Addirittura le prime reissue fullerton stanno x compierne 40 di anni. Belle, bellissime, e chi dice niente? Ma una 63? Gia nei primi anni 2000 a parita' di eta' suonava del tutto diversa da altri modelli. Secondo me l'invecchiamento assesta un pochino il materiale e potrebbe magari migliorare, ma non stravolgersi. Parlando di legno, ormai la pianta è morta. Certo è materiale organico e qualcosa comunque succedera'nel tempo, ma quanto? Per i metalli non saprei, urgono fisici e chimici. Temo che in questo caso la scala di apprezzamento di eventuali cambi possa essere shiftata nell'ordine dei secoli. Uguale con le burst. Con quelle la i dischi giusti li han fatti quando avevano 10, 20 anni al massimo. Quindi io non credo all'invecchiamento..er DNA non cambia, sono i geni di partenza..com è che cantava la Cinquetti? non è l età... non è l età.. a gasssarmi... non è l età... Per me suonavano già così al 95% dal giorno zero. Legno e metallo: diversi da oggi. La grande domanda filosofica è solo: perché il gusto comune tende spesso a preferire il suono delle vecchiacce? Io penso perché semplicemente al nostro orecchio suonano più naturali, morbide, e imperfette, credo sia una cosa ancestrale. Le moderne suonano moderne perché sono fatte con i materiali moderni, e le vecchie suonano vecchie perché fatte coi vecchi, piu' naturali..li sentiamo piu' vicini alle nostre vibrazioni umane.. ..un'altra cosa è che la maggior parte della musica che ha lasciato il segno è stata composta ai loro tempi ed è naturale che fatta con gli strumenti originali renda meglio...il che è anche un gatto che si morde la coda: se la chitarra top seller nei negozi ai tempi fossero state delle ibanez a 7 corde con gli EMG attivi, avrebbero composto lo stesso "sweet home alabama" o "apache" o gli sarebbe venuto da riffeggiare qualcos altro? E tutto si puo' fare volendo, anche ricreare le leghe di 60 anni fa, e piantare alberi ed aspettare 150 anni che crescano belli maturi, semplicemente: per come è organizzata la societa', non conviene a nessuno al mondo economicamente nè a chi vende nè di conseguenza converra' a chi compra: chi vuole quelle cose li' sborsa e compra l'originale. Chi vuole fare musica moderna si piglia la chitarra moderna. E a chi piace il suono delle vecchie ma non c'ha il grano e la voglia di sbattersi a cercare e trovare potenziali sòle/tarocchi, o ha paura dei furti e vuole qualcosa di easy, van benissimo le riedizioni o le reinterpretazioni moderne (che senza dubbio hanno un sacco di vantaggi). Concludo dicendo: NON troviamoci mai. Finanziariamente, non posso permettermelo.
  25. 1 point
    fresca fresca di assemblaggio del buon Davide/BurnFx!! talmente fresca che devo ancora andare a prenderla [emoji28] Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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