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13 pointsGiusto per ravvivare.. 7w due coni da 8 “ ignorantissimo e con un tremolo che psichedelia portami via @Lurch ne capisce bene ! 2019 ‘58 antique white heavy relic ..
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9 pointsPremesssa Dopo diverse settimane di possesso ritengo sia finalmente giunto il tempo di parlare di questa famosa testata che ho avuto il piacere di acquistare da uno studio di registrazione friulano. Il modello è un 2016, cosa da precisare visto che, anche se in produzione dagli anni 90, la testata ha avuto qualche revisione nel tempo. Preciso anche che monta el34 come finali (anche se puó accettare KT88, 6l6, 5881e varie altre). Preciso infine che la selezione delle valvole del pre è stata fatta da Mantovani su specifiche e gusto del precedente proprietario, quindi la mia esperienza potrebbe non rispecchiare al 100% quella di una VH4 stock. In ogni caso, valvole a parte, è assolutamente originale. Caratteristiche La testata è 100 watt, quattro canali indipendenti, con master globale, presence e depth globali, un loop effetti globale e uno per ogni canale, tutto gestibile via midi. è immediatamente evidente che si tratta di un prodotto concepito e realizzato per musicisti seri, che hanno bisogno di qualità e affidabilità senza compromessi. Per fortuna la testata può acquistarla in realtà anche un pincopallo come me. Per capire la filosofia, basta pensare che ogni canale ha un fusibile dedicato, così se uno salta ci si può arrangiare con gli altri 3. La scelta di fare una 4 canali può sembrare esagerata, in un mondo in cui 3 spesso rappresentano un compromesso poco riuscito. L’ambizione qui peró è di permettere al musicista di coprire tutti i suoni principali senza aiuti esterni, senza per forza replicare i suoni di altri ampli (anche se i rimandi di certo si sentono). In generale la qualità trasuda da diversi elementi, da come sono tarati i pot - escursione molto ampia, ma senza estremi inutili dove le basse sono senza controllo o le alte sono del tutto sgradevoli - alla silenziosità della testata, davvero spettacolare. Il master è eccellente e la testata suona bene anche a bassi volumi, pur non trattandosi di un master iperlineare come in altre testate moderne. Infine, la testata è larga in maniera esagerata - 74 cm! - e pesa come un combo di medie dimensioni. Suoni Canale 1 Un clean molto armonico, molto pulito. Solo portando il gain oltre le 3 si arriva al pulito increspato, per il resto rimane sempre clean anche con humbucker. Il suono è bello, non è certamente un pulito “buttato lì”, anche se personalmente preferisco un attacco più veloce e schioccante, mentre questo è sempre abbastanza morbido. Ha un bright switch che lo rende più frizzante e aggiunge un filo di spigolosità in più. Un bel canale ma chiaramente non la ragione per cui si compra questa testata (e in ogni caso a me del pulito non è mai fregato nulla). Canale 2 Qui le cose iniziano a diventare interessanti. Il canale 2 è un crunch che passa dal leggero all’incazzato con il pot del gain, sicuramente dei 3 canali quello che ha più range. L’ispirazione è marshallosa, dovrebbe essere quella di una JCM800 anche abbastanza cattiva, e questo è molto evidente se attaccato a coni “british”. Ma abbassando le medie puó anche fare un crunch più magro di sapore fenderiano, molto bello, soprattutto con i coni giusti. È un canale molto molto dinamico ed estremamente sensibile all’input, ovvero alla chitarra che viene attaccata: tra les paul, tele, strato c’è un abisso e si sentono sfumature che in tanti altri ampli verrebbero mangiate. Molto apprezzato anche da chi ama usare pedali e boost vari (tipo Euge Valovirta per chi ne segue il canale), perché li prende molto bene. Ha il bright switch per aggiungere un po’ di mordente in più sulle alte, nulla di drammatico. Canale 3 Questo sì, che è la ragione per cui si compra questa testata. Il famoso canale 3 è famoso per motivi che appaiono chiari molto in fretta. Saturo ma non troppo compresso, “tight” ma non rigido, aperto ma non stridulo. Un muro di suono che farà immediatamente sentire a casa chi è cresciuto negli anni 90. La qualità più sorprendente è poi quella di passare da un suono ritmico perfetto, cattivo e definito, a un suono che resta enorme anche sulle corde avvolte. Ti invoglia e ti porta immediatamente a suonare riff cazzuti, d’istinto proprio. Se le parole sembrano quelle di una scolaretta innamorata - e me ne rendo conto - è perché questo canale è assolutamente un’esperienza, per quanto è bello da suonare. Certo, se uno cerca zeppelin o deep purple non se ne farà niente… ma c’è una ragione per cui quest’ampli è negli album e sui palchi di artisti cha vanno dai Tool a Hetfield ai Darkness a billy corgan, con parecchia altra roba in mezzo. È senza dubbio merito di questo canale. Rispetto al canale 2 il suono lo si fa più con i potenziometri che con la chitarra, anche se non cancella l’identità dello strumento che viene attaccato. È facile farlo suonar bene sia con chitarre moderne che con pickup scarichi, e le differenze si sentono, ma in modo meno drammatico. In ogni caso l’ottima escursione dei pot è un altro punto di forza, permettendo di trovare facilmente il tuo suono (nel suo ambito). Anzi, i tuoi suoni, perché ce ne sono davvero tanti dentro, non uno solo. Dal rock moderno al metal e tanto in mezzo. Canale 4 Il quarto canale non è una estensione del terzo, con più gain e cattiveria. Anzi. Aumenta la compressione, ma c’è anche un calo ben distinto delle alte frequenze, un arrotondamento che lo rende dedicato al suono solista. Per quello è bello, anche se personalmente preferisco comunque un lead più croccante preso dal 3o canale. Potrebbe dipendere in parte, a onor del vero, anche dalla scelta delle valvole, ma non saprei dire. Diciamo che capisco perché questo canale ci sia, ma non è per me, anche se potrei ricredermi in futuro. È comunque del tutto possibile adattarlo a suoni più ritmici e aggressivi, ma questo richiede un intervento su presence e depth molto diverso da quello degli altro canali. Conclusioni Possiamo chiamarla una testata da isola deserta? Anche sì. Ci fai davvero di tutto, lo fai molto bene, e pure molto facilmente, perché i controlli sono tarati benissimo. Al contempo non suona come nessun’altra cosa, ció che può anche spiazzare. Non è certo una testata per far cover. Personalmente cercavo una testata espressamente “moderna” per coprire quello che i miei ampli non mi davano e devo dire di essere estremamente soddisfatto dell’acquisto. Channel 3 rules.
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4 pointsMotivo per cui i pedali vanno scelti sempre per estetica e null'altro. Anche perché nel momento in cui entri su una testa in breakup comandano lei e i coni.
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4 pointsl'hammertone ha diodi al silicio l'hello kitty op-amp ... appena mi arriva vi dico com'è 😁
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4 points
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3 points
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3 pointsEntusiasmo a mille. C'era pure la chitarra, non l'ho presa solo perché non so come imboscarla da mia moglie.
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3 points
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3 pointsCiao! allora ,premetto che se vorrai sentire questa chicca se sei in zona bassa padana possiamo sempre fare un caffè e davolino.. Detto ciò: se ti piace il sapore dai blues late ‘50 fino agli amp imballati da treble boost allora si ci siamo. Per il mio orecchio è una sorta di ibrido fra un champ e un ac4 di quelli vecchi. il doppio cono da 8” da quel sapore da vecchi amp da armonica e una distorsione fighissima con un attacco che ricorda vagamente “strange brew” ma più acido . Sinceramente il buon lurch poi me lo ha dato con un bel corredo di Philips montate (1 mini watt in pre e 1el84 finale) che suonano davvero bene la figata aggiuntiva è un tremolo molto molto personale e con una curva dove il suono sfasa leggermente dando una bellissima modulazione e viaggiando con velocità sostenute di ha un effetto di leggero rotary . mi piace molto e non escludo di usarlo live presto e magari più avanti in combo con il 5e3 😍
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3 pointspoveri dentro (il portafogli e pure l'anima) dai però han rotto il cazzo con le cinquanta sfumature di gain, presa per il culo sull'onda uafx quasi e poi se lo fanno nello stesso box degli halcyon so pure brutti come un vecchio cazzo moscio, i revival sono tanto bellini quanto brutti i piccoli di casa
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3 points
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2 pointsesatto, che ci voleva a farla così? col ponte fluttuante antichissimo ma affascinantissimo, i p90 - e, ok, se proprio è obbligatorio anche la roba di plastica sulla spalla. così sarebbe stata concupibile. peccato perché comunque dal punto di vista del retaggio mary ford è un nomone, secondo me meritava qualcosa di più.
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2 pointsGià aggiornato software e pedale, che dire: da pc la maschera rimane elegante ed essenziale come sempre, la macchina invece rimane intuitiva coi sotto menù. Ovviamente non so come suoni niente di tutto ciò perché mi pare da barboni provarla la roba.
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2 pointsLa mia indecisione ha avuto vita imbarazzantemente breve dopo aver scambiato qualche messaggio con Marco stamane. Ha anche introdotto una funzione per poter attivare entrambi gli effetti in contemporanea.
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2 pointsSai che l'ho avuto anche io circa un 10 anni fa ed è quello che ricordo meglio? Per il resto al germanio ho avuto anche l'Oxfuzz che mi era piaciuto meno dell'hartman a dire il vero. I fuzz face con i singoli ed ampli in tiro li ho suonati un bel po', con humbucker e/o ampli pulito invece non mi hanno mai fatto impazzire. Quello è il motivo per cui ero passato al silicio in linea generale, con cui onestamente non ho mai avuto problemi se non necessitare dell'ampli già carico.
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2 pointsNot yet, la sezione artistica sta ancora facendo i box, settimana scorsa è arrivato il pacchetto dei crucchi con le parti mancanti.
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2 points